DECRETO 27 febbraio 1998 - Approvazione di linee direttrici dell'attivita' promozionale pubblica per il 1999

DECRETO 27 febbraio 1998.

Approvazione di linee direttrici dell'attivita' promozionale pubblica per il 1999.

IL MINISTRO DEL COMMERCIO CON L'ESTERO

Visto il decreto legislativo 12 gennaio 1946, n. 12, concernente le "attribuzioni del Ministero del commercio con l'estero"; Vista la legge 16 marzo 1976, n. 71, recante "modifica delle procedure amministrative e contabili in materia di attivita' promozionale delle esportazioni italiane"; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante "disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti"; Vista la legge 25 marzo 1997, n. 68, recante "riforma dell'Istituto nazionale per il commercio estero" ed, in particolare, il suo art. 7; Visto il decreto ministeriale 11 novembre 1997, n. 474, concernente "Regolamento recante approvazione dello statuto dell'Istituto nazionale per il commercio estero"; Ritenuto l'esigenza di emanare le linee direttrici dell'attivita' promozionale per il 1999;

Decreta: Art. 1.

Sono approvate le linee direttrici dell'attivita' promozionale pubblica per il 1999, riportate in allegato. Dette linee direttrici sono trasmesse all'ICE, in conformita' di quanto previsto dall'art.

7, comma 1, della legge 25 marzo 1997, n. 68. Esse costituiscono, inoltre, atto di indirizzo e di orientamento dell'attivita' promozionale svolta all'estero dagli enti pubblici.

Art. 2.

Il presente decreto verra' inviato alla Corte dei conti per la registrazione e sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.

Roma, 27 febbraio 1998

Il Ministro: Fantozzi

Registrato alla Corte dei conti il 1 aprile 1998 Registro n. 1 Commercio estero, foglio n. 5

Allegato

LINEE DI INDIRIZZO DELL'ATTIVITA' PROMOZIONALE 1999

  1. Premessa.

    Nell'introdurre le linee di indirizzo dell'attivita' promozionale 1999 e' necessario evidenziare alcuni punti di riferimento che pur nella mutevolezza dello scenario economico internazionale - costituiscono la cornice entro cui quest'attivita' viene inquadrata nell'esigenza, sempre piu' avvertita dal mondo imprenditoriale, di avere servizi adeguati ed efficaci.

    Le novita' di maggior rilievo sono costituite da: il rilancio dell'attivita' dell'Istituto nazionale per il commercio estero che, con la messa a punto della rete periferica ed estera, dovra' essere in grado di offrire, con la massima professionalita', i servizi richiesti dalle imprese; l'estensione e l'applicazione - in una piu' ampia visione di coordinamento dell'attivita' dei soggetti che operano nel settore - degli accordi di programma con le regioni allo scopo di ricercare le opportune sinergie tra l'attivita' promozionale locale e quella nazionale ed evitare duplicazioni o incertezze che si ripercuotano negativamente sul mondo imprenditoriale; l'entrata in funzione del recente decreto legislativo che prevede la revisione degli strumenti finanziari ed assicurativi in favore dell'export e dell'internazionalizzazione del nostro sistema produttivo.

    Il combinato di questi tre aspetti dovra' costituire il riferimento intorno al quale costruire un'attivita' promozionale che valorizzi la funzione trainante del commercio estero ai fini della crescita economica del nostro Paese e che tenga presente il processo di globalizzazione in atto del commercio internazionale.

    L'elaborazione di strategie promozionali coordinate tra di loro implica un lavoro comune da parte dell'amministrazione centrale, delle regioni, dell'ICE, delle associazioni di categoria, delle camere di commercio, ecc., al fine di dare maggiore efficacia alle iniziative programmate e fronteggiare l'accresciuta concorrenza internazionale.

  2. Quadro internazionale.

    2.1. Le previsioni sullo scenario economico internazionale del triennio 1999-2001 risentono di un elevato grado di incertezza dovuto alle ripercussioni della crisi finanziaria del sudest asiatico sulla crescita dell'economia mondiale.

    Secondo le stime piu' recenti, questa crisi non dovrebbe incidere, in misura sostanziale, sulla crescita dell'economia mondiale, considerato il contributo relativamente modesto dei Paesi interessati al prodotto globale.

    Per i Paesi industrializzati si ipotizza, infatti, un effetto negativo sulla produzione reale di circa lo 0,4%. Il rallentamento delle economie asiatiche potrebbe tuttavia riflettersi in misura sensibile sul commercio internazionale, sia a causa della minore domanda di importazioni provenienti dai Paesi coinvolti dalla crisi, sia per una ricomposizione geografica degli scambi.

    2.2. Come di consueto, sara' l'andamento della domanda estera a giocare un ruolo trainante nella dinamica delle esportazioni.

    Tuttavia, data la sfavorevole correlazione tra la composizione settoriale delle nostre esportazioni e quella degli incrementi della domanda, potrebbe comunque generarsi, anche se la competitivita' di prezzo dei prodotti italiani restasse invariata, una graduale erosione delle nostre quote di mercato. L'indebolimento della posizione italiana potrebbe essere accentuato dal prolungarsi della tendenza, in corso da molti anni, all'aumento delle quote di commercio internazionale detenute dai Paesi in via di sviluppo. Tale tendenza potrebbe essere rafforzata dagli effetti, nel medio periodo, del recupero di competitivita' conseguito da molti Paesi asiatici, grazie al deprezzamento delle loro valute.

    Dall'altro canto, la composizione geografica della domanda estera dovrebbe giocare un ruolo favorevole: le esportazioni italiane potrebbero giovarsi della prevedibile accelerazione della domanda europea...

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