Massimario

AutoreCasa Editrice La Tribuna
Pagine475-492

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. i titoli sono stati elaborati dalla redazione

@Antichità e belle arti

Cose di interesse artistico e storico – Archiviazione del procedimento penale – Individuazione dell’avente diritto alla restituzione.

Gli oggetti d’interesse artistico, storico o archeologico, definito il procedimento penale con archiviazione, devono essere restituiti allo Stato non soltanto in caso di positiva verifica del loro “interesse culturale”, ma anche nel caso in cui, risoltasi negativamente detta verifica, il detentore non fornisca prova della legittimità della detenzione, in quanto il giudizio d’infondatezza della notizia di reato non impedisce l’operatività della presunzione della loro appartenenza al patrimonio indisponibile dello Stato, ovvero al demanio pubblico. (Nella specie gli oggetti erano costituiti da reperti archeologici).

    Cass. pen., sez. III, 15 giugno 2009, n. 24654 (c.c. 3 febbraio 2009), Raffaele (d.l.vo 22 gennaio 2004, n. 42; c.p.p., art. 262; c.c., art. 822; c.c., art. 826). [RV244102]

@Appello penale

Cognizione del giudice di appello – Questione di nullità – In genere.

La mancanza assoluta di motivazione della sentenza non rientra tra i casi, tassativamente previsti dall’art. 604 c.p.p., per i quali il giudice di appello deve dichiarare la nullità della sentenza appellata e trasmettere gli atti al giudice di primo grado, ben potendo lo stesso provvedere, in forza dei poteri di piena cognizione e valutazione del fatto, a redigere, anche integralmente, la motivazione mancante. (La Corte ha precisato che la mancanza di motivazione è causa di nullità della sentenza e non invece di inesistenza della stessa).

    Cass. pen., sez. un., 23 gennaio 2009, n. 3287 (ud. 27 novembre 2008), Rotunno (c.p.p., art. 125; c.p.p., art. 546; c.p.p., art. 559; c.p.p., art. 604). [RV244118]

Cognizione del giudice di appello – Reformatio in peius – Impugnazione del solo imputato.

Non costituisce violazione del divieto di “reformatio in peius” il fatto che il giudice di appello, sul gravame del solo imputato, nel riderminare la pena, a seguito della nuova disciplina in tema di stupefacenti introdotta dalla L. n. 49 del 2006, applichi una pena complessiva meno grave di quella precedentemente comminata, calcolando la percentuale di riduzione delle attenuanti in misura inferiore di quella riconosciuta dal giudice di primo grado.

    Cass. pen., sez. VI, 7 maggio 2009, n. 19132 (ud. 26 marzo 2009), Bussu (c.p.p., art. 597). [RV244184]

Cognizione dle giudice di appello – Sentenza di non luogo a procedere e diretta ad ottenere l’applicazione di una misura di sicurezza personale – Competenza.

Spetta alla Corte di Appello, e non al Tribunale di sorveglianza, la competenza a decidere sull’impugnazione del pubblico ministero avverso una sentenza di non luogo a procedere e diretta ad ottenere l’applicazione di una misura di sicurezza personale.

    Cass. pen., sez. I, 18 marzo 2009, n. 11871 (c.c. 5 marzo 2009), Confl.comp. in proc. Caruso (c.p.p. art. 425; c.p.p. art. 428; c.p.p. art. 680). [RV243924]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti

Richiesta – Consenso delle parti – Revoca del consenso dopo l’accordo.

In tema di patteggiamento, una volta raggiunto l’accordo non è più possibile revocare unilateralmente il consenso già prestato dalla parte all’applicazione della pena.

    Cass. pen., sez. I, 13 gennaio 2009, n. 1066 (c.c. 17 dicembre 2008), P.M. in proc. Quintano (c.p.p., art. 444; c.p.p., art. 447). [RV244139]

Sentenza – Estinzione del reato – Effetti penali estinti.

Tra gli effetti penali che si estinguono a seguito dell’estinzione del reato oggetto di sentenza irrevocabile di patteggiamento, non rientrano le valutazioni ai fini di pericolosità sociale di cui alle misure di prevenzione personali.

    Cass. pen., sez. I, 13 gennaio 2009, n. 1063 (c.c. 17 dicembre 2008), Ciminello (c.p.p. art. 445; c.p. art. 179; l. 27 dicembre 1956, n. 1423). [RV243929]

Atti e provvedimenti del giudice penale

Correzione di errori materiali – Impugnazione del provvedimento – Competenza del giudice d’appello.

È affetto da nullità assoluta, rilevabile anche d’ufficio in ogni stato e grado del processo, per difetto di competenza funzionale, l’atto di correzione di errori materiali adottato dal giudice che ha emesso il provvedimento erroneo che sia stato impugnato, spettando in tal caso la competenza a provvedere al giudice dell’impugnazione.

    Cass. pen., sez. II, 12 giugno 2009, n. 24551 (c.c. 29 maggio 2009), Bolla e altro (c.p.p., art. 130; c.p.p., art. 178). [RV244245]

Correzione di errori materiali – Sentenza – Ordine di demolizione e di rimessione in pristino dello stato dei luoghi.

L’omessa statuizione dell’ordine di demolizione del manufatto abusivo o dell’ordine di rimessione in pristino dello stato dei luoghi a spese del condannato è rimediabile mediante il ricorso alla procedura di correzione dell’errore materiale, in quanto si tratta di sanzioni amministrative accessorie di natura obbligatoria ed a contenuto predeterminato.

    Cass. pen., sez. III, 6 marzo 2009, n. 10067 (c.c. 2 dicembre 2008), P.G. in proc. Guadagno (c.p.p. art. 130; c.p.p. art. 547; d.p.r. 6 giugno 2001, n. 380; d.l.vo 22 gennaio 2004, n. 42). [RV244016]

Provvedimenti in camera di consiglio – Udienza – Termine di comparizione.

Il termine di comparizione di dieci giorni, previsto dall’art. 127, comma primo, c.p.p., deve essere osservato a pena di nullità quando si tratta della prima udienza, mentre per i successivi rinvii, anche se motivati da legittimo impedimento della parte o del difensore, l’avviso dato non deve tenere conto del predetto termine, in quanto il legislatore ha ritenuto congrua a garantire la pienezza della difesa la sola dilazione iniziale, ed indifferente, a tali fini, la successiva cadenza delle udienze camerali, a prescindere dalle attività acquisitive e conoscitive compiute nel frattempo.

    Cass. pen., sez. IV, 6 maggio 2009, n. 19019 (ud. 2 aprile 2009), Proietto (c.p.p. art. 127; c.p.p. art. 599). [RV244007]

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@Atti preliminari al dibattimento

Decreto di citazione – Giudizio d’appello. – Violazione dei termini per il giudizio.

La violazione del termine a comparire di venti giorni, stabilito dall’art. 601, comma terzo, c.p.p., comporta una nullità relativa, che resta sanata se non eccepita entro il termine di cui all’art. 491 c.p.p.

    Cass. pen., sez. VI, 11 giugno 2009, n. 24253 (ud. 10 marzo 2009), Biagioni (c.p.p., art. 178; c.p.p., art. 182; c.p.p., art. 491; c.p.p., art. 601). [RV244174]

Decreto di citazione – Nullità – Richiesta dell’indagato di interrogatorio.

L’irritualità dell’invito a presentarsi, spedito per la richiesta dell’indagato di rendere interrogatorio, determina la nullità del decreto di citazione a giudizio, da qualificarsi come relativa in quanto attinente al decreto di citazione. (Fattispecie di avviso a presentarsi non indicante il giorno fissato per l’adempimento).

    Cass. pen., sez. III, 1 luglio 2009, n. 26944 (ud. 29 aprile 2009), Diongue (c.p.p., art. 181; c.p.p., art. 375; c.p.p., art. 415 bis; c.p.p., art. 552). [RV244244]

@Azione penale

Querela – Esposizione dei fatti – Perseguibilità di tutti i reati ravvisabili.

La querela rende perseguibili tutti i reati ravvisabili nell’esposizione dei fatti, salvo che sia espressamente limitata ad uno o ad alcuni di essi.

    Cass. pen., sez. II, 20 luglio 2009, n. 30128 (ud. 9 aprile 2009), Francomano (c.p., art. 120; c.p.p., art. 336). [RV244223]

Querela – Termine – Decorrenza.

Il termine per la proposizione della querela decorre, per la parte lesa che sia già in possesso di elementi oggettivi per l’identificazione dell’autore del reato, non già dal momento in cui la stessa decida di pervenire a detta, concreta, identificazione, bensì dal momento in cui la stessa sia in grado di attivarsi onde giungere a tale conoscenza. (Fattispecie di ritenuta tardività di querela presentata oltre un anno dopo il fatto nonostante la parte lesa fosse in grado, già in precedenza, di localizzare la casa ove si era consumata la pretesa violenza a suo danno).

    Cass. pen., sez. III, 22 giugno 2009, n. 25986 (ud. 13 maggio 2009), P.G. in proc. Cingolo (c.p. art. 124; c.p.p. art. 336). [RV243911]

@Cassazione penale

Giudizio di rinvio – Individuazione del giudice di rinvio – Errore materiale.

L’errore nell’individuazione del giudice di rinvio a seguito di an nullamento è emendabile dallo stesso giudice di legittimità per mezzo della procedura della correzione degli errori materiali. (Fattispecie relativa all’annullamento di sentenza di una Corte d’Appello con rinvio ad altra sezione della medesima, nonostante la stessa fosse costituita da un’unica sezione).

    Cass. pen., sez. I, 25 giugno 2009, n. 26490 (c.c. 9 giugno 2009), Aiello e altro (c.p.p. art. 130; c.p.p. art. 623; c.p.p. art. 627; att. c.p.p. art. 175). [RV244038]

Giudizio di rinvio – Poteri del giudice di rinvio – Possibilità di rilevare l’esistenza di una causa di giustificazione non dedotta in precedenza.

Il giudice del rinvio non può dichiarare l’esistenza di una causa di giustificazione non rilevata nei precedenti gradi del giudizio e non dedotta neppure con il ricorso per cassazione.

    Cass. pen., sez. I, 10 aprile 2009, n. 15552 (ud. 17 febbraio 2009), Cristina (c.p.p. art. 129; c.p.p. art. 624; c.p.p. art. 627; c.p. art. 598). [RV243915]

Motivi di ricorso – Mancata applicazione dell’indulto nel giudizio di merito – Limiti.

Il ricorso per cassazione per la mancata applicazione dell’indulto è ammissibile solo quando il giudice di merito l’abbia erroneamente esclusa, con espressa statuizione nel dispositivo della sentenza, diversamente dovendo adirsi il giudice dell’esecuzione.

    Cass. pen., sez. III, 17 giugno 2009, n. 25135 (ud. 15 aprile 2009), Renda (c.p.p. art. 591; c.p.p. art. 606; c.p.p. art....

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