Massimario

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Rivista penale 1/2016
Massimario
Abusivo esercizio di una professione
Partecipazione senza titolo ad interrogatorio – Atto ti-
pico della professione forense – Integrazione del reato di
cui all’art. 348 c.p.
La partecipazione senza titolo ad un interrogatorio, sub specie
di assistenza tecnica nei confronti di colui che vi è sottoposto,
integra il delitto di esercizio abusivo della professione forense,
in quanto l’interrogatorio, ancorché svincolato da ulteriori at-
tività difensive, è atto tipico della professione di avvocato; né
rileva, a tal f‌ine, che non sussista un’attività continuativa ed or-
ganizzata, considerato che il delitto "de quo" si perfeziona con il
compimento anche di un solo atto tipico o proprio della profes-
sione abusivamente esercitata coerentemente con la sua natura
di reato istantaneo e solo eventualmente abituale. F Cass. pen.,
sez. V, 5 giugno 2015, n. 24283 (ud. 26 febbraio 2015), Bachetti
(c.p., art. 348). [RV263905]
Abuso d’ufcio
Estremi – Momento consumativo – Individuazione.
Il momento consumativo del reato di abuso di uff‌icio, da cui
decorre il termine di prescrizione, coincide, per la sua natura di
reato di evento, con la data di avvenuto conseguimento dell’in-
giusto vantaggio patrimoniale o con la produzione ad altri di un
danno ingiusto. (Fattispecie relativa alla condotta di un segreta-
rio comunale che, con sistematico ritardo, procedeva ad elevare
i protesti cambiari riguardanti un imprenditore in diff‌icoltà e ad
effettuare le conseguenti comunicazioni, consentendo al pre-
detto di proseguire nella propria attività e di accedere a crediti
e aff‌idamenti che non avrebbe ottenuto, se fossero emerse le
sue diff‌icoltà economiche). F Cass. pen., sez. VI, 2 luglio 2015, n.
28117 (ud. 26 marzo 2015), Ricci e altro (c.p., art. 157; c.p., art.
158; c.p., art. 323). [RV263929]
Estremi – Violazione di legge o di regolamento – No-
zione.
In tema di abuso d’uff‌icio, il requisito della violazione di legge
può essere integrato anche dall’inosservanza del principio costi-
tuzionale di imparzialità della P.A. nella parte in cui, esprimendo
il divieto di ingiustif‌icate preferenze o di favoritismi, impone al
pubblico uff‌iciale e all’incaricato di pubblico servizio una preci-
sa regola di comportamento di immediata applicazione. F Cass.
pen., sez. VI, 1 luglio 2015, n. 27816 (ud. 2 aprile 2015), Di Febo
e altri (c.p., art. 323). [RV263933]
Estremi – Violazione di legge o di regolamento – No-
zione.
Ai f‌ini della conf‌igurabilità del reato di abuso d’uff‌icio, sussiste
il requisito della violazione di legge non solo quando la condotta
del pubblico uff‌iciale sia svolta in contrasto con le norme che
regolano l’esercizio del potere, ma anche quando la stessa ri-
sulti orientata alla sola realizzazione di un interesse collidente
con quello per il quale il potere è attribuito, realizzandosi in tale
ipotesi il vizio dello sviamento di potere, che integra la viola-
zione di legge poichè lo stesso non viene esercitato secondo lo
schema normativo che ne legittima l’attribuzione. (Fattispecie
relativa ad assunzioni di personale presso un’azienda speciale
comunale, costituita in forma societaria per la gestione di servi-
zi pubblici e sociali, effettuate dai componenti della giunta mu-
nicipale con criteri clientelari e in violazione delle disposizioni
vigenti in materia). F Cass. pen., sez. VI, 1 luglio 2015, n. 27816
(ud. 2 aprile 2015), Di Febo e altri (c.p., art. 323). [RV263932]
Associazione per delinquere
Associazione di tipo maf‌ioso – Chiamate in correità ed
elementi di riscontro – Oggetto.
Ai f‌ini della prova dei reati in materia di associazione per delin-
quere di stampo maf‌ioso, le dichiarazioni dei collaboratori o l’e-
lemento di riscontro individualizzante non devono necessaria-
mente riguardare singole attività attribuite all’accusato, poiché
il "thema decidendum" riguarda la condotta di partecipazione o
direzione, con stabile e volontaria compenetrazione del sogget-
to nel tessuto organizzativo del sodalizio, e, quindi, il "fatto" da
dimostrare non è il singolo comportamento dell’associato ma
la sua appartenenza al sodalizio. F Cass. pen., sez. V, 23 aprile
2015, n. 17081 (ud. 26 novembre 2014), Bruni e altri (c.p., art.
416; c.p., art. 416 bis). [RV263699]
Associazione di tipo maf‌ioso – Condotta del partecipe
– Mera contiguità, vicinanza o disponibilità nei confronti
di esponenti di spicco.
In tema di associazione di tipo maf‌ioso, la mera "contiguità com-
piacente", così come la "vicinanza" o "disponibilità" nei riguardi
di singoli esponenti, anche di spicco, del sodalizio, non costi-
tuiscono comportamenti suff‌icienti ad integrare la condotta di
partecipazione all’organizzazione, ove non sia dimostrato che
l’asserita vicinanza a soggetti maf‌iosi si sia tradotta in un vero
e proprio contributo, avente effettiva rilevanza causale, ai f‌ini
della conservazione o del rafforzamento della consorteria. F
Cass. pen., sez. I, 18 giugno 2015, n. 25799 (ud. 8 gennaio 2015),
Di Maio (c.p., art. 416 bis). [RV263953]
Estremi – Chiamate in correità – Elementi di riscontro.
In tema di prova dei reati associativi, la conferma dell’attendi-
bilità di un’accusa mossa da un collaboratore di giustizia può
essere costituita dalla dichiarazione di un altro collaboratore
avente ad oggetto un fatto diverso ma comunque indicativo
della partecipazione all’associazione, a nulla rilevando che il
riscontro attenga ad un accadimento collocabile in un diverso
contesto temporale, se quest’ultimo sia comunque compreso
nel periodo di contestazione del reato, in quanto il "fatto" da
dimostrare non è il singolo comportamento dell’associato ma
la sua appartenenza al sodalizio. F Cass. pen., sez. V, 22 maggio
2015, n. 21562 (ud. 3 febbraio 2015), Fiorisi e altri (c.p., art. 192;
c.p., art. 416; c.p., art. 416 bis). [RV263704]
Estremi – Necessità di una partecipazione all’associa-
zione per un lungo periodo di tempo – Partecipazione di
breve durata.
Ai f‌ini della conf‌igurabilità del reato di partecipazione a un’asso-
ciazione per delinquere comune o di tipo maf‌ioso, non è neces-
sario che il vincolo tra il singolo e l’organizzazione si protragga
per una certa durata, ben potendo, al contrario, ravvisarsi il re-
ato anche in una partecipazione di breve periodo. F Cass. pen.,
sez. V, 6 maggio 2015, n. 18756 (ud. 8 ottobre 2014), Buondonno
e altri (c.p., art. 416; c.p., art. 416 bis). [RV263698]
Estremi – Reato di scambio elettorale politico maf‌ioso
– Elementi costitutivi.
Ai f‌ini della conf‌igurabilità del delitto di scambio elettorale
politico-maf‌ioso, come previsto dall’art. 416 ter c.p. nel testo
vigente dopo le modif‌iche introdotte dalla L. n. 62 del 2014, non
è necessario che l’accordo concernente lo scambio tra voto e
denaro o altra utilità contempli l’attuazione, o l’esplicita pro-
grammazione, di una campagna attuata mediante intimidazioni

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