Massimario
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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Rivista penale 2/2017
Massimario
Abuso d’ufcio
■ Elemento psicologico – Dolo intenzionale – Fattispecie
di omessa adozione di un provvedimento di vigilanza con
riguardo alla realizzazione di illecito edilizio, fondato
sulla provata conoscenza, da parte dell’imputato, della
natura dell’intervento edilizio e del vincolo gravante
sull’immobile.
In tema di abuso d’ufficio, la prova del dolo intenzionale, che
qualifica la fattispecie criminosa, può essere desunta anche
da una serie di indici fattuali, tra i quali assumono rilievo l’e-
videnza, reiterazione e gravità delle violazioni, la competenza
dell’agente, i rapporti fra agente e soggetto favorito, l’intento di
sanare le illegittimità con successive violazioni di legge. (Fatti-
specie di omessa adozione, da parte di un Sindaco, di provve-
dimento di vigilanza con riguardo alla realizzazione di illecito
edilizio e paesaggistico nel comune amministrato, nella quale
la Corte ha ritenuto corretto il giudizio di colpevolezza fondato
sulla provata conoscenza, da parte dell’imputato, della natura
dell’intervento edilizio e del vincolo gravante sull’immobile). F
Cass. pen., sez. III, 29 agosto 2016, n. 35577 (ud. 6 aprile 2016),
Cella (c.p., art. 323; c.p.p., art. 192). [RV267633]
■ Estremi – Violazione di leggi o regolamenti – Omessa
indicazione delle norme violate o di elementi idonei alla
loro individuazione.
In tema di reato di abuso d’ufficio realizzato mediante la viola-
zione di leggi o regolamenti, viola il principio della necessaria
specificità e determinatezza dell’imputazione, la contestazione
priva della specificazione delle norme violate o, quantomeno,
delle indicazioni necessarie per l’individuazione delle stesse,
in quanto tale omissione da luogo ad una lesione del diritto di
difesa e ad una compromissione del diritto al contraddittorio.
(Fattispecie in cui la Corte ha rigettato il ricorso della parte ci-
vile avverso l’assoluzione dell’imputato, fondata sulla indeter-
minatezza del capo d’accusa, ove era genericamente indicata, in
ipotesi di rilascio illegittimo di permesso di costruire, la viola-
zione di una legge reg. e di un regolamento edilizio, senza speci-
ficazione degli articoli, o delle disposizioni in questi contenuti,
che si assumevano violati). F Cass. pen., sez. III, 19 settembre
2016, n. 38704 (ud. 23 marzo 2016), P.C. in proc. Tani (c.p., art.
323). [RV267578]
Applicazione della pena su richiesta
delle parti
■ Richiesta – Subordinazione alla concessione della so-
spensione condizionale della pena – Obbligo del giudice
di accogliere o rigettare "in toto" la richiesta.
Il giudice, ove la richiesta concordata di applicazione della
pena sia subordinata alla concessione della sospensione con-
dizionale, è tenuto a pronunziarsi sulla concedibilità o meno
del beneficio, ratificando in caso positivo l’accordo delle parti,
oppure rigettando "in toto" la richiesta di patteggiamento. (In
applicazione del principio, la Corte ha annullato la decisione del
giudice che aveva reso sentenza "ex" art. 444 cod. proc. pen.,
senza pronunciarsi sulla concordemente chiesta sospensione
condizionale della pena). F Cass. pen., sez. V, 31 marzo 2016, n.
13103 (c.c. 3 dicembre 2015), Buonocore (c.p., art. 163; c.p.p.,
art. 444). [RV267555]
Atti e provvedimenti del giudice penale
■ Atti abnormi – Decreto penale di condanna – Opposizio-
ne con richiesta di ammissione all’oblazione.
È abnorme il provvedimento con il quale il G.i.p., a seguito di
opposizione a decreto penale con richiesta di ammissione all’o-
blazione, dichiari esecutivo il decreto opposto sul presupposto
della impossibilità di ammettere l’imputato all’oblazione (non
consentendolo il reato contestato nè potendosi procedere, in
sede di opposizione, alla riqualificazione del reato stesso), per-
chè priva l’imputato della possibilità di rimettere in discussio-
ne, nel contraddittorio delle parti, la sua responsabilità. F Cass.
pen., sez. III, 24 agosto 2016, n. 35442 (c.c. 1 luglio 2016), Cozzo-
lino (c.p.p., art. 461; c.p.p., art. 464; c.p.p., art. 568; c.p., art.
162; c.p., art. 162 bis). [RV267535]
Azione penale
■ Querela – Sottrazione di beni pignorati o sequestrati –
Titolarità del diritto di querela a favore della persona a
favore della quale è stato disposto il vincolo.
La legittimazione a proporre querela per il reato di violazione
colposa dei doveri inerenti la custodia, previsto dall’art. 388 bis
cod.pen., spetta al soggetto in favore del quale è stato disposto
il pignoramento, ovvero il sequestro giudiziario o conservativo,
in quanto titolare dell’interesse al positivo svolgimento dell’at-
tività esecutiva o cautelare. (Fattispecie nella quale la Corte
ha ritenuto che la querela fosse stata correttamente proposta
dalla società creditrice, negando che la legittimazione spettasse
all’ufficiale giudiziario). F Cass. pen., sez. VI, 21 luglio 2016, n.
31567 (ud. 28 giugno 2016), Giancotta (c.p., art. 120; c.p., art.
388 bis). [RV267708]
Cassazione penale
■ Declaratoria immediata di cause di non punibilità –
Causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto –
Annullamento con rinvio per la verifica della sussistenza
dei presupposti dell’art. 131 bis c.p.
Nel caso di annullamento con rinvio da parte della Corte di
Cassazione, limitatamente alla verifica della sussistenza dei pre-
supposti per l’applicazione della causa di non punibilità della
particolare tenuità del fatto, il giudice di rinvio non può dichia-
rare l’estinzione del reato per intervenuta prescrizione, matu-
rata successivamente alla sentenza di annullamento parziale. F
Cass. pen., sez. III, 18 luglio 2016, n. 30383 (ud. 30 marzo 2016),
Mazzoccoli e altro (c.p., art. 131 bis; c.p.p., art. 623; c.p.p., art.
624). [RV267590]
■ Declaratoria immediata di cause di non punibilità –
Questione relativa alla "abolitio criminis" – Pregiudiziali-
tà rispetto alla questione relativa all’estinzione del reato
per prescrizione.
La questione concernente la "abolitio criminis" è pregiudiziale
rispetto alla questione - esaminabile in assenza di cause di inam-
missibilità del ricorso per cassazione - relativa all’estinzione del
reato per prescrizione. F Cass. pen., sez. IV, 13 luglio 2016, n.
29636 (ud. 21 giugno 2016), Lo Presti (c.p.p., art. 129; c.p., art.
2). [RV267695]
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