Massimario

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Rivista penale 10/2012
Massimario
Abuso d`ufcio
Elemento oggettivo – Violazione di norme di legge –
Inosservanza del principio costituzionale di imparzialità
della P.A..
In tema di abuso d’uff‌icio, il requisito della violazione di nor-
me di legge può essere integ rato anche solo dall’inosservanza
del principio costituzionale di imparzialità della P.A., per la
parte in cui esprime il divieto di ingiustif‌icate prefe renze o di
favoritismi che impone al pubblico uff‌iciale o all’incar icato
di pub blico servizio una pr ecisa regola di comp ortamento di
immediata applicazione. F Cass. pen., s ez. VI, 13 luglio 2011,
n. 27453 (ud. 17 febbraio 2011), Acquistucci e altri (c.p., art .
323). [RV250422]
Elemento psicologico – Dolo intenzionale – Compresen-
za di una f‌inalità pubblicistica.
Il dolo intenzionale del delitto di abuso d’uffucio non è escluso
dalla mera compresenza di una f‌inalità pubblicistica nella con-
dotta del pubblico uff‌iciale, essendo necessario, per ritenere
insussistente l’elemento soggettivo, che il perseguimento del
pubblico interesse costituisca il f‌ine primario dell’agente. F
Cass. pen., sez. III, 13 maggio 2011, n. 18895 (ud. 24 febbraio
2011), P.G. in proc. Cesaroni e altri (c.p., art. 43; c.p., art. 323).
[RV250374]
Appello penale
Cognizione del giudice di appello – Capi della sentenza
e punti della decisione – Estensione dell’impugnazione ai
capi dipendenti.
È ammissibile l’appello propos to dall’imputato - avverso la
sentenza di condanna alla pena della multa ed al risarcimento
del danno - ancorché quest’ultimo non abbia impugnato il capo
relativo alla condanna al ris arcimento dei danni in favore della
parte civile, in quanto l’art. 37 D.L.vo n. 274 del 2000 deve es-
sere coordinato con la disposizione di cui all’art. 574, comma
quarto, c.p.p., in virtù della quale l’impugnazione dell’imputato
contro la pronuncia di condanna penale estende i suoi effetti
alla pronuncia di condanna al risarcimento dei danni ed alla
rifusione delle spese, se questa dipende dal capo impugnato.
F Cass. pen., sez. V, 25 maggio 2011, n. 20855 (ud. 23 febbraio
2011), Pierro (c.p.p., art. 574; d.l.vo 28 agosto 2000, n. 274,
art. 37). [RV250395]
Decisioni in camera di consiglio – Poteri del giudice –
Redazione della motivazione mancante.
La mancanza assoluta di motivazione della sentenza non rientra
tra i casi, tassativamente previsti dall’art. 604 c.p.p., per i quali il
giudice di appello deve dichiarare la nullità della sentenza appel-
lata e trasmettere gli atti al giudice di primo grado, ben potendo
lo stesso provvedere, in forza dei poteri di piena cognizione e
valutazione del fatto, a redigere, anche integralmente, la motiva-
zione mancante. (Fattispecie in tema di omessa redazione della
motivazione, con la pronuncia del solo dispositivo di condanna).
F Cass. pen., sez. VI, 4 luglio 2011, n. 26075 (ud. 8 giugno 2011),
B. (c.p.p., art. 125; c.p.p., art. 426; c.p.p., art. 525; c.p.p., art.
544; c.p.p., art. 546; c.p.p., art. 604). [RV250513]
Motivi – Genericità dei motivi – Inammissibilità.
È inammissibile, per genericità dei motivi, l’atto di appello che
si limiti alla reiterata prospettazione di possibili ed astratte
spiegazioni della condotta contestata all’imputato, soprattutto
quando le stesse siano state esaurientemente esaminate ed in
concreto escluse dal giudice di primo grado. F Cass. pen., sez.
VI, 11 luglio 2011, n. 27068 (c.c. 23 giugno 2011), Spinelli (c.p.p.,
art. 581; c.p.p., art. 591). [RV250449]
Nullità (Questioni di) – Mancata trasmissione integrale
degli atti del processo di primo grado – Nullità a regime
intermedio.
In tema di impugnazioni, la mancata trasmissione integrale alla
corte d’appello degli atti del processo di primo grado integra
una nullità di ordine generale a regime intermedio, di cui la
parte che intenda dedurla deve fornire prova rigorosa mediante
specif‌ica allegazione documentale ovvero mediante trascrizio-
ne degli atti processuali rilevanti. F Cass. pen., sez. V, 17 ottobre
2011, n. 37370 (ud. 7 giugno 2011), Bianchi e altri (c.p.p., art.
177; c.p.p., art. 178; c.p.p., art. 590). [RV250490]
Applicazione della pena su richiesta del-
le parti
Costituzione di parte civile – Spese sostenute dalla par-
te civile per la consulenza tecnica di parte – Condizioni.
In tema di patteggiamento, è illegittima la statuizione di con-
danna dell’imputato alle spese sostenute dalla parte civile per la
consulenza tecnica di parte in assenza di prova documentale in
ordine all’esborso effettivo in favore del consulente; prova che,
anche ai f‌ini dell’apprezzamento della congruità, deve consi-
stere non già in un mero progetto unilaterale di parcella, ma
quantomeno in un progetto approvato dalla parte interessata
con conseguente assunzione della relativa obbligazione. F Cass.
pen., sez. V, 7 giugno 2011, n. 22752 (c.c. 23 marzo 2011), D’Ago-
stini (c.p.p., art. 541; att. c.p.p., art. 153). [RV250394]
Pena – Pena accessoria – Determinazione.
In tema di patteggiamento, ai f‌ini dell’irrogazione della pena
accessoria dell’interdizione temporanea dai pubblici uff‌ici deve
tenersi conto, in caso di riconosciuta continuazione tra più reati,
della determinazione in concreto della pena, quale individuata
per il reato più grave, e quindi dell’incidenza delle circostanze
attenuanti e del bilanciamento eventualmente operato con le
circostanze aggravanti, oltre che della diminuente per il rito
speciale. F Cass. pen., sez. VI, 7 giugno 2011, n. 22508 (c.c. 24
maggio 2011), Di Cioccio (c.p.p., art. 444; c.p., art. 29; c.p., art.
31; c.p., art. 37; c.p., art. 81). [RV250500]
Richiesta – Presentata a seguito dell’emissione del de-
creto di giudizio immediato – Divieto di costituzione di
parte civile.
Non è ammessa la costituzione di parte civile nell’udienza f‌is-
sata per la richiesta di applicazione della pena, presentata a se-
guito della emissione del decreto di giudizio immediato a norma
dell’art. 456, comma secondo, c.p.p., ed è pertanto illegittima la
condanna dell’imputato al pagamento delle spese sostenute dal
danneggiato dal reato la cui costituzione sia stata ammessa dal
giudice nonostante tale divieto. F Cass. pen., sez. VI, 7 giugno
2011, n. 22512 (c.c. 24 maggio 2011), Tripaldi (c.p.p., art. 79;
c.p.p., art. 444; c.p.p., art. 447; c.p.p., art. 456). [RV250503]
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10/2012 Rivista penale
MASSIMARIO
Appropriazione indebita
Rapporto societario – Trasferimento all’estero di fondi
sociali nell’interesse della società – Esclusione.
Non integra il delitto di appropriazione indebita l’amministra-
tore di una società di persone che trasferisca all’estero fondi
della stessa per sottrarli all’imposizione f‌iscale. (Nella fattispe-
cie, dopo l’adesione al cosiddetto “scudo f‌iscale” i fondi erano
stati fatti rientrare nel patrimonio societario come fondi di
futura capitalizzazione). F Cass. pen., sez. II, 20 maggio 2011,
n. 20062 (c.c. 6 maggio 2011), Scappini e altro (c.p., art. 646).
[RV250439]
Associazione per delinquere
Associati – Accertamento del vincolo associativo – Cri-
teri.
In tema di reati associativi, una volta verif‌icata l’esistenza, an-
che rudimentale, della struttura e delle relazioni personali tra
i componenti, per poter affermare la qualità di “promotore”
od “organizzatore” è necessaria la prova del ruolo in concreto
svolto da coloro cui tale qualif‌ica viene attribuita, atteso che
i compartecipi di un’associazione priva di una struttura gerar-
chica non possono, per ciò stesso ed in modo automatico, esse-
re ritenuti “promotori” od “organizzatori” ai sensi dell’art. 416,
comma primo, c.p.. F Cass. pen., sez. VI, 28 giugno 2011, n. 25698
(ud. 15 giugno 2011), Brusaferri (c.p., art. 416). [RV250515]
Associati – Qualif‌ica di organizzatore – Nozione.
In tema di associazione per delinquere, la qualif‌ica di organiz-
zatore spetta all’aff‌iliato che, sia pure nell’ambito delle direttive
impartite dai capi e non necessariamente dalla costituzione
del sodalizio criminoso, esplica con autonomia la funzione di
curare il coordinamento dell’attività degli altri aderenti ovvero
l’impiego razionale delle strutture e delle risorse associative o
di reperire i mezzi necessari alla realizzazione del programma
criminoso. (Fattispecie relativa all’attività esercitata in seno al
sodalizio dedito alla commissione di reati fallimentari da parte
del professionista impegnatosi nella costituzione di società
all’estero strumentali all’occultamento delle risorse f‌inanziarie
distratte). F Cass. pen., sez. V, 17 ottobre 2011, n. 37370 (ud. 7
giugno 2011), Bianchi e altri (c.p., art. 416). [RV250491]
Associazioni sovversive
Elementi costitutivi – Dolo specif‌ico – Finalità di ter-
rorismo.
Ai f‌ini della conf‌igurabilità del delitto di addestramento ad at-
tività con f‌inalità di terrorismo anche internazionale, l’art. 270
quinquies, c.p., richiede un duplice dolo specif‌ico, caratteriz-
zato non solo dalla realizzazione di una condotta in concreto
idonea al compimento di atti di violenza ovvero di sabotaggio di
servizi pubblici essenziali, ma anche dalla presenza della f‌inalità
di terrorismo descritta dall’art. 270 sexies c.p. F Cass. pen., sez.
VI, 25 luglio 2011, n. 29670 (c.c. 20 luglio 2011), Garouan (c.p.,
art. 270 quinquies; c.p., art. 270 sexies; d.l. 27 luglio 2005, n.
144, art. 15). [RV250517]
Atti e provvedimenti del giudice penale
Atti abnormi – Provvedimento abnorme del G.I.P. – Fat-
tispecie.
È abnorme, e pertanto ricorribile per cassazione, il provvedi-
mento con il quale il G.i.p., non ritenendo di accogliere la ri-
chiesta di archiviazione formulata dal P.M., ordini l’iscrizione
di una determinata persona nel registro delle notizie di reato e
contestualmente f‌issi una udienza di rinvio per il prosieguo del
procedimento. F Cass. pen., sez. VI, 7 giugno 2011, n. 22506 (c.c.
5 aprile 2011), P.O. in proc. Patriciello ed altro (c.p.p., art. 335;
c.p.p., art. 408; c.p.p., art. 409). [RV250496]
Atti abnormi – Provvedimento abnorme del G.U.P. –
Fattispecie.
È abnorme, e come tale ricorribile per cassazione, il provve-
dimento con cui il giudice dell’udienza preliminare dispone la
restituzione degli atti al pubblico ministero per genericità o
indeterminatezza dell’imputazione, senza avergli previamente
richiesto di precisarla, poiché, alla luce del principio costituzio-
nale della ragionevole durata del processo, è conf‌igurabile il vi-
zio dell’abnormità in ogni fattispecie di indebita regressione del
procedimento in grado di alterarne l’ordinata sequenza logico-
cronologica. F Cass. pen., sez. VI, 7 giugno 2011, n. 22499 (c.c.
17 febbraio 2011), P.M. in proc. Bianchini e altri (c.p.p., art. 417;
c.p.p., art. 423; c.p.p., art. 521; c.p.p., art. 568). [RV250494]
Correzione di errori materiali – Carente indicazione
dei capi di imputazione nel decreto che dispone il giudizio
– Esclusione.
È inammissibile la procedura di correzione dell’errore materia-
le, ex art. 130 c.p.p., qualora nel decreto che dispone il giudizio
sussista carente indicazione dei capi di imputazione, trattandosi
di carenza che investe la stessa enunciazione dei fatti, espres-
samente sanzionata con la nullità, ex art. 429, comma secondo,
c.p.p..(Nella specie il Tribunale, investito del giudizio aveva di-
chiarato nullo detto decreto, restituendo gli atti al G.u.p. che,
ritenuta la sussistenza di errore materiale, ne aveva disposto la
correzione. La S.C. censurando la decisione impugnata rileva,
tra l’altro, che, in tal caso, al G.u.p. era preclusa la possibilità
ipotetica di correzione del decreto ormai privo di qualsiasi eff‌i-
cacia, potendo solo ripetere l’udienza preliminare per giungere
eventualmente all’emissione di altro decreto). F Cass. pen., sez.
V, 26 maggio 2011, n. 21050 (ud. 7 aprile 2011), Ghilardi (c.p.p.,
art. 130; c.p.p., art. 429). [RV250404]
Atti persecutori
Stalking – Estremi – Molestie rivolte a persone diverse.
Integra il delitto di atti persecutori (art. 612 bis c.p.), la con-
dotta di colui che compie atti molesti ai danni di più persone,
costituendo per ciascuna motivo di ansia, non richiedendosi,
ai f‌ini della reiterazione della condotta prevista dalla norma in-
criminatrice, che gli atti molesti siano diretti necessariamente
ad una sola persona, quando questi ultimi, arrecando offesa a
diverse persone di genere femminile abitanti nello stesso edif‌i-
cio, provocano turbamento a tutte le altre. F Cass. pen., sez. V,
25 maggio 2011, n. 20895 (ud. 7 aprile 2011), A. (c.p., art. 612
bis). [RV250460]
Stalking – Natura – Reato di evento.
Il delitto di atti persecutori cosiddetto “stalking” (art. 612 bis
c.p.) è un reato che prevede eventi alternativi, la realizzazione
di ciascuno dei quali è idonea ad integrarlo; pertanto, ai f‌ini
della sua conf‌igurazione non è essenziale il mutamento delle
abitudini di vita della persona offesa, essendo suff‌iciente che
la condotta incriminata abbia indotto nella vittima uno stato di
ansia e di timore per la propria incolumità. F Cass. pen., sez. V,
26 luglio 2011, n. 29872 (c.c. 19 maggio 2011), L. (c.p., art. 612
bis). [RV250399]
Caccia
Divieti – Detenzione di volatili di prima generazione
nati in cattività – Esclusione.
Non integra il reato di cui all’art. 30, comma primo, lett. b), della
L. 11 febbraio 1992, n. 157, la detenzione di esemplari di volatili
di prima generazione nati in cattività, essendo soggetta a san-
zione penale unicamente la violazione del divieto di detenere
esemplari di provenienza selvatica. (Fattispecie relativa alla
detenzione di due esemplari di avvoltoi capovaccai, facenti par-
te della specie dei rapaci notturni, nati ed allevati in cattività).
F Cass. pen., sez. III, 13 maggio 2011, n. 18893 (ud. 2 febbraio
2011), Ardizzoni (l. 11 febbraio 1992, n. 157, art. 30; c.p., art.
15). [RV250367]

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