Massimario

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Arch. giur. circ. e sin. strad. 4/2014
Massimario
Agenzia (Contratto di)
Diritti dell’agente – Provvigione – Contributi versati
per il servizio sanitario nazionale ed il fondo di garan-
zia vittime della strada – Riconducibilità alla nozione di
premio assicurativo – Esclusione – Fondamento – Conse-
guenze.
In materia di contratto di agenzia nel settore assicurativo, le
somme di denaro non costituenti corrispettivo del contratto di
assicurazione e, per di più, destinate a soggetti diversi dall’as-
sicuratore, quali imposte e tasse, non sono riconducibili alla
nozione di premio assicurativo, che comprende solo il corri-
spettivo del rischio assunto dall’assicuratore. Ne consegue che
gli importi corrisposti a titolo di contributi per Servizio sanitario
nazionale e il Fondo di garanzia vittime della strada non costitui-
scono premio e non rientrano nella base di calcolo della prov-
vigione. F Cass. civ., sez. lav., 20 settembre 2013, n. 21629, Ass.
Generali Spa c. Castelmezzano (c.c., art. 1362). [RV628783]
Depenalizzazione
Applicazione delle sanzioni – Notif‌ica del verbale di
accertamento – Delegabilità a poste italiane s.p.a..
In tema di sanzioni amministrative per violazioni del codice della
strada, la notif‌icazione del verbale di accertamento delegata dal
Comune a Poste Italiane s.p.a. è nulla, avuto riguardo al combi-
nato disposto degli artt. 200 del d.l.vo 30 aprile 1992 n. 285, e 385
del d.p.r. 16 dicembre 1992, n. 495, ove la delega non concerna
attività meramente esecutive (stampa, imbustamento e conse-
gna), ma anche attività di “personalizzazione” della modulistica,
in base alla tipologia dei verbali, tramite adempimenti implicanti
la compartecipazione del soggetto privato alla formulazione del
verbale di contestazione, sulla scorta delle risultanze del ver-
bale di accertamento rimessogli in formato digitale dall’uff‌icio
dell’organo accertatore. F Cass. civ., sez. II, 26 novembre 2013,
n. 26431, Comune di Favria c. Pistolesi (nuovo c.s., art. 200;
nuovo c.s., art. 201; d.p.r. 16 dicembre 1992, n. 495, art. 385;
d.l.vo 30 aprile 1999, n. 285, art. 200). [RV628543]
Falsità personale
Detenzione di una paletta simulante la funzione di se-
gni riferibili alla polizia – Integrazione del reato di cui
all’art. 497 ter, comma primo, n. 1, seconda parte, c.p. –
Sussistenza.
Integra il reato di cui all’art. 497 ter, comma primo, n. 1, seconda
parte, c.p. (possesso di segni distintivi contraffatti), la deten-
zione di un contrassegno (nella specie una paletta segnaletica),
ancorché attualmente non più in uso alla Polizia, considerato
che il requisito dell’attualità dell’uso è richiesto solo per l’ipote-
si di cui all’art. 497 ter, comma primo, n. 1, prima parte, c.p. - che
commina la sanzione per il detentore dei segni distintivi in que-
stione solo quando essi siano ‘in usò alla Polizia - mentre l’ipo-
tesi di cui all’art. 497 ter, comma primo, n. 1, seconda parte, c.p.
sanziona anche la detenzione di segni distintivi, contrassegni o
documenti di identif‌icazione che, pur senza riprodurre fedel-
mente gli originali, ne simulino la funzione, siano cioè idonei a
trarre agevolmente in inganno i cittadini sulle qualità personali
di colui che ne fa uso e sul potere connesso all’uso stesso del
segno. (Nella specie si trattava di paletta, ancorché non più in
uso, recante i segni del Ministero dei trasporti, direzione della
motorizzazione civile, con lo stemma della Repubblica italiana).
F Cass. pen., sez. V, 14 agosto 2013, n. 35094 (ud. 23 maggio
2013), Bongiorno (c.p., art. 497 ter). [RV256951]
Guida in stato di ebbrezza
Accertamento – Modalità – Alcoltest – Omesso avviso
all’indagato della facoltà di farsi assistere da un difen-
sore di f‌iducia – Nullità a regime intermedio – Tardiva
deduzione – Conseguenze in tema di rilevabilità d’uff‌icio
– Esclusione.
In tema di guida in stato di ebbrezza, l’omesso avviso all’indaga-
to - da parte della polizia giudiziaria che proceda all’alcooltest
- della facoltà di farsi assistere da un difensore di f‌iducia de-
termina una nullità a regime intermedio, la quale, ove eccepita
tardivamente dalla parte, può essere rilevata d’uff‌icio dal giu-
dice nei termini di cui all’art. 180 c.p.p., con la conseguenza che,
in tal caso, non sussiste alcuna sanatoria ma semplicemente la
decadenza della parte in ordine alla facoltà di dedurre tale ec-
cezione che non pregiudica i poteri off‌iciosi del giudice. F Cass.
pen., sez. IV, 17 ottobre 2013, n. 42667 (ud. 9 luglio 2013), P.G. in
proc. Belloni (nuovo c.s., art. 186; c.p.p., art. 180; c.p.p., art.
182; c.p.p., art. 354). [RV257191]
Accertamento – Superamento dei limiti rilevanti ai f‌ini
del disvalore del fatto – Presunzione assoluta dello stato
di ebbrezza.
In tema di circolazione stradale, il superamento delle soglie del
tasso alcolemico, rilevante ai f‌ini della valutazione del disvalore
del fatto, integra una presunzione assoluta di stato di ebbrezza
che non ammette prova contraria, considerato che la contrav-
venzione di guida in stato di ebbrezza ha natura di reato ostativo
rispetto a più gravi delitti contro la integrità f‌isica e la vita della
persona umana che lo stato di ebbrezza agevola nella sua con-
sumazione. F Cass. pen., sez. IV, 25 ottobre 2013, n. 43729 (ud. 12
luglio 2013), Varratta (nuovo c.s., art. 186). [RV257195]
Da alcool – Reato commesso anteriormente alla L. n.
120/2010 – Sentenza di primo grado, intervenuta dopo
l’entrata in vigore della L. n. 120/2010, che applichi la
pena previgente – Sostituzione della pena inf‌litta con
quella del lavoro di pubblica utilità – Condizione.
In tema di circolazione stradale concernente il reato di guida in
stato di ebbrezza commesso anteriormente all’entrata in vigore
della legge n. 120 del 2010, qualora la sentenza di primo grado
sia emessa essendo vigente la legge n. 120 del 2010 - che intro-
duce la sanzione sostitutiva del lavoro di pubblica utilità - ed in-
f‌ligga una pena determinandola con riferimento al trattamento
sanzionatorio previgente - meno severo rispetto a quello vigente
- la sostituzione della pena inf‌litta con il lavoro di pubblica uti-
lità può essere disposta soltanto se con l’appello dell’imputato
sia devoluta anche la questione relativa alla illegalità della pena
principale inf‌litta in primo grado, in quanto il “novum” normati-
vo di cui alla legge n. 120 del 2010, ove ritenuto più favorevole
in concreto, deve essere applicato nella sua integralità, ivi com-
preso il nuovo e più severo trattamento sanzionatorio per il rea-
to di guida in stato di ebbrezza. (Nella specie l’imputato si era
limitato a richiedere con l’appello la sostituzione della pena). F
Cass. pen., sez. IV, 17 ottobre 2013, n. 42649 (ud. 28 marzo 2013),
Perfumo (nuovo c.s., art. 186). [RV257187]

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