Massimario

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Arch. giur. circ. e sin. strad. 6/2015
Massimario
Abuso d`ufcio
Estremi – Violazione di norme di relazione che presup-
pongono poteri coercitivi del pubblico uff‌iciale – Reato –
Sussistenza – Fattispecie in cui il comandante della Poli-
zia Municipale, facendo riferimento alla propria qualità e
ai propri poteri, aveva, in borghese e senza fare uso della
autovettura di servizio, posizionato la propria macchina
in modo da non consentire ad altri di accedere alla loro
abitazione.
Integra il reato di abuso di uff‌icio la condotta del pubblico
uff‌iciale che, dichiarando pretestuosamente di esercitare i po-
teri propri del suo uff‌icio, si avvale di essi per sopraffare chi
ostacola i suoi scopi personali, non essendo necessario che il
comportamento abusivo sia posto in essere nel corso di un re-
golare svolgimento delle funzioni o del servizio, né che il danno
arrecato sia di natura esclusivamente patrimoniale. (Fattispecie
in cui l’imputato, comandante della Polizia Municipale, facendo
riferimento alla propria qualità e ai propri poteri, aveva, in bor-
ghese e senza fare uso della autovettura di servizio, posizionato
la propria macchina in modo da non consentire ad altri di acce-
dere alla loro abitazione). F Cass. pen., sez. V, 21 luglio 2014, n.
32023 (ud. 19 febbraio 2014), O. Z. (c.p., art. 323). [RV261898]
Assicurazione obbligatoria
Fondo di garanzia per le vittime della strada – Impresa
designata – Qualità di rappresentante del fondo di garan-
zia o della Consap Spa – Esclusione – Legittimazione in
proprio – Fondamento.
In tema di assicurazione obbligatoria dei danni derivanti da
circolazione di veicoli, l’impresa designata ai sensi dell’art. 19
della legge 24 dicembre 1969, n. 990 (“ratione temporis” vigente
ed ora indicata dall’art. 286 del D.L.vo 7 settembre 2005, n. 209),
non è un rappresentante del Fondo di Garanzia Vittime della
Strada, né dell’ente gestore Consap Spa, ma è legittimata in pro-
prio quale soggetto passivo dell’azione risarcitoria e dell’azione
esecutiva, assumendo l’obbligazione diretta nei confronti della
vittima e agendo ex art. 1705 cod. civ. come mandataria “ex
lege” senza rappresentanza del Fondo, solo tenuto a rifondere
l’importo versato dall’impresa designata. F Cass. civ., sez. III, 13
gennaio 2015, n. 274, Jovanovic c. Assicurazioni Generali Spa ed
altro (l. 24 dicembre 1969, n. 990, art. 19; l. 7 settembre 2005,
n. 209, art. 286). [RV633963]
Depenalizzazione
Accertamento delle violazioni amministrative – Conte-
stazione – Verbale – Violazione del divieto di prosecuzio-
ne della marcia con luce semaforica rossa – Onere della
prova a carico dell’amministrazione – Funzionalità del-
l’impianto – Esclusione – Documentazione fotograf‌ica –
Suff‌icienza.
In tema di violazioni del codice della strada, il verbale di ac-
certamento dell’inosservanza del divieto di proseguire la mar-
cia con impianto semaforico a luce rossa è valido anche se non
contiene l’attestazione della funzionalità del singolo strumento
di rilevazione elettronica, la cui eventuale difformità rispetto
ai requisiti previsti dal decreto di omologazione deve essere
provata dall’opponente, atteso che elemento costitutivo della
pretesa sanzionatoria è la sola documentazione fotograf‌ica del-
l’infrazione rilevata con l’apparecchiatura omologata. F Cass.
civ., sez. VI, 20 ottobre 2014, n. 22191, Comune Di Salussola c.
Commerciale Bevande Aff‌ini Bea Srl (nuovo c.s., art. 146; c.c.
art. 2697). [RV633865]
Accertamento delle violazioni amministrative – Conte-
stazione – Verbale – Violazioni del Codice della strada
Cittadino appartenente a minoranza linguistica slovena
– Notif‌ica del verbale dell’infrazione in lingua italiana e
successiva traduzione in lingua slovena – Legittimità –
Fondamento.
In tema di sanzioni amministrative, è legittima la notif‌icazione ad
un cittadino appartenente alla minoranza linguistica slovena del
verbale di contestazione di un’infrazione del codicedella strada,
redatto in lingua italiana e senza traduzione, intervenuta solo suc-
cessivamente e su richiesta dell’interessato, poiché la legge e le
norme a tutela della suddetta minoranza (in specie l’art. 3 dello
Statuto della Regione Friuli Venezia Giulia e l’art. 6 Cost.) non
contemplano alcuna nullità, limitandosi a riconoscere al cittadino
di lingua slovena il diritto a proporre opposizione nella propria
lingua - cui corrisponde il dovere del Prefetto di esaminarlo - e
ad ottenere la contestuale traduzione del verbale, la cui inottem-
peranza è idonea ad integrare una invalidità, denunciabile con
l’opposizione, ove ne derivi, e venga allegato, un pregiudizio delle
facoltà difensive. F Cass. civ., sez. VI, 16 gennaio 2015, n. 709, Grgic
ed altro c. Prefettura Trieste (l. 14 marzo 1977, n. 73, art. 8; l. 24
novembre 1981, n. 689; l. 15 novembre 1999, n. 482; l. 23 feb-
braio 2001, n. 38, art. 8; nuovo c.s., art. 201). [RV633966]
Applicazione delle sanzioni – Riscossione – Credito
derivante da sanzioni amministrative – Violazioni del
Codice della strada – Iscrizione ipotecaria – Opposizione
all’esecuzione – Giurisdizione – Giudice ordinario – Sus-
sistenza – Ragioni.
La cognizione dell’opposizione all’esecuzione forzata, concernen-
te un credito non tributario derivante da sanzioni amministrative
per violazioni del codice della strada, proposta a seguito della ri-
chiesta, da parte del concessionario del servizio di riscossione, di
iscrizione ipotecaria, è attribuita dall’art. 205 del D.L.vo 30 aprile
1992, n. 285, all’autorità giudiziaria ordinaria. F Cass. civ., sez. V, 18
dicembre 2014, n. 26835, Rusca c. Caralt Spa ed altri (nuovo c.s.,
art. 205; l. 24 novembre 1981, n. 689, art. 22). [RV634132]
Fonti del diritto
Interpretazione degli atti normativi – Analogica – Pre-
supposti – Vuoto normativo – Necessità – Fattispecie in
tema di distanze delle costruzioni dalla sede stradale.
Il ricorso all’analogia è consentito dall’art. 12 delle preleggi solo
quando manchi nell’ordinamento una specif‌ica disposizione
regolante la fattispecie concreta e si renda, quindi, necessario
porre rimedio ad un vuoto normativo altrimenti incolmabile
in sede giudiziaria (Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza
impugnata che aveva erroneamente fatto ricorso all’analogia,
avendo applicato i principi codicistici in tema di distanze nelle
costruzioni in una materia, come quella delle costruzioni a
conf‌ine della sede stradale, che è speciale ed esaustivamente
disciplinata dal codice della strada). F Cass. civ., sez. I, 11 feb-
braio 2015, n. 2656, Anas Ente Nazionale per la Strada c. Fagnoli
Federica ed altro (prel., art. 12; c.c., art. 873; nuovo c.s., art.
18; d.l.vo 16 dicembre 1992, n. 495, art. 28). [RV634122]

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