Massimario

AutoreCasa Editrice La Tribuna
Pagine667-681

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. i titoli sono stati elaborati dalla redazione

@Amnistia, indulto e grazia

Indulto – Applicabilità – Reato di prostituzione minorile.

L’esclusione del reato di cui all’art. 600 bis c.p. (prostituzione minorile), introdotto dall’art. 2, comma primo, L. 3 agosto 1998 n. 269, da quelli per i quali è prevista l’applicabilità dell’indulto concesso con L. 31 luglio 2006 n. 241 opera anche con riguardo al corrispondente reato già previsto, prima dell’entrata in vigore della suddetta legge, dagli artt. 3, comma primo, n. 8, e 4, comma primo, n. 2, prima parte, L. 20 febbraio 1958 n. 75, essendovi continuità tra tali norme incriminatrici.

    Cass. pen., sez. I, 3 giugno 2009, n. 22756 (c.c. 5 maggio 2009), Kapaj (c.p., art. 600 bis; l. 20 febbraio 1958, n. 75, art. 3; l. 20 febbraio 1958, n. 75, art. 4; l. 31 luglio 2006, n. 241). [RV244114]

@Antichità e belle arti

Cose di interesse artistico e storico – Archiviazione del procedimento penale – Individuazione dell’avente diritto alla restituzione.

Gli oggetti d’interesse artistico, storico o archeologico, definito il procedimento penale con archiviazione, devono essere restituiti allo Stato non soltanto in caso di positiva verifica del loro “interesse culturale”, ma anche nel caso in cui, risoltasi negativamente detta verifica, il detentore non fornisca prova della legittimità della detenzione, in quanto il giudizio d’infondatezza della notizia di reato non impedisce l’operatività della presunzione della loro appartenenza al patrimonio indisponibile dello Stato, ovvero al demanio pubblico. (Nella specie gli oggetti erano costituiti da reperti archeologici).

    Cass. pen., sez. III, 15 giugno 2009, n. 24654 (c.c. 3 febbraio 2009), Raffaele (d.l.vo 22 gennaio 2004, n. 42; c.p.p., art. 262; c.c., art. 822; c.c., art. 826). [RV244102]

Cose di interesse artistico e storico – Reati – Condizioni per la confisca.

Una volta che non ricorrano le condizioni previste dall’art. 66 della L. 1 giugno 1939 n. 1089 (tutela delle cose di interesse storico e artistico) per poter procedere alla confisca di cose di interesse archeologico (non autorizzato trasferimento nei Paesi dell’Unione europea o esportazione verso Paesi terzi), essa non può essere disposta, in assenza di una pronuncia di condanna, neanche ai sensi dell’art. 240, comma secondo, n. 2, c.p. in tema di confisca obbligatoria, trattandosi di beni il cui trasferimento, pur se assoggettato a particolari condizioni o controlli, è consentito e la cui detenzione non può reputarsi vietata in assoluto, bensì subordinata a determinate condizioni volute dalla legge.

    Cass. pen., sez. II, 5 maggio 2009, n. 18586 (ud. 7 aprile 2009), Crescenzi (c.p., art. 240; l. 1 giugno 1939, n. 1089, art. 66; l. 30 marzo 1998, n. 88, art. 23). [RV244157]

@Appello penale

Cognizione del giudice di appello – Questione di nullità – In genere.

La mancanza assoluta di motivazione della sentenza non rientra tra i casi, tassativamente previsti dall’art. 604 c.p.p., per i quali il giudice di appello deve dichiarare la nullità della sentenza appellata e trasmettere gli atti al giudice di primo grado, ben potendo lo stesso provvedere, in forza dei poteri di piena cognizione e valutazione del fatto, a redigere, anche integralmente, la motivazione mancante. (La Corte ha precisato che la mancanza di motivazione è causa di nullità della sentenza e non invece di inesistenza della stessa).

    Cass. pen., sez. un., 23 gennaio 2009, n. 3287 (ud. 27 novembre 2008), Rotunno (c.p.p., art. 125; c.p.p., art. 546; c.p.p., art. 559; c.p.p., art. 604). [RV244118]

Cognizione del giudice di appello – Reformatio in peius – Impugnazione del solo imputato.

Non costituisce violazione del divieto di “reformatio in peius” il fatto che il giudice di appello, sul gravame del solo imputato, nel riderminare la pena, a seguito della nuova disciplina in tema di stupefacenti introdotta dalla L. n. 49 del 2006, applichi una pena complessiva meno grave di quella precedentemente comminata, calcolando la percentuale di riduzione delle attenuanti in misura inferiore di quella riconosciuta dal giudice di primo grado.

    Cass. pen., sez. VI, 7 maggio 2009, n. 19132 (ud. 26 marzo 2009), Bussu (c.p.p., art. 597). [RV244184]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti

Richiesta – Consenso delle parti – Revoca del consenso dopo l’accordo.

In tema di patteggiamento, una volta raggiunto l’accordo non è più possibile revocare unilateralmente il consenso già prestato dalla parte all’applicazione della pena.

    Cass. pen., sez. I, 13 gennaio 2009, n. 1066 (c.c. 17 dicembre 2008), P.M. in proc. Quintano (c.p.p., art. 444; c.p.p., art. 447). [RV244139]

@Atti e provvedimenti del giudice penale

Correzione di errori materiali – Impugnazione del provvedimento – Competenza del giudice d’appello.

È affetto da nullità assoluta, rilevabile anche d’ufficio in ogni stato e grado del processo, per difetto di competenza funzionale, l’atto di correzione di errori materiali adottato dal giudice che ha emesso il provvedimento erroneo che sia stato impugnato, spettando in tal caso la competenza a provvedere al giudice dell’impugnazione.

    Cass. pen., sez. II, 12 giugno 2009, n. 24551 (c.c. 29 maggio 2009), Bolla e altro (c.p.p., art. 130; c.p.p., art. 178). [RV244245]

@Atti preliminari al dibattimento

Decreto di citazione – Giudizio d’appello. – Violazione dei termini per il giudizio.

La violazione del termine a comparire di venti giorni, stabilito dall’art. 601, comma terzo, c.p.p., comporta una nullità relativa, che resta sanata se non eccepita entro il termine di cui all’art. 491 c.p.p.

    Cass. pen., sez. VI, 11 giugno 2009, n. 24253 (ud. 10 marzo 2009), Biagioni (c.p.p., art. 178; c.p.p., art. 182; c.p.p., art. 491; c.p.p., art. 601). [RV244174]

Decreto di citazione – Nullità – Richiesta dell’indagato di interrogatorio.

L’irritualità dell’invito a presentarsi, spedito per la richiesta dell’indagato di rendere interrogatorio, determina la nullità del decreto di citazione a giudizio, da qualificarsi come relativa in quanto attinente al decreto di citazione. (Fattispecie di avviso a presentarsi non indicante il giorno fissato per l’adempimento).

    Cass. pen., sez. III, 1 luglio 2009, n. 26944 (ud. 29 aprile 2009), Diongue (c.p.p., art. 181; c.p.p., art. 375; c.p.p., art. 415 bis; c.p.p., art. 552). [RV244244]

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@Atti sessuali con minorenne

Estremi – Affidamento occasionale del minore – Configurabilità del reato.

La condizione di affidamento del minore, richiesta per l’integrazione del delitto di atti sessuali con minorenne che non ha compiuto gli anni sedici ma ha più di anni quattordici, può risultare anche dall’instaurazione di un rapporto occasionale e temporalmente definito. (Fattispecie nella quale gli abusi erano stati commessi su una minore dall’imputato, allenatore e massaggiatore della squadra di basket maschile, cui la stessa era stata temporaneamente affidata dall’allenatore della squadra femminile per la cura di dolori dovuti ad uno strappo muscolare).

    Cass. pen., sez. III, 16 giugno 2009, n. 24803 (ud. 13 maggio 2009), Vitale (c.p., art. 609 quater). [RV244124]

@Azione penale

Querela – Esposizione dei fatti – Perseguibilità di tutti i reati ravvisabili.

La querela rende perseguibili tutti i reati ravvisabili nell’esposizione dei fatti, salvo che sia espressamente limitata ad uno o ad alcuni di essi.

    Cass. pen., sez. II, 20 luglio 2009, n. 30128 (ud. 9 aprile 2009), Francomano (c.p., art. 120; c.p.p., art. 336). [RV244223]

@Cassazione penale

Motivi di ricorso – Motivi replicanti il contenuto di memorie presentate al giudice a quo – Enunciazioni disancorate dalla motivazione del provvedimento impugnato.

È inammissibile per genericità il ricorso per cassazione i cui motivi si limitino a enunciare ragioni ed argomenti già illustrati in atti o memorie presentate al giudice a quo, in modo disancorato dalla motivazione del provvedimento impugnato. (Nella specie, il P.M. aveva impugnato la sentenza di non luogo a procedere, che aveva escluso la configurabilità del reato contestato, non esplicitando critiche specifiche al provvedimento impugnato, ma replicando il contenuto della richiesta di rinvio a giudizio).

    Cass. pen., sez. VI, 28 maggio 2009, n. 22445 (ud. 8 maggio 2009), P.M. in proc. Candita ed altri (c.p.p., art. 581). [RV244181]

Motivi di ricorso – Vizi della motivazione – Mancanza.

In tema di ricorso per cassazione, non costituisce causa di annullamento della sentenza impugnata il mancato esame di un motivo di appello che risulti manifestamente infondato.

    Cass. pen., sez. IV, 16 giugno 2009, n. 24973 (ud. 17 aprile 2009), Ignone e altri (c.p.p., art. 606). [RV244227]

Poteri della Cassazione – Declaratoria di estinzione del reato – Impugnazione per motivi diversi.

La rilevazione in sede di legittimità della prescrizione del reato, pur non dedotta con i motivi di impugnazione, implica che la data di commissione del reato sia certa, non potendo la Corte di cassazione impegnarsi in indagini su questione di fatto.

    Cass. pen., sez. V, 28 maggio 2009, n. 22422 (ud. 28 aprile 2009), Bono (c.p.p., art. 609; c.p., art. 159). [RV244107]

Ricorso – Ammissibilità e inammissibilità – Ammissibilità.

È ammissibile il ricorso per cassazione proposto avverso la sentenza con la quale il giudice d’appello abbia dichiarato la nullità di quella di primo grado e rinviato gli atti al Tribunale per il nuovo giudizio. (Fattispecie in cui il Procuratore generale ha proposto ricorso avverso la sentenza di annullamento di una sentenza di condanna pronunciata in primo grado ed appellata dal solo imputato, in cui la Corte d’appello aveva erroneamente ritenuto illegittimo il rigetto della richiesta di differimento dell’udienza per concomitante impegno professionale, formulata dal difensore...

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