Massimario

AutoreCasa Editrice La Tribuna
Pagine545-560

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. i titoli sono stati elaborati dalla redazione

@Abitualità e professionalità nel reato

Ritenuta dal giudice – Contestazione degli elementi sui quali l’accusa intende fondare la richiesta – Necessità.

È nulla “in parte qua” per difetto di contestazione la sentenza di condanna con la quale venga ritenuta l’abitualità a delinquere, se questa non sia stata contestata all’imputato con l’enunciazione non solo della recidiva reiterata ma anche di tutti gli ulteriori elementi, indicati dall’art. 133 c.p., sui quali l’accusa intende fondare la sua richiesta.

    Cass. pen., sez. IV, 24 aprile 2009, n. 17623 (ud. 5 marzo 2009), P.G. in proc. Marongiu (c.p. art. 99; c.p. art. 103; c.p. art. 133; c.p. art. 216). [RV243989]

@Amnistia, indulto e grazia

Indulto – Applicato a condanna condizionalmente sospesa – Legittimità.

Non osta all’applicazione dell’indulto sopravvenuto la concessione della sospensione condizionale della pena.

    Cass. pen., sez. I, 16 giugno 2009, n. 24920 (c.c. 27 maggio 2009), Del Gaudio (c.p. art. 163; c.p. art. 174; c.p. art. 183). [RV243957]

Indulto – Sospensione condizionale della pena – Interesse del condannato ad ottenere l’indulto al posto della sospensione.

Non è configurabile un interesse del condannato ad ottenere l’applicazione dell’indulto in luogo della sospensione condizionale della pena, ricorrendone i presupposti, al solo fine di non vedersi compromessa la concessione della sospensione in relazione ad eventuali future condanne.

    Cass. pen., sez. I, 16 giugno 2009, n. 24920 (c.c. 27 maggio 2009), Del Gaudio (c.p. art. 163; c.p. art. 174; c.p. art. 183). [RV243958]

@Appello penale

Cognizione dle giudice di appello – Sentenza di non luogo a procedere e diretta ad ottenere l’applicazione di una misura di sicurezza personale – Competenza.

Spetta alla Corte di Appello, e non al Tribunale di sorveglianza, la competenza a decidere sull’impugnazione del pubblico ministero avverso una sentenza di non luogo a procedere e diretta ad ottenere l’applicazione di una misura di sicurezza personale.

    Cass. pen., sez. I, 18 marzo 2009, n. 11871 (c.c. 5 marzo 2009), Confl.comp. in proc. Caruso (c.p.p. art. 425; c.p.p. art. 428; c.p.p. art. 680). [RV243924]

@Applicazione della pena su richiesta delle parti

Sentenza – Estinzione del reato – Effetti penali estinti.

Tra gli effetti penali che si estinguono a seguito dell’estinzione del reato oggetto di sentenza irrevocabile di patteggiamento, non rientrano le valutazioni ai fini di pericolosità sociale di cui alle misure di prevenzione personali.

    Cass. pen., sez. I, 13 gennaio 2009, n. 1063 (c.c. 17 dicembre 2008), Ciminello (c.p.p. art. 445; c.p. art. 179; l. 27 dicembre 1956, n. 1423). [RV243929]

@Armi e munizioni

Armi clandestine – Detenzione – Arma da guerra con matricola abrasa.

La condotta di detenzione di arma clandestina può avere ad oggetto soltanto armi comuni da sparo, che sono le sole immatricolate ed alle quali vengono imposti dal Banco di prova i numeri ed i segni indicati dall’art. 11 della L. n. 110 del 1975. (Fattispecie nella quale è stata esclusa la configurabilità del reato con riguardo ad una pistola Beretta cal. 9 “parabellum”, mod. 92 SF, arma da guerra in uso alle Forze armate).

    Cass. pen., sez. I, 11 giugno 2009, n. 24052 (ud. 19 maggio 2009), Letizia e altro (l. 18 aprile 1975, n. 110, art. 2; l. 18 aprile 1975, n. 110, art. 11; l. 18 aprile 1975, n. 110, art. 23). [RV243982]

Armi proprie e armi improprie – Armi improprie – Machete.

Il porto ingiustificato del “machete” integra il reato di cui all’art. 4, comma secondo, L. n. 110 del 1975 e non quello previsto dall’art. 699 c.p., in quanto il “machete” non può essere considerato come naturalmente ed esclusivamente destinato all’offesa alla persona, trattandosi di strumento elettivamente concepito per impieghi agricoli o boschivi.

    Cass. pen., sez. I, 7 aprile 2009, n. 14953 (ud. 17 marzo 2009), Gebril (c.p. art. 699; l. 18 aprile 1975, n. 110, art. 4). [RV243917]

Detenzione abusiva – Confisca obbligatoria – Esclusione.

Non deve essere disposta la confisca delle armi, sempre che la detenzione delle stesse sia autorizzabile dalla competente Autorità di polizia, nel caso in cui, nei confronti del soggetto che ne ha la disponibilità sia disposta, per infondatezza della notizia di reato per qualsivoglia causa, l’archiviazione del procedimento, avente per oggetto proprio un reato concernente le armi.

    Cass. pen., sez. I, 8 maggio 2009, n. 19364 (c.c. 22 aprile 2009), Cortellazzo (c.p. art. 240; l. 22 maggio 1975, n. 152, art. 6). [RV243947]

@Atti e provvedimenti del giudice penale

Correzione di errori materiali – Sentenza – Ordine di demolizione e di rimessione in pristino dello stato dei luoghi.

L’omessa statuizione dell’ordine di demolizione del manufatto abusivo o dell’ordine di rimessione in pristino dello stato dei luoghi a spese del condannato è rimediabile mediante il ricorso alla procedura di correzione dell’errore materiale, in quanto si tratta di sanzioni amministrative accessorie di natura obbligatoria ed a contenuto predeterminato.

    Cass. pen., sez. III, 6 marzo 2009, n. 10067 (c.c. 2 dicembre 2008), P.G. in proc. Guadagno (c.p.p. art. 130; c.p.p. art. 547; d.p.r. 6 giugno 2001, n. 380; d.l.vo 22 gennaio 2004, n. 42). [RV244016]

Provvedimenti in camera di consiglio – Udienza – Termine di comparizione.

Il termine di comparizione di dieci giorni, previsto dall’art. 127, comma primo, c.p.p., deve essere osservato a pena di nullità quando si tratta della prima udienza, mentre per i successivi rinvii, anche se motivati da legittimo impedimento della parte o del difensore, l’avviso dato non deve tenere conto del predetto termine, in quanto il legislatore ha ritenuto congrua a garantire la pienezza della difesa la sola dilazione iniziale, ed indifferente, a tali fini, la successiva cadenza delle udienze camerali, a prescindere dalle attività acquisitive e conoscitive compiute nel frattempo.

    Cass. pen., sez. IV, 6 maggio 2009, n. 19019 (ud. 2 aprile 2009), Proietto (c.p.p. art. 127; c.p.p. art. 599). [RV244007]

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@Azione penale

Querela – Termine – Decorrenza.

Il termine per la proposizione della querela decorre, per la parte lesa che sia già in possesso di elementi oggettivi per l’identificazione dell’autore del reato, non già dal momento in cui la stessa decida di pervenire a detta, concreta, identificazione, bensì dal momento in cui la stessa sia in grado di attivarsi onde giungere a tale conoscenza. (Fattispecie di ritenuta tardività di querela presentata oltre un anno dopo il fatto nonostante la parte lesa fosse in grado, già in precedenza, di localizzare la casa ove si era consumata la pretesa violenza a suo danno).

    Cass. pen., sez. III, 22 giugno 2009, n. 25986 (ud. 13 maggio 2009), P.G. in proc. Cingolo (c.p. art. 124; c.p.p. art. 336). [RV243911]

@Cassazione penale

Giudizio di rinvio – Individuazione del giudice di rinvio – Errore materiale.

L’errore nell’individuazione del giudice di rinvio a seguito di an nullamento è emendabile dallo stesso giudice di legittimità per mezzo della procedura della correzione degli errori materiali. (Fattispecie relativa all’annullamento di sentenza di una Corte d’Appello con rinvio ad altra sezione della medesima, nonostante la stessa fosse costituita da un’unica sezione).

    Cass. pen., sez. I, 25 giugno 2009, n. 26490 (c.c. 9 giugno 2009), Aiello e altro (c.p.p. art. 130; c.p.p. art. 623; c.p.p. art. 627; att. c.p.p. art. 175). [RV244038]

Giudizio di rinvio – Poteri del giudice di rinvio – Possibilità di rilevare l’esistenza di una causa di giustificazione non dedotta in precedenza.

Il giudice del rinvio non può dichiarare l’esistenza di una causa di giustificazione non rilevata nei precedenti gradi del giudizio e non dedotta neppure con il ricorso per cassazione.

    Cass. pen., sez. I, 10 aprile 2009, n. 15552 (ud. 17 febbraio 2009), Cristina (c.p.p. art. 129; c.p.p. art. 624; c.p.p. art. 627; c.p. art. 598). [RV243915]

Motivi di ricorso – Mancata applicazione dell’indulto nel giudizio di merito – Limiti.

Il ricorso per cassazione per la mancata applicazione dell’indulto è ammissibile solo quando il giudice di merito l’abbia erroneamente esclusa, con espressa statuizione nel dispositivo della sentenza, diversamente dovendo adirsi il giudice dell’esecuzione.

    Cass. pen., sez. III, 17 giugno 2009, n. 25135 (ud. 15 aprile 2009), Renda (c.p.p. art. 591; c.p.p. art. 606; c.p.p. art. 672; c.p. art. 174). [RV243907]

Motivi di ricorso – Vizi della motivazione – Rilevabilità in presenza di una causa di estinzione del reato.

In presenza di una causa di estinzione del reato (nella specie, prescrizione), non sono rilevabili in sede di legittimità vizi di motivazione della sentenza impugnata dal momento che il rinvio, da un lato, determinerebbe comunque per il giudice l’obbligo di dichiarare immediatamente la prescrizione, dall’altro, sarebbe incompatibile con l’obbligo dell’immediata declaratoria di proscioglimento.

    Cass. pen., sez. IV, 2 aprile 2009, n. 14450 (ud. 19 marzo 2009), Stafissi (c.p.p. art. 129; c.p.p. art. 606). [RV244001]

Poteri della Cassazione – Cause di inutilizzabilità – Rilevabilità d’ufficio.

Il potere del giudice di legittimità di rilevare d’ufficio le cause d’inutilizzabilità non comporta il dovere di ricercare gli elementi di fatto posti a fondamento delle medesime ed è dunque onere della parte interessata offrirne una compiuta rappresentazione e dimostrazione nel ricorso. (Fattispecie relativa alla pretesa inutilizzabilità delle dichiarazioni rese dall’indagato senza assistenza del difensore in quanto asseritamente prive del requisito della spontaneità).

    Cass. pen., sez. I, 25 giugno 2009, n. 26492 (c.c. 9 giugno 2009), Bellocco (c.p.p. art. 191; c.p.p. art. 350; c.p.p. art....

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