Massimario

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Arch. nuova proc. pen. 5/2014
Massimario
Appello penale
Cognizione del giudice d’appello – Benef‌ici – Sostitu-
zione delle pene detentive brevi.
Il giudice di appello non ha il potere di applicare d’uff‌icio le
pene sostitutive di quelle detentive brevi in assenza di motivi
di impugnazione in ordine alla mancata applicazione della
sanzione sostitutiva, e ciò pur quando nel giudizio di appello
la parte ne abbia fatto richiesta. F Cass. pen., sez. IV, 20 marzo
2013, n. 12947 (ud. 20 febbraio 2013), Pilia (c.p.p., art. 597; l. 24
novembre 1981, n. 689, art. 53). [RV255506]
Cognizione del giudice di appello – Sentenza di proscio-
glimento – Prima del dibattimento.
È ammessa l’impugnazione della parte civile avverso la sen-
tenza “predibattimentale” con la quale il giudice di appello, in
riforma della sentenza di condanna dell’imputato anche al risar-
cimento dei danni a favore della costituita parte civile, dichiari
l’estinzione del reato per prescrizione, essendo lo stesso tenuto
a decidere sull’impugnazione ai soli effetti delle disposizioni e
dei capi civili. F Cass. pen., sez. IV, 22 gennaio 2013, n. 3314 (ud.
6 dicembre 2012), Uras (c.p.p., art. 469; c.p.p., art. 578; c.p.p.,
art. 598). [RV255263]
Dibattimento – Rinnovazione dell’istruzione – Rigetto
della richiesta.
In tema di valutazione delle dichiarazioni rese da minore vittima
di abusi sessuali, il rigetto della richiesta di rinnovazione del-
l’istruzione dibattimentale in grado di appello non può essere
giustif‌icato con rinvio alle risultanze della consulenza tecnica
del P.M., senza che siano stati analizzati con congrua motivazio-
ne i punti di criticità dedotti con l’atto di impugnazione. F Cass.
pen., sez. III, 16 aprile 2013, n. 17339 (ud. 4 dicembre 2012), G.
(c.p.p., art. 125; c.p.p., art. 192; c.p.p., art. 359; c.p.p., art.
603). [RV255284]
Sentenza – Pronunce sull’azione civile – Dichiarazione
di estinzione del reato per prescrizione maturata prima
delle decisioni di primo grado.
Il giudice dell’appello quando accerti che la prescrizione del
reato è maturata prima della pronuncia di primo grado non può
confermare le statuizioni civili in questa contenute né condan-
nare l’imputato al pagamento delle spese processuali a favore
della parte civile. F Cass. pen., sez. VI, 25 febbraio 2013, n.
9081 (ud. 21 febbraio 2013), Colucci e altro (c.p.p., art. 578).
[RV255054]
Applicazione della pena su richiesta
delle parti
Costituzione di parte civile – Compensazione delle spe-
se sostenute dalla parte civile – Motivazione in ordine ai
giusti motivi.
Nel procedimento def‌inito mediante applicazione di pena su ri-
chiesta, ove sia costituita la parte civile, il giudice è tenuto a dare
conto, sia pure succintamente, dei “giusti motivi” in base ai quali
ritiene eventualmente di disporre la compensazione delle spese
tra le parti o di disattendere la sollecitazione in tal senso formu-
lata dall’imputato. (Fattispecie in cui l’imputato aveva richiesto
la compensazione ed il giudice di merito non aveva motivato in
proposito). F Cass. pen., sez. VI, 15 febbraio 2013, n. 7519 (c.c. 24
gennaio 2013), Scapoli (c.p.p., art. 444). [RV255124]
Costituzione di parte civile – Spese processuali – An-
nullamento con rinvio da parte della corte di cassazione.
In tema di patteggiamento, quando la Corte di cassazione annul-
la la pronuncia impugnata relativamente alla liquidazione delle
spese a favore della parte civile, il rinvio va fatto al giudice civile
competente per valore in grado di appello se l’annullamento
riguarda la statuizione circa il diritto della parte civile alla liqui-
dazione delle spese, mentre va effettuato al giudice penale solo
se la statuizione manca del tutto. (Fattispecie in cui la Corte,
annullando una decisione che aveva omesso di motivare sulla ri-
chiesta dell’imputato di compensazione delle spese, ha disposto
il rinvio al giudice civile). F Cass. pen., sez. VI, 15 febbraio 2013,
n. 7519 (c.c. 24 gennaio 2013), Scapoli (c.p.p., art. 444; c.p.p.,
art. 622). [RV255125]
Richiesta – Richiesta dopo la notif‌ica del decreto di giu-
dizio immediato – Sentenza emessa senza lo svolgimento
di previa udienza camerale.
È nulla la sentenza di patteggiamento pronunciata senza pre-
via f‌issazione di udienza camerale dopo l’esercizio dell’azione
penale e la notif‌ica del decreto di giudizio immediato. F Cass.
pen., sez. VI, 3 maggio 2013, n. 19205 (c.c. 10 gennaio 2013), El-
khadraoui e altro (c.p.p., art. 446; c.p.p., art. 448). [RV255121]
Richiesta – Termine – Termini prolungati di cui alla
disciplina transitoria prevista dall’art. 5 legge 134 del
In materia di patteggiamento, l’istanza di applicazione di pena
rispettosa dei limiti consentiti prima della modif‌ica dell’art. 444
c.p.p. è proponibile nei termini prolungati previsti dalla disci-
plina transitoria contenuta nell’art. 5 legge n. 134 del 2003. F
Cass. pen., sez. V, 10 aprile 2013, n. 16285 (ud. 7 febbraio 2013),
Gattuso (c.p.p., art. 444; l. 12 giugno 2003, n. 134, art. 5).
[RV255191]
Sentenza – Conf‌isca – Omissione della statuizione da
parte del giudice del merito.
In base al combinato disposto degli artt. 240, comma secondo,
e 445 c.p.p., la conf‌isca deve essere disposta con la sentenza
di applicazione della pena per qualunque reato concernente
le armi, ogni altro oggetto atto ad offendere, le munizioni e gli
esplosivi, sicché, laddove se tale statuizione sia stata omessa
da parte del giudice del merito, la Corte di cassazione deve
annullare parzialmente la sentenza, senza rinvio, disponendo
direttamente la conf‌isca. F Cass. pen., sez. I, 12 marzo 2013, n.
11604 (c.c. 28 febbraio 2013), P.G. in proc. Morrone e altri (c.p.,
art. 240; l. 18 aprile 1975, n. 110, art. 4; l. 22 maggio 1975, n.
152, art. 6; c.p.p., art. 445). [RV255160]
Sentenza – Richiesta limitata solo ad alcuni reati –
Inammissibilità.
In tema di riti alternativi, è inammissibile la richiesta di patteg-
giamento parziale in quanto la caratteristica di essi di essere
funzionalmente orientati alla rapida def‌inizione del processo in
ordine a tutti i reati contestati ne rende incompatibile un’utiliz-
zazione differenziata solo per la decisione di alcune imputazioni
tra quelle contestate, con la prosecuzione del processo nelle
forme ordinarie per le altre imputazioni. F Cass. pen., sez. II,
11 marzo 2013, n. 11284 (ud. 6 dicembre 2012), Hounaini e altro
(c.p.p., art. 444; c.p.p., art. 445). [RV255301]
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5/2014 Arch. nuova proc. pen.
MASSIMARIO
Atti e provvedimenti del giudice penale
Correzione di errori materiali – Recidiva erroneamente
ritenuta – Legittimità.
Non costituisce errore materiale, riparabile con la procedura
prevista dall’art. 130 c.p.p., ma errore giuridico emendabile
all’esito di impugnazione, l’affermazione della recidiva nono-
stante che l’imputato sia incensurato. (Fattispecie in cui la reci-
diva erroneamente ritenuta era stata oggetto di valutazione nel
giudizio di comparazione con circostanze attenuanti). F Cass.
pen., sez. VI, 20 marzo 2013, n. 12911 (c.c. 14 marzo 2013), Canaj
(c.p.p., art. 130). [RV255133]
Atti preliminari al dibattimento
Assenza dell’imputato – Imputato agli arresti domici-
liari – Autorizzazione ad allontanarsi dal domicilio per
presenziare alla udienza.
L’imputato agli arresti domiciliari per il quale, in luogo della
traduzione all’udienza dibattimentale, sia stato autorizzato l’al-
lontanamento dal domicilio per presenziare all’udienza, laddove
non compare deve essere considerato assente e non contumace,
sicché non ha diritto alla notif‌icazione dell’avviso di deposito
con estratto della sentenza. F Cass. pen., sez. I, 26 marzo 2013, n.
14388 (ud. 7 marzo 2013), Santostefano (c.p.p., art. 427; c.p.p.,
art. 497). [RV255408]
Contumacia dell’imputato – Separazione di processi –
Dibattimento a seguito di richiesta di giudizio immedia-
to.
Quando il Tribunale ritenga illegittimamente instaurato il giu-
dizio immediato per una parte delle imputazioni, può disporre
lo stralcio degli atti relativi a tali contestazioni e deve valutare
la necessità della unitarietà del giudizio alla stregua di quanto
stabilito dal primo comma dell’art. 18 c.p.p., non avendo alcun
rilievo il principio f‌issato dall’art. 453 n. 2 c.p.p., nell’ambito
del quale per “indagini in corso” vanno intese esclusivamente
le indagini connesse relative ad altri imputati o altri reati per i
quali si procede nelle forme ordinarie e con stretto riferimento
alla fase delle indagini preliminari. F Cass. pen., sez. II, 28 mar-
zo 2013, n. 14672 (ud. 21 dicembre 2012), Akid (c.p.p., art. 18;
c.p.p., art. 453). [RV255355]
Decreto di citazione – Requisiti – Fonti di prova.
Non costituisce causa di nullità del decreto che dispone il
giudizio l’omessa indicazione nello stesso delle fonti di prova
e dei fatti cui essi si riferiscono, non essendo tale violazione
compresa fra quelle espressamente colpite da detta sanzione né
essendo la stessa riconducibile alle ipotesi di nullità di ordine
generale, in virtù della loro ricavabilità. F Cass. pen., sez. V, 6
marzo 2013, n. 10393 (ud. 6 novembre 2012), Di Palo (c.p.p., art.
178; c.p.p., art. 429; c.p.p., art. 429). [RV255180]
Decreto di citazione – Successive indagini del pubblico
ministero – Attività integrativa di indagine antecedente il
provvedimento conclusivo dell’udienza preliminare.
È utilizzabile l’attività integrativa di indagine posta in essere
dopo la richiesta di rinvio a giudizio ma prima dell’emissione
del provvedimento conclusivo dell’udienza preliminare, se la
documentazione relativa sia depositata e messa a disposizione
degli indagati. F Cass. pen., sez. I, 21 marzo 2013, n. 13349 (ud.
17 maggio 2012), D. (c.p.p., art. 416; c.p.p., art. 429; c.p.p., art.
430). [RV255050]
Impedimento a comparire – Dell’imputato – Omessa
notif‌ica all’imputato dell’udienza di rinvio.
L’omessa notif‌ica all’imputato - al quale sia ritualmente notif‌i-
cato il decreto di citazione a giudizio - dell’avviso di f‌issazione
della nuova udienza, nel caso di rinvio del dibattimento per
legittimo impedimento del medesimo imputato, dà luogo ad una
nullità a regime intermedio, come tale sanabile se non dedotta
nei termini di cui all’art. 180 c.p.p. e, nel caso in cui la parte as-
sista al compimento di atti che richiedano il predetto avviso, nei
termini di cui all’art. 182, comma secondo, c.p.p.. F Cass. pen.,
sez. V, 12 aprile 2013, n. 17027 (ud. 23 gennaio 2013), Musciolà
(c.p.p., art. 180; c.p.p., art. 182; c.p.p., art. 420 ter; c.p.p., art.
484). [RV255503]
Atti processuali penali
Lingua italiana – Obbligo di traduzione della ordinanza
di custodia cautelare – Ordinanza disposta a seguito di
dichiarazione di incompetenza del G.i.p..
L’obbligo di traduzione della ordinanza di custodia cautelare
emessa nei confronti del cittadino straniero che non conosca
la lingua italiana sussiste anche nel caso di ordinanza cautelare
disposta a seguito di dichiarazione di incompetenza del G.i.p.
che aveva emesso originariamente il titolo custodiale. (Nella
specie, la S.C. ha precisato che l’omessa traduzione comporta la
restituzione degli atti al giudice che ha emesso il provvedimento
non tradotto, ai f‌ini della traduzione e della sua notif‌ica all’in-
dagato). F Cass. pen., sez. V, 30 maggio 2013, n. 23579 (ud. 15
maggio 2013), Filipesco (c.p.p., art. 27; c.p.p., art. 143; c.p.p.,
art. 292). [RV255343]
Cassazione penale
Ammissibilità del ricorso – Questione che ha già for-
mato oggetto di motivo di appello su cui la corte si sia
pronunciata. – Inammissibilità.
È inammissibile a norma dell’art. 606, terzo comma, ultima par-
te, c.p.p. il ricorso per cassazione nel quale venga riproposta
una questione che abbia già formato oggetto di uno dei motivi
di appello sui quali la Corte si è pronunciata in maniera esausti-
va, senza errori logico-giuridici. F Cass. pen., sez. II, 23 maggio
2013, n. 22123 (ud. 8 febbraio 2013), Panardi e altri (c.p.p., art.
606; c.p., art. 416). [RV255361]
Ammissibilità del ricorso – Spese e sanzione pecuniaria
per rigetto o inammissibilità del ricorso – Condanna del
ricorrente alla sanzione pecuniaria.
La dichiarazione di inammissibilità del ricorso per una delle
cause previste dall’art. 591 c.p.p. comporta la condanna del
ricorrente al pagamento della sanzione pecuniaria ai sensi del-
l’art. 616 c.p.p.. F Cass. pen., sez. VII, 21 giugno 2013, n. 27573
(ud. 8 aprile 2013), Appierto (c.p.p., art. 591; c.p.p., art. 606;
c.p.p., art. 616). [RV255496]
Difesa e difensori – Difensore iscritto all’albo speciale
che proponga dichiarazione di ricusazione con richiesta
di difendersi personalmente in giudizio – Ammissibilità.
In tema di ricorso per cassazione, è sempre necessaria la rap-
presentanza tecnica da parte di difensore abilitato, anche se
ricorrente è un avvocato cassazionista, dovendosi escludere
l’autodifesa tecnica e la difesa personale dell’interessato. (Nel-
l’occasione, relativa ad un caso di ricorso f‌irmato personalmente
dalla ricorrente e, pertanto, dichiarato inammissibile, la Corte
ha ulteriormente affermato che il principio della rappresentanza
tecnica è compatibile con il diritto di ogni accusato di difender-
si da sè, riconosciuto dall’art. 6, comma secondo, lett. c) della
Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e
delle libertà fondamentali, norma quest’ultima che implica, solo
nel giudizio di merito sull’accusa e non anche nel giudizio di
legittimità, l’obbligo di assicurare il diritto dell’accusato di con-
tribuire con il difensore tecnico alla ricostruzione del fatto ed
alla individuazione delle conseguenze giuridiche). F Cass. pen.,
sez. II, 18 gennaio 2013, n. 2724 (c.c. 19 dicembre 2012), Cappa e
altro (c.p.p., art. 41; c.p.p., art. 613). [RV255083]
Giudizio di rinvio – Competenza attribuita nella sen-
tenza di annullamento – Irretrattabilità.
In forza del combinato disposto degli artt. 25 e 627, comma
primo, c.p.p., nel giudizio di rinvio non può essere rimessa in
discussione la competenza attribuita con la sentenza di annul-
lamento, salvo che risultino nuovi fatti che comportino una
diversa def‌inizione giuridica da cui derivi la competenza di un

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