Massimario
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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Arch. giur. circ. e sin. strad. 11/2016
Massimario
Assicurazione obbligatoria
■ Fondo di garanzia per le vittime della strada – Legitti-
mazione – Ad causam – Danno cagionato da veicolo stabil-
mente stazionante nel territorio di Stato U.E. – Eccezione
sollevata dall’assicuratore rappresentante del F.G.V.S. –
Proposizione in sede di comparsa conclusionale d’appello
– Ammissibilità – Ragioni.
In caso di sinistro causato da veicolo con targa straniera risul-
tata rubata, non costituisce eccezione in senso stretto, ma mera
difesa, proponibile anche nella comparsa conclusionale d’ap-
pello, l’eccezione di difetto di legittimazione passiva sostanziale
sollevata dal convenuto Fondo di Garanzia delle Vittime della
Strada, ai sensi del D.L.vo n. 209 del 2005, nel testo anteriore
alle modifiche apportate dal D.L.vo n. 198 del 2007, assumendo
che il predetto veicolo debba considerarsi non già "sconosciu-
to", bensì "abitualmente stazionante" nel territorio dello Stato
membro dell’Unione europea che ha rilasciato la targa (alla stre-
gua dell’interpretazione dell’art. 1, par. 4, della Direttiva 72/166/
CEE, modificata dalla Direttiva 84/5/CEE, fornita dalla Corte di
giustizia CE 12 novembre 1992, C-73/89), sicché il risarcimento
dei danni derivanti dal sinistro compete all’Ufficio Centrale Ita-
liano, ai sensi dell’art. 1 del D.M. 12 ottobre 1972. F Cass. civ.,
sez. III, 21 giugno 2016, n. 12729, Fondiaria Sai Spa c. Bobeica
(c.p.c., art. 81; c.p.c., art. 100; d.l.vo 7 settembre 2005, n. 209,
art. 283; d.l.vo 6 novembre 2007, n. 198, art. 1; dir. 24 luglio
1972, n. 166, art. 1; d.m. 12 ottobre 1972 art. 1). [RV640276]
Avvocato
■ Responsabilità – Contegno del professionista – Manca-
ta tempestiva attivazione della pretesa risarcitoria del
proprio assistito – Prescrizione del credito verso taluni
dei condebitori solidali – Danno risarcibile ex art. 1223
c.c. – Sussistenza – Fattispecie in tema di crediti derivan-
ti da un sinistro stradale.
In tema di responsabilità professionale, il negligente comporta-
mento dell’avvocato che, omettendo di attivare tempestivamen-
te la pretesa risarcitoria del proprio assistito, abbia determinato
il decorso della prescrizione del credito verso taluni dei conde-
bitori solidali, determina un danno risarcibile ex art. 1223 c.c.
consistente nella perdita della possibilità di avvalersi di più co-
obbligati, e, quindi, di agire direttamente nei confronti di quelli
presumibilmente più solvibili, quali sono in particolare - in caso
di crediti derivanti da un sinistro stradale - le società assicura-
trici rispetto alle persone fisiche. F Cass. civ., sez. III, 10 giugno
2016, n. 11907, Fantuz ed altri c. Unipol Assicurazioni spa ed
altri (c.c., art. 1218; c.c., art. 1223; c.c., art. 1292; c.c., art.
2054; c.c., art. 2236; c.c., art. 2947). [RV640201]
Guida in stato di ebbrezza
■ Accertamento – Modalità – Alcoltest – Risultato della
prima prova spirometrica inferiore a quello della seconda
– Validità – Sussistenza – Ragioni.
In tema di guida in stato di ebbrezza, è valida la rilevazione del
tasso alcolemico effettuata mediante l’alcoltest anche nel caso
in cui la prima prova spirometrica abbia dato un risultato infe-
riore alla seconda, dovendosi escludere che la curva di assorbi-
mento dell’alcol nell’organismo abbia uno sviluppo decrescen-
te. F Cass. pen., sez. IV, 18 maggio 2016, n. 20545 (ud. 19 febbraio
2016), Pelfini (nuovo c.s., art. 186). [RV266842]
■ Accertamento – Modalità – Alcoltest – Scontrino con
dicitura "volume insufficiente" e contestuale indicazione
del tasso alcolemico – Configurabilità del reato – Condi-
zioni.
Ai fini della configurabilità del reato di guida in stato di eb-
brezza, qualora lo scontrino dell’alcoltest, oltre a riportare l’in-
dicazione del tasso alcolemico, contenga la dicitura "volume
insufficiente", è necessario accertare, attraverso una compiuta
verifica delle modalità di funzionamento della macchina, se l’in-
sufficienza del volume abbia o meno inficiato il risultato del test
espresso dai parametri numerici. F Cass. pen., sez. IV, 7 giugno
2016, n. 23520 (ud. 19 febbraio 2016), Bessega (nuovo c.s., art.
186). [RV266948]
■ Patteggiamento – Conversione della pena detentiva in
quella pecuniaria ex art. 53 L. n. 689/1981 – Sostituzione
di detta pena con quella del lavoro di pubblica utilità, ex
art. 186, comma 9 bis, c.s. – Legittimità – Esclusione –
Ragioni.
Nell’accordo sull’applicazione della pena in ordine al reato di
guida in stato di ebbrezza le parti non possono prima proce-
dere alla conversione della pena detentiva in quella pecuniaria
per poi sostituirla con il lavoro di pubblica utilità, trattandosi
di regimi sanzionatori sostitutivi aventi totale autonomia e in-
dipendente campo di applicazione e dunque non cumulabili tra
loro in quanto ciascuno di essi esaurisce, con la propria portata
precettiva, il fine alternativo alla applicazione della pena deten-
tiva che si propone. F Cass. pen., sez. IV, 9 maggio 2016, n. 19183
(c.c. 3 marzo 2016), P.G. in proc. Misson (nuovo c.s., art. 186; l.
24 novembre 1981, n. 689, art. 53). [RV266843]
■ Rifiuto di sottoporsi all’accertamento alcolimetrico –
Rifiuto di sottoporsi alla seconda prova dell’accertamen-
to – Integrazione del reato di cui all’art. 186, comma set-
timo, c.d.s. – Ragioni.
Integra il reato di cui all’art. 186, comma settimo, C.d.S. (rifiuto
di sottoporsi agli accertamenti alcolimetrici), la condotta di co-
lui che, pur essendosi sottoposto alla prima prova del relativo
test, rifiuti di eseguire la seconda, in quanto, ai fini del perfezio-
namento della fattispecie criminosa in questione, è sufficiente
che il soggetto rifiuti di completare l’iter degli accertamenti pre-
visti, i quali constano di due prove da effettuarsi a breve distan-
za l’una dall’altra. F Cass. pen., sez. VI, 18 aprile 2016, n. 15967
(ud. 8 marzo 2016), Ghezzi (nuovo c.s., art. 186). [RV266994]
Obblighi del conducente in caso di inci-
dente
■ Fuga dopo un investimento e omessa prestazione di as-
sistenza stradale – Differenze – Indicazione.
In tema di circolazione stradale, il reato di mancata prestazione
dell’assistenza occorrente in caso di incidente, di cui all’art. 189,
comma settimo, C.d.s., implica una condotta ulteriore e diver-
sa rispetto a quella del reato di fuga, previsto dal comma sesto
del predetto art. 189, non essendo sufficiente la consapevolezza
che dall’incidente possano essere derivate conseguenze per le
persone, occorrendo invece che un tale pericolo appaia essersi
concretizzato, almeno sotto il profilo del dolo eventuale, in ef-
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