Legittimità
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Arch. giur. circ. e sin. strad. 9/2013
Legittimità
CORTE DI CASSAZIONE PENALE
SEZ. IV, 22 LUGLIO 2013, N. 31286
(UD. 16 APRILE 2013)
PRES. BIANCHI – EST. ESPOSITO – P.M. X (CONF.) – RIC. M.I.
Guida in stato di ebbrezza y Accertamento y Mo-
dalità y Elementi sintomatici y Rilevanza.
. In tema di guida in stato di ebbrezza, poiché l’esame
strumentale non costituisce una prova legale, l’accerta-
mento sintomatico dello stato di ebbrezza è consentito
per tutte le ipotesi di reato previste dall’art. 186 C.d.S..
Ne discende che in tutti i casi in cui - pur avendo il
giudice di merito accertato il superamento della so-
glia minima - non sia possibile affermare, secondo il
criterio dell’oltre il ragionevole dubbio, che la condotta
dell’agente possa rientrare nelle due fasce di maggior
gravità contemplate dalla norma, il giudice dovrà ravvi-
sare l’ipotesi più lieve con tutte le conseguenze che ne
derivano, ma nel caso in cui si sia in presenza di mani-
festazioni eclatanti di ebbrezza, il giudice, fornendo la
sua decisione di adeguata motivazione, può logicamen-
te ritenere superate le soglie superiori. (Mass. Redaz.)
(nuovo c.s., art. 186) 1
questa Rivista
ivi-
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
condannava alla pena di un anno di reclusione, disponen-
do la sospensione della patente di guida per la durata di
omissis
dopo aver investito con il proprio veicolo un pedone nel
omissis -
mento del controllo era stato riscontrato, in ragione delle
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Sottoposto al test mediante etilometro, veniva registrato
psicofisiche del predetto, che non consentivano di portare
unico rilievo, per l’impossibilità di eseguirne un secondo,
non era idoneo a far ritenere integrata la prova del tasso
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poiché l’impossibilità di effettuare il secondo rilievo era
trovava l’imputato, che non era stato in grado di soffiare a
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alla mancata concessione delle attenuanti generiche,
negate sulla scorta del rilievo secondo cui si era trattato
di condotta grave, pur non potendosi ritenere la gravità
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MOTIVI DELLA DECISIONE
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leg
9/2013 Arch. giur. circ. e sin. strad.
LEGITTIMITÀ
Una volta ammesso che l’accertamento dello stato di
meno grave perché, così dicendo, ci si porrebbe in contrad-
Ne discende che in tutti i casi in cui - pur avendo il
giudice di merito accertato il superamento della soglia
minima - non sia possibile affermare, secondo il criterio
dell’oltre il ragionevole dubbio, che la condotta dell’agente
possa rientrare nelle due fasce di maggior gravità contem-
plate dalla norma, il giudice dovrà ravvisare l’ipotesi più
Alla luce dei principi sopra enunciati il ricorso è da
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configurare le altre ipotesi fosse necessario l’esito di un
compendio probatorio in tema di elementi sintomatici del-
compendio probatorio, non consentita in sede di legitti-
Allo stesso modo risultano ben motivati anche il dinie-
condotta particolarmente grave posta in essere dall’impu-
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tamento di particolare tenuità, talché al riguardo nessun
Per le ragioni indicate il ricorso va dichiarato inammis-
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danna del ricorrente al pagamento delle spese processuali
Omissis
CORTE DI CASSAZIONE CIVILE
SEZ. III, 19 GIUGNO 2013, N. 15302
PRES. PETTI – EST. LANZILLO – P.M. CAPASSO (DIFF.) – RIC. W.B. C.
AUTOSTRADE S.P.A.
Responsabilità civile y Amministrazione pubblica y
Opere pubbliche y Strade y Autostrade y Presenza di
insidie o pericoli per l’utente, pur se opera corret-
tamente costruita y Responsabilità del gestore o del
proprietario y Sussistenza y Fattispecie in tema di au-
tomobilista che scavalcando guard-rail per raggiun-
gere l’altra carreggiata sia precipitato nel vuoto.
. La responsabilità del gestore o proprietario di un’au-
tostrada per danni subiti da automobilista conseguenti
all’utilizzo del bene demaniale va individuata tenendo
conto non del solo rispetto delle norme tecniche e di
buon costruire, ma anche delle norme di comune pru-
denza e diligenza, dirette ad evitare che l’opera - pur
se correttamente costruita - presenti comunque per gli
utenti situazioni di pericolo occulto ed anche a fronte
di modalità di utilizzazione del bene improprie o col-
pose. Pertanto, sussiste la responsabilità del gestore,
anche ai sensi dell’art. 2043 c.c., per i danni occorsi ad
automobilista che rimasto senza carburante in auto-
strada abbia scavalcato il guard-rail e sia precipitato
nel vuoto fra le due carreggiate, non avendo percepito
nel buio di trovarsi sopra un viadotto, poichè non era
stata adottata nessuna misura precauzionale per se-
gnalare la situazione di pericolo. (Mass. Redaz.) (c.c.,
art. 2043; c.c., art. 2051) 1
Ius&Lex
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SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
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LEGITTIMITÀ
sosta dell’autostrada, ed - avvalendosi del passaggio offer-
Sulla via del ritorno, ha attraversato a piedi la prima
carreggiata e, nello scavalcare il guard-rail, è precipitata
nel vuoto fra le due carreggiate, non avendo percepito nel
Ha riportato lesioni gravissime, con invalidità perma-
non era percepibile né segnalato il fatto che le due carreg-
giate correvano separatamente, e non era stato frapposto
lo stato dei luoghi fosse stato costruito conformemente
e che l’incidente fosse da ascrivere alla colpa esclusiva
MOTIVI DELLA DECISIONE
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tamente esaminati perché connessi - la ricorrente denun-
rilievo che la conformità alle caratteristiche costruttive
stabilite dalla legge e dalla tecnica non esclude che una
strada possa presentare insidie e pericoli idonei a provo-
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versare a piedi le corsie od il guard-rail di un’autostrada
ha accertato che gli enti proprietari di strade hanno da
tempo adottato efficaci sistemi anticaduta, soprattutto in
la condotta colposa e imprudente ad essa imputabile non
vale ad interrompere il nesso causale, né ad escludere
poiché il viadotto era lungo solo una ventina di metri e
giustificare l’affidamento incolpevole sulla fruibilità dello
Fa rilevare infine che, a seguito dell’incidente, sono
state effettivamente adottate in luogo le semplici misure
causale e l’esclusione di ogni concorso di colpa della socie-
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ti di diritto, perché plurimi, cumulativi e non correlati alle
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del solo rispetto delle norme tecniche e di buon costruire,
dirette ad evitare che il manufatto - pur se correttamente
segnalato, struttura viaria non illuminata, barriera non
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la società Autostrade - già illustrate nei precedenti motivi
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tegralmente respinto la domanda della danneggiata sul
di attraversamento e di scavalcamento delle carreggiate
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è consistita nell’attraversare a piedi la corsia dell’auto-
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