Massimario
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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Arch. giur. circ. e sin. strad. 5/2015
Massimario
Appello penale
■ Provvedimenti appellabili e inappellabili – Sentenza
di condanna – Erronea applicazione della sola pena
pecuniaria per il reato di cui all’art. 186, comma settimo,
c.d.s. – Appellabilità – Esclusione.
È inappellabile la sentenza di condanna alla sola pena pecuniaria,
anche se erroneamente inflitta. (Fattispecie relativa a condanna
alla sola pena pecuniaria erroneamente inflitta per il reato di cui
all’art. 186, comma settimo, cod. strada). F Cass. pen., sez. IV, 1
aprile 2014, n. 15041 (ud. 7 marzo 2014), Fabio (nuovo c.s., art.
186; c.p.p., art. 593). [RV261564]
Assicurazione obbligatoria
■ Mancato pagamento del premio assicurativo alla sca-
denza – Mancato pagamento alle scadenze successive al
pagamento del primo premio (o della relativa prima rata)
di cui all’articolo 1901, secondo comma, c.c. – Effetto so-
spensivo dell’assicurazione – Cessazione – Decorrenza
– A partire dalle ore 24.00 della data del pagamento –
Conseguenze.
In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile
derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, per le scaden-
ze successive al pagamento del primo premio (o della relativa
prima rata) di cui all’articolo 1901, secondo comma, cod. civ.,
l’effetto sospensivo dell’assicurazione per l’ipotesi di pagamen-
to effettuato dopo il quindicesimo giorno dalla scadenza della
rata precedente cessa a partire dalle ore 24.00 della data del pa-
gamento, e non comporta l’immediata riattivazione del rapporto
assicurativo dal momento in cui il pagamento è stato effettua-
to, trovando applicazione analogica la disposizione del primo
comma del medesimo articolo - dettata per l’ipotesi del mancato
pagamento del primo premio o della prima rata - secondo cui
l’assicurazione resta sospesa fino alle ore ventiquattro del gior-
no in cui il contraente paga quanto è da lui dovuto. Ne consegue
che ove il premio successivo al primo sia stato pagato dopo la
scadenza del periodo di tolleranza di giorni quindici di cui al-
l’articolo 1901 cod. civ. (espressamente richiamato nell’articolo
7 della legge 24 dicembre 1969, n. 990), la garanzia assicurativa
non è operante per il sinistro verificatosi il giorno stesso del pa-
gamento. F Cass. civ., sez. III, 31 ottobre 2014, n. 23149, Cantaro
c. Boscaglia ed altri (c.c., art. 1901; l. 24 dicembre 1969, n.
990, art. 7). [RV633447]
■ Risarcimento danni – Azione diretta nei confronti
dell’assicuratore – E del proprietario del veicolo – Di-
chiarazioni confessorie del conducente non proprietario
– Libero apprezzamento del giudice – Nei confronti del
conducente confidente medesimo – Valore di piena pro-
va.
In tema di risarcimento del danno derivante dalla circolazione
dei veicoli a motore, la confessione proveniente da un soggetto
litisconsorte facoltativo, qual è il conducente danneggiante non
proprietario del veicolo, rispetto all’assicuratore ed al proprie-
tario dello stesso, è liberamente apprezzabile dal giudice nei
riguardi di costoro in applicazione dell’art. 2733, terzo comma,
c.c., mentre ha valore di piena prova nei confronti del medesimo
confidente, come previsto dall’art. 2733, secondo comma, c.c. F
Cass. civ., sez. VI, 13 novembre 2014, n. 24187, Panella c. Unipol
Assicurazioni Spa ed altri (c.c., art. 2054; c.c., art. 2733; c.p.c.,
art. 103; d.l.vo 7 settembre 2005, n. 209, art. 144). [RV633534]
■ Risarcimento danni – Limiti del massimale – Valutazio-
ne relativa al superamento – Mala gestio impropria – Rife-
rimento esclusivo a quanto pattuito nella polizza – Neces-
sità – Riferimento ai massimali degli assicuratori di altri
coobbligati – Irrilevanza.
Nei giudizi di risarcimento dei danni da sinistro stradale, per
valutare se il pregiudizio patito dalla vittima sia inferiore o
superiore al massimale assicurato, al fine di determinare le
conseguenze della cosiddetta “mala gestio” impropria, occorre
avere riguardo al solo massimale pattuito nella polizza, senza
che rilevi l’esistenza di altri coobbligati, né il massimale dei ri-
spettivi assicuratori della responsabilità civile. F Cass. civ., sez.
III, 7 novembre 2014, n. 23778, Briganti ed altro c. Allianz Spa ed
altri (c.c., art. 1917; l. 24 dicembre 1969, n. 990, art. 18; l. 7
settembre 2005, n. 209, art. 144). [RV633404]
Atti e provvedimenti del giudice penale
■ Correzione di errori materiali – Sentenza di patteg-
giamento – Sostituzione della statuizione relativa alla
sospensione della patente di guida con quella di revoca
della stessa – Correzione mediante il ricorso alla proce-
dura ex art. 130 c.p.p. – Legittimità.
È legittimo il ricorso alla procedura di correzione di errori mate-
riali ex art. 130 cod. proc. pen. per la sostituzione, nella sentenza
di patteggiamento, della statuizione concernente la sospensione
della patente di guida con quella della revoca della stessa, trat-
tandosi di omissione di una statuizione obbligatoria di natura
accessoria e a contenuto predeterminato. F Cass. pen., sez. IV, 1
settembre 2014, n. 36492 (c.c. 11 febbraio 2014), Di Nardo (c.p.p.,
art. 130; c.p.p., art. 444; nuovo c.s., art. 186). [RV261056]
Falsità in atti
■ In certificati o autorizzazioni amministrative – Con-
trassegno invalidi – Riproduzione fotostatica di contras-
segno con autorizzazione al parcheggio di autoveicoli per
invalidi – Esposizione all’interno della propria autovet-
tura – Integrazione del reato di cui agli artt. 477-482 c.p.
– Sussistenza.
Integra il reato di falsificazione materiale commessa dal privato
in autorizzazioni amministrative (artt. 477- 482 c.p.) e non quel-
lo di uso di atto falso (art. 489 c.p.), la condotta di colui che
espone all’interno della propria autovettura una riproduzione
fotostatica a colori di un contrassegno con autorizzazione per
invalidi al parcheggio di autoveicoli, in quanto l’uso personale -
nell’interesse proprio - del documento falso consente di ritenere
che il soggetto in questione, direttamente o ricorrendo all’opera
altrui, sia l’autore della contraffazione. F Cass. pen., sez. V, 13
novembre 2014, n. 47079 (ud. 24 giugno 2014), Badalamenti
(c.p., art. 477; c.p., art. 482; c.p., art. 489). [RV261281]
Guida in stato di ebbrezza
■ Accertamento – Modalità – Sottoposizione a più accer-
tamenti qualitativi ex art. 186, comma 3, c.s. – Positività
all’ultimo – Rifiuto di sottoporsi all’alcoltest – Integrazio-
ne del reato di cui all’art. 186, comma 7, c.s.
Integra il reato di rifiuto di sottoporsi agli accertamenti alco-
limetrici, la condotta di colui che, pur essendosi sottoposto a
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