Massimario

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Rivista penale 7-8/2015
Massimario
Abbandono di persone minori o incapaci
Tentato omicidio – Intenzione dell’agente – Lesioni
lievi o inesistenti.
In tema di tentato omicidio, la scarsa entità (o anche l’inesistenza)
delle lesioni provocate alla persona offesa non sono circostanze
idonee ad escludere di per sé l’intenzione omicida, in quanto pos-
sono essere rapportabili anche a fattori indipendenti dalla volon-
tà dell’agente, come un imprevisto movimento della vittima, un
errato calcolo della distanza o una mira non precisa. F Cass. pen.,
sez. I, 15 dicembre 2014, n. 52043 (ud. 10 giugno 2014), Vaghi (c.p.,
art. 56; c.p., art. 575; c.p., art. 582). [RV261702]
Abuso d`ufcio
Estremi – Illegittime assunzioni ad un pubblico impiego
– Conf‌igurabilità.
Commette il delitto di abuso d’uff‌icio il pubblico uff‌iciale che
procuri illegittimamente assunzioni ad un pubblico impiego, es-
sendo conf‌igurabile il prof‌itto o il vantaggio ingiusto di natura
patrimoniale nella attribuzione della posizione impiegatizia e
nell’acquisizione del relativo “status”. F Cass. pen., sez. VI, 2
aprile 2014, n. 15158 (c.c. 5 marzo 2014), P.M. in proc. Bertucci e
altri (c.p., art. 323). [RV261832]
Estremi – Nozione di danno ingiusto – Fattispecie.
In tema di abuso di uff‌icio, realizza l’evento del danno ingiusto
ogni comportamento, espressione della volontà prevaricatrice del
pubblico funzionario, che determini un’aggressione ingiusta alla
sfera della personalità, per come tutelata dai principi costituzio-
nali. (Fattispecie in cui un comandante della Polizia Municipale,
in violazione dell’art. 55, comma primo, c.p.p., aveva sottoposto
indebitamente ad indagine il segretario del comune, e fatto inten-
dere ai dipendenti dell’ente che fosse in corso un procedimento
penale nei confronti dello stesso, incidendo così negativamente
sulla immagine della persona offesa all’interno dell’uff‌icio). F
Cass. pen., sez. V, 21 luglio 2014, n. 32023 (ud. 19 febbraio 2014),
Omodeo Zorini (c.p., art. 323; c.p.p., art. 55). [RV261899]
Estremi – Raccomandazione o segnalazione – Forma di
concorso nel reato.
In tema di abuso di uff‌icio, la mera “raccomandazione” o “se-
gnalazione”, non costituisce una forma di concorso morale nel
reato in assenza di ulteriori comportamenti positivi o coattivi
che abbiano eff‌icacia determinante sulla condotta del soggetto
qualif‌icato, atteso che la “raccomandazione” non ha di per sè
un’eff‌icacia causale sul comportamento del soggetto attivo, il
quale è libero di aderire o meno alla segnalazione secondo il suo
personale apprezzamento. F Cass. pen., sez. V, 21 luglio 2014, n.
32035 (ud. 16 maggio 2014), Paccione e altri (c.p., art. 110; c.p.,
art. 323). [RV261753]
Estremi – Violazione di legge o regolamento – Rilevanza.
In tema di abuso d’uff‌icio, il requisito della violazione di legge
può consistere anche nella inosservanza dell’art. 97 della Co-
stituzione, la cui parte immediatamente precettiva impone ad
ogni pubblico funzionario, nell’esercizio delle sue funzioni, di
non usare il potere che la legge gli conferisce per compiere
deliberati favoritismi e procurare ingiusti vantaggi, ovvero per
realizzare intenzionali vessazioni o discriminazioni e procurare
ingiusti danni. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto corretta la
decisione impugnata, la quale aveva affermato la responsabilità
dell’imputato che, dopo aver concorso nel determinare l’adozio-
ne della delibera di trasferimento di un dipendente comunale
ad altro servizio, in ragione del fatto che quest’ultimo, con la
propria precedente attività, si era mostrato non funzionale agli
interessi economico-politici della maggioranza politica dell’ente
e del gruppo di potere che la sosteneva, aveva successivamente
disatteso, assunta la qualità di Sindaco, i provvedimenti dichia-
rativi dell’illegittimità del trasferimento). F Cass. pen., sez. VI,
9 settembre 2014, n. 37373 (ud. 24 giugno 2014), Cocuzza (c.p.,
art. 323; c.p., art. 357). [RV261748]
Estremi – Violazione di norme di relazione che presup-
pongono poteri coercitivi del pubblico uff‌iciale – Reato –
Sussistenza – Fattispecie in cui il comandante della Poli-
zia Municipale, facendo riferimento alla propria qualità e
ai propri poteri, aveva, in borghese e senza fare uso della
autovettura di servizio, posizionato la propria macchina
in modo da non consentire ad altri di accedere alla loro
abitazione.
Integra il reato di abuso di uff‌icio la condotta del pubblico uff‌icia-
le che, dichiarando pretestuosamente di esercitare i poteri propri
del suo uff‌icio, si avvale di essi per sopraffare chi ostacola i suoi
scopi personali, non essendo necessario che il comportamento
abusivo sia posto in essere nel corso di un regolare svolgimento
delle funzioni o del servizio, né che il danno arrecato sia di na-
tura esclusivamente patrimoniale. (Fattispecie in cui l’imputato,
comandante della Polizia Municipale, facendo riferimento alla
propria qualità e ai propri poteri, aveva, in borghese e senza fare
uso dalla autovettura di servizio, posizionato la propria mac-
china in modo da non consentire ad altri di accedere alla loro
abitazione). F Cass. pen., sez. V, 21 luglio 2014, n. 32023 (ud. 19
febbraio 2014), Omodeo Zorini (c.p., art. 323). [RV261898]
Acque pubbliche e private
Inquinamento – Scarichi – Attenuanti.
In tema di inquinamento idrico, al reato di scarico di acque re-
f‌lue industriali senza autorizzazione non è applicabile la circo-
stanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità di
cui all’art. 62 n. 4 c.p., perchè la stessa è incompatibile con la
natura contravvenzionale e di pericolo della fattispecie di cui
all’art. 137 d.l.vo n. 152 del 2006, rispetto alla quale non trova
applicazione nemmeno la diminuente di cui all’art. 62 n. 6 c.p.
in caso di successivo rilascio dell’autorizzazione, in quanto il
conseguimento del titolo abilitativo non comporta di per sé l’eli-
minazione o l’attenuazione delle conseguenze del reato ambien-
tale, avendo solo l’effetto di rendere lecita la condotta succes-
siva. F Cass. pen., sez. III, 23 gennaio 2015, n. 3199 (ud. 2 ottobre
2014), Verbicaro (d.l.vo 3 aprile 2006, n. 152, art. 74; d.l.vo 3
aprile 2006, n. 152, art. 137; c.p., art. 62). [RV262005]
Appropriazione indebita
Elemento oggettivo del reato – Contratto di locazione –
Rif‌iuto di restituire al locatore l’atto di locazione.
È conf‌igurabile il reato di appropriazione indebita nei confronti
del soggetto che, nell’ambito della stipula di un contratto di loca-
zione, dopo aver ricevuto il documento già sottoscritto dalla con-
troparte, comunica informalmente di non voler procedere alla sua
sottoscrizione e ne rif‌iuta la restituzione, attuando così un com-
portamento eccedente i limiti del titolo che legittimano possesso

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