Massimario

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Rivista penale 7-8/2013
Massimario
Abusivo esercizio di una professione
Elemento oggettivo – Esercizio non autorizzato dell’at-
tività di riscossione dei tributi per conto di un consorzio
di bonif‌ica – Esclusione.
Non integra il delitto previsto dall’art. 348 c.p. l’esercizio non
autorizzato dell’attività di riscossione dei tributi per conto di un
Consorzio di Bonif‌ica, atteso che tale attività, secondo l’inse-
gnamento della Corte di Giustizia (v. sentenza dell’11 ottobre
2001 in causa C - 267/99) non ha carattere intellettuale, né ri-
chiede il ricorso a valutazioni di livello elevato. F Cass. pen.,
sez. VI, 16 maggio 2012, n. 18713 (ud. 21 marzo 2012), Martinelli
(c.p., art. 348). [RV252637]
Abuso d`ufcio
Estremi – Autorizzazione illegittima a svolgere lavoro
esterno a favore di ricercatore universitario non confer-
mato – Conf‌igurabilità.
Integra il delitto di abuso di uff‌icio l’autorizzazione a effettuare
lavoro esterno, rilasciata a ricercatore universitario non confer-
mato da parte di un organo incompetente (nella specie il Diret-
tore del dipartimento universitario, in luogo del Preside, come
previsto dal Regolamento universitario) ed in contrasto con il
divieto di svolgimento di libere professioni o attività esterne
non saltuarie, previsto dagli artt. 1, comma primo, D.L. n. 57 del
1987 e 53, comma settimo, D.L.vo n. 165 del 2001. F Cass. pen.,
sez. VI, 26 aprile 2012, n. 15948 (ud. 17 gennaio 2012), Costa e
altro (c.p., art. 323; d.l. 2 marzo 1987, n. 57, art. 1; d.l.vo 30
marzo 2001, n. 265, art. 53). [RV252602]
Estremi – Preaccreditamento di struttura sanitaria
privata per prestazioni di alta specializzazione – Conf‌i-
gurabilità.
Integra il delitto di abuso di uff‌icio il pre-accreditamento da
parte del dirigente di una ASL (pur essendo tale potere di com-
petenza della Regione, come previsto dall’art. 8 quater D.L.vo n.
502 del 1992) di una struttura sanitaria privata per l’effettuazio-
ne di prestazioni di alta specializzazione (nella specie, diagno-
stica per immagini e radioterapia oncologica), non subordinato
alla espressa accettazione della remunerazione secondo le tarif-
fe regionali (come stabilito dagli artt. 6, comma sesto L. n. 724
del 1994 e 8 quater D.L.vo n. 502 cit.), con riconoscimento alla
struttura privata dei corrispettivi richiesti, al di fuori di qualsiasi
verif‌ica di loro congruità. F Cass. pen., sez. VI, 4 aprile 2012,
n. 12802 (ud. 19 ottobre 2011), Manenti e altri (c.p., art. 323;
l. 23 dicembre 1994, n. 724, art. 6; d.l.vo 30 dicembre 1992,
n. 502, art. 8 quater; d.l.vo 19 giugno 1999, n. 229, art. 8).
[RV252598]
Appello penale
Cognizione del giudice di appello – Reformatio in peius
– Qualif‌icazione giuridica del fatto in senso più grave.
Il divieto di “reformatio in peius” non opera nel caso in cui,
nell’esercizio del potere-dovere di correggere gli errori di diritto
contenuti nella sentenza impugnata, il giudice d’appello, ap-
plicando la disciplina della continuazione, abbia rideterminato
la pena base con riferimento ad un reato diverso da quello
erroneamente individuato dal primo giudice come reato più
grave, pervenendo comunque, per effetto del riconoscimento
di una circostanza attenuante, alla riduzione della pena con-
clusivamente applicata. F Cass. pen., sez. V, 30 marzo 2012, n.
12136 (ud. 2 dicembre 2011), Mannavola (c.p., art. 81; c.p.p.,
art. 597). [RV252699]
Applicazione della pena su richiesta del-
le parti
Richiesta – Capacità di intendere e volere dell’imputa-
to – Necessità.
In tema di patteggiamento, la manifestazione di volontà espres-
sa dall’imputato (sia che assuma l’iniziativa del concordato sulla
pena sia che aderisca alla proposta del p.m.) è un atto negoziale
personalissimo che presuppone necessariamente la capacità
di intendere e di volere al momento del suo compimento. (In
applicazione del principio, la Corte ha annullato una sentenza
di patteggiamento, risultando provato che in un coevo procedi-
mento l’imputato era stato ritenuto incapace di intendere e di
volere e prosciolto per infermità di mente). F Cass. pen., sez. VI,
5 aprile 2012, n. 13183 (c.c. 2 aprile 2012), Gugole (c.p.p., art.
444; c.p., art. 85; c.p., art. 88). [RV252594]
Appropriazione indebita
Elemento oggettivo – Appropriazione – Mandatario che
si appropria delle “res” aff‌idategli per la vendita.
Commette il delitto di appropriazione indebita il mandatario
che, in violazione del mandato a vendere, trattenga per sé def‌i-
nitivamente le cose aff‌idategli per la vendita. (Fattispecie nella
quale la Corte Suprema ha ritenuto sussistente anche la circo-
stanza aggravante di cui all’art. 61, comma primo, n. 11, c.p., os-
servando che il mandato a vendere una cosa mobile fa nascere
un rapporto di prestazione d’opera tra le parti, ed il mandatario
approf‌itta della particolare f‌iducia in lui riposta dal mandante
per appropriarsi del bene aff‌idatogli con maggiore facilità). F
Cass. pen., sez. II, 26 marzo 2012, n. 11570 (ud. 21 marzo 2012),
Lalario (c.p., art. 61; c.p., art. 646). [RV252799]
Elemento oggettivo del reato – Beni materiali rappre-
sentativi di un’idea immateriale – Sussistenza.
Integra il reato previsto dall’art. 646 c.p. l’appropriazione di do-
cumentazione industriale e commerciale, avente rilevanza eco-
nomica, rappresentativa di un’idea immateriale. F Cass. pen.,
sez. III, 1 marzo 2012, n. 8011 (ud. 25 gennaio 2012), Sterpilla e
altri (c.p., art. 646). [RV252758]
Associazione per delinquere
Associazione di tipo maf‌ioso – Assistenza agli associati
– Reato di cui all’art. 418 c.p..
La fattispecie delittuosa di cui all’art. 418 c.p. presuppone
(come reso palese dalla locuzione “fuori dei casi di concorso
nel reato”) una condotta favoreggiatrice, specialmente qualif‌i-
cata come “assistenza agli associati”, posta in essere da persona
estranea al sodalizio maf‌ioso, restando, invece, essa assorbita
dall’art. 416 bis c.p. quando detta assistenza sia prestata da un
aderente alla consorteria nell’ambito delle f‌inalità di solidarietà
dovute ai partecipi, secondo il “pactum sceleris”. F Cass. pen.,
sez. VI, 23 aprile 2012, n. 15668 (ud. 1 dicembre 2011), Vellini
(c.p., art. 416 bis; c.p., art. 418). [RV252548]

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