Massimario

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Azione penale

Querela – Inammissibilità – Querela proposta da un condomino.

Non è valida la querela proposta dal singolo condomino per un reato (nella specie violazione di domicilio) commesso in danno di parti comuni dell’edificio, in quanto il condominio è strumento di gestione collegiale degli interessi comuni dei condomini e l’espressione della volontà di presentare querela passa attraver so detto strumento di gestione collegiale. Ne consegue che la presentazione di una valida querela, da parte di un condominio, in relazione ad un reato commesso in danno del patrimonio comune dello stesso, presuppone uno specifico incarico conferito all’amministratore dall’assemblea condominiale. F Cass. pen., sez. V, 18 febbraio 2011, n. 6197 (ud. 26 novembre 2010), Arcari (c.p., art. 120; c.p.p., art. 345). [RV249259]

Azioni giudiziarie

Legittimazione dell’amministratore.

Deve essere dichiarata l’inammissibilità del ricorso per cassazione proposto dall’amministratore del condominio, senza la preventiva autorizzazione assembleare, eventualmente richiesta anche in via di ratifica del suo operato, in ordine ad una controversia riguardante i crediti contestati del precedente amministratore revocato, in quanto non rientrante tra quelle per le quali l’organo amministrativo è autonomamente legittimato ad agire ai sensi degli artt. 1130 e 1131, primo comma, c.c.. Né può essere concesso il termine per la regolarizzazione ai sensi dell’art. 182 c.p.c., ove, come nella specie, l’udienza di discussione, in precedenza fissata, sia stata differita proprio sul rilievo della pendenza della questione dei poteri dell’amministratore all’esame delle Sezioni Unite della Corte di cassazione e la decisione di quest’ultima sia intervenuta ben prima della nuova udienza. Cass. civ., sez. II, 31 gennaio 2011, n. 2179, Cond. via Cavallerizza Chiaia 46 Napoli c. Pipitone (c.c., art. 1130; c.c., art. 1131; c.p.c., art. 182; c.p.c., art. 360). [RV616487]

Canone

Leasing traslativo dell’immobile locato – Subentro nel diritto al pagamento del canone di locazione.

Quando venga concesso in leasing traslativo un immobile già locato, il diritto al pagamento del canone spetta - in mancanza di diversa pattuizione - all’utilizzatore, in virtù dell’art. 1602 c.c., il quale è applicabile non solo nelle ipotesi di trasferimento della proprietà dell’immobile locato, ma in tutti i casi in cui il proprietario ed originario locatore ne ceda a terzi il diritto di godimento. F Cass. civ., sez. III, 25 gennaio 2011, n. 1747, Sodicar S.r.l. c. D.& D. Immobiliare S.r.l. ed altro (c.c., art. 1599; c.c., art. 1602). [RV616364]

Competenza civile

Competenza per materia – Competenza del giudice di pace – Controversie in tema di immissioni – Individuazione – Criteri – Controversia concernente l’efficacia di una clausola del regolamento condominiale che limiti le attività lavorative – Esclusione.

Le cause relative a rapporti tra proprietari o detentori di immobili adibiti a civile abitazione in materia di immissioni, che l’art. 7, terzo comma, n. 3, c.p.c. affida alla competenza per materia del giudice di pace, sono quelle in cui al giudice, in applicazione dell’art. 844 c.c., è chiesto di valutare il superamento della normale tollerabilità; si è, invece, al di fuori di tale ambito, e la causa rientra nella competenza del tribunale, allorché si verta in tema di opponibilità della clausola di un regolamento condominiale che, imponendo limitazioni al godimento degli appartamenti di proprietà esclusiva, vieti in essi l’esercizio di certe attività lavorative, e si invochi, a sostegno dell’obbligazione di non fare, non la norma codicistica sulle immissioni, ma il rispetto della più rigorosa previsione regolamentare, costitutiva di un vincolo di natura reale assimilabile ad una servitù reciproca. F Cass. civ., sez. II, 18 gennaio 2011, n. 1064, Cond. Le Torri via Alassio 226 Modena ed altri c. Gianaroli ed altro (c.c., art. 844; c.c., art. 1138; c.p.c., art. 7). [RV616331]

Contratti in genere

Rappresentanza – Contratto concluso da falso rappresentante – Ratifica.

La ratifica dell’operato del “falsus procurator”, pur non richiedendo l’impiego di formule particolari, per considerarsi validamente effettuata in osservanza del disposto di cui all’art. 1399, comma primo, c.c., non solo deve rispondere agli stessi requisiti di forma richiesti per l’atto posto in essere, ma deve provenire dal “dominus”. Ne consegue che, ove, nel corso di un giudizio per l’esecuzione di forma specifica ex art. 2932 c.c. di un contratto preliminare di compravendita immobiliare, l’”electio amici” sia stata formulata dal solo procuratore e difensore munito di una semplice procura alle liti rilasciata ex art. 83 c.p.c., idonea ad abilitare al compimento dei soli atti processuali e non anche a disporre, sul piano sostanziale, del diritto in contesa, l’atto resta privo di efficacia in assenza di una chiara ed univoca manifestazione di volontà del “dominus”, portata alla conoscenza della controparte, da cui desumersi l’intenzione di approvare l’atto compiuto dal “falsus procurator” e di farne propri i relativi effetti. F Cass. civ., sez. II, 3 febbraio 2011, n. 2572, Architetto c. Curatela Fall. Palmeri ed altro (c.c., art. 1399; c.c., art. 2932; c.p.c., art. 83; c.p.c., art. 84). [RV616502]

Scioglimento del contratto – Risoluzione per inadempimento – Diffida ad adempiere.

In tema di contratto preliminare di compravendita immobiliare, ove spetti al promissorio acquirente la scelta del notaio rogante, la diffida ad adempiere intimata dal promittente venditore è efficace anche se contenga soltanto la necessaria fissazione del termine entro il quale l’altra parte dovrà adempiere alla propria prestazione e non indichi, altresì, il giorno, l’ora ed il luogo della stipula del contratto definitivo, giacché grava sull’intimato promissario acquirente l’onere di contattare il notaio per detta stipula. F Cass. civ., sez. II, 27 gennaio 2011, n. 1898, Longobardi c. Piazza ed altri (c.c., art. 1351; c.c., art. 1454; c.c., art. 2932). [RV616412]

Contratto di locazione

Rinnovazione – Diniego alla prima scadenza – Nullità – Applicabilità dell’art. 1424 c.c. – Ammissibilità – Condizioni – Limiti – Conseguenze.

L’art. 1424 c.c. sulla conversione dei contratti nulli si applica, in virtù del richiamo operato dall’art. 1324 c.c., anche ai negozi unilaterali, a condizione che l’atto contenga i requisiti di sostanza

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e di forma dell’atto diverso e che l’atto convertito risponda allo scopo perseguito con quello nullo. Ne consegue che il diniego di rinnovazione della locazione ex art. 29 legge n. 392 del 1978, nullo in relazione alla prima scadenza, ben può convertirsi in una disdetta cosiddetta “semplice” o a regime “libero” (non essendo richiesto che sia motivata) valida per la seconda scadenza contrattuale, recando il contenuto inequivocabile della manifestazione di volontà contraria alla prosecuzione e alla rinnovazione del rapporto. F Cass. civ., sez. III, 7 gennaio 2011, n. 263, Minchio c. Due Mori di Cagnin s.n.c. ed altri (c.c., art. 1324; c.c., art. 1424; l. 27 luglio 1978, n. 392, art. 29). [RV616134]

Edilizia e urbanistica

Contravvenzioni – Sequestro – Edificio sfornito di cer-tificato di agibilità.

Rientra, tra le conseguenze antigiuridiche del reato che legittimano il sequestro preventivo di immobile abusivo già ultimato, la perpetrazione dell’illecito amministrativo sanzionato dall’art. 221 del T.U. delle leggi sanitarie (divieto di abitare gli edifici sforniti di certificato di agibilità) che, pur non potendosi inquadrare nella nozione di “agevolazione della commissione di altri reati”, certamente integra una situazione illecita ulteriore che il provvedimento cautelare è finalizzato ad inibire. F Cass. pen., sez. III, 3 febbraio 2011, n. 3885 (c.c. 22 ottobre 2010), Romano (c.p.p., art. 321; r.d. 27 luglio 1934, n. 1265, art. 221). [RV249166]

Esecuzione forzata

Opposizioni – All’esecuzione – Atto di precetto – Notificato da condominio – Omessa indicazione delle generalità dell’amministratore – Opposizione all’esecuzione – Ammissibilità – Esclusione – Opposizione agli atti esecutivi – Necessità.

La mancanza, in un atto di precetto notificato da un condominio, delle generalità dell’amministratore è vizio che attiene alla regolarità formale del precetto, e non riguarda i presupposti dell’azione esecutiva. Pertanto tale vizio dev’essere fatto valere dal debitore esecutato con l’opposizione agli atti esecutivi, nel termine per questa previsto, e non con l’opposizione all’esecuzione. F Cass. civ., sez. III, 28 febbraio 2011, n. 4896, Giuliani c. Cond. Colombera due Pozzuolo Martesana (c.p.c., art. 480; c.p.c., art. 617). [RV616212]

Pignoramento – Effetti – Estensione ad accessori, frutti e pertinenze – Frutti e rendite dell’immobile pignorato – Risarcimento del danno da ritardata restituzione – Inclusione – Necessità.

Tra i frutti e le rendite dell’immobile pignorato, cui il pignoramento si estende ai sensi dell’art. 2912 c.c., rientrano non solo i canoni di locazione, ma anche il risarcimento del danno dovuto dal conduttore per la ritardata riconsegna dell’immobile. Cass. civ., sez. III, 7...

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