Informatica legale e creatività giuridica. Legagest: un nuovo metodo di lavoro per il giurista

AutoreGiancarlo Taddei Elmi
CaricaInstituto per la documentazione giuridica del CNR
Pagine327-336

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@1. Informatica e gestione dell'attività legale

La tecnologia informatica occupa ormai un ruolo preminente nella organizzazione e nella gestione del lavoro d'ufficio.

La burotica o automazione d'ufficio o più genericamente l'informatica gestionale ha subito un forte sviluppo in tutte le attività professionali, rivoluzionando inveterati costumi e culture di lavoro: l'uso dei linguaggi "processori", oltre a incidere sull'aspetto materiale-quantitativo della composizione di testi, accelerandone i tempi di esecuzione, avrebbe, secondo alcuni un effetto di ricaduta sulle stesso modo di pensare e di affrontare i problemi.

Il linguaggio 'processore' non sarebbe solo un mero strumento di scrittura o un nuovo più potente metodo di lavoro, ma un diverso metodo di approccio intellettuale al lavoro, capace di modificare la cultura degli utenti: del resto i modi di esprimere e conservare le idee sono sempre stati causa ed effetto di profonde modificazioni culturali. Il modo di formulare e di conservare i prodotti intellettuali interagisce strettamente con la stessa produzione intellettuale: il linguaggio elettrico, instabile e transeunte rispetto al linguaggio scritto, più stabile e permanente, rappresenta un forte veicolo di trasformazione culturale e intellettuale oltre che organizzativo e produttivistico.

In questo scenario tecnologico-culturale del tutto nuovo si inseriscono i tentativi di meccanizzare anche le attività giuridiche.

A livelli di soddisfacente operatività ed efficienza è giunta la ed. informatica documentaria, produttiva di banche dati contenenti informazioni giuridiche: si contano parecchi sistemi informativi individuali su cd rom che affiancano i più rodati e consolidati sistemi su main-Page 328frame della Corte di Cassazione (Italgiure/Find) e della Camera dei Deputati.

Stimolanti ma ancora pionieristici e lenti a decollare sono le applicazioni di informatica decisionale o metadocumentaria, dirette ad automatizzare i processi intellettuali giuridici (ragionamenti logico-deduttivi, processi di sussunzione, interpretazioni, metodi della logica giuridica, argomentazioni ragionevoli): pochi sistemi esperti, miseri e traballanti, sono il risultato di lunghe e approfondite ricerche, da tempo impantanate in discussioni su principi generali di teoria e di scienza giuridica.

Dove l'informatica potrebbe fornire un contributo determinante e fare molto di più di quanto non abbia latto finora è il settore della organizzazione e gestione dell'ufficio legale.

La prassi giuridica è stata caratterizzata da una buona dose di formalismo che si traduceva in schemi ripetitivi e in formule fisse. E ciò avveniva tanto nell'ambito del diritto sostanziale che in quello processuale. Basti pensare al diritto romano dove si attribuiva valore magico ai verba della sponsio (l'antica stipulatio) e al processo formulare dova la corretta esposizione della formula era condizione sostanziale per la vittoria della causa.

Dal processo romano condotto per formule a oggi, il diritto, ha subito molti cambiamenti, ma l'elemento della ripetitività e della iterazione di atti ed espressioni si è conservato in larga parte della pratica forense e giudiziaria.

L'elemento formale ed in particolare la forma scritta mantengono una posizione di rilievo: molti sono i casi in cui la forma scritta è richiesta come elemento ad substantiam acti o ad probationem. Il processo civile non è estraneo a questa ripetitività e alla rilevanza della forma scritta: il codice di procedura civile offre vari esempi di atti per la cui validità è necessaria la presenza di tutti gli elementi che la legge richiede (vedi l'art. 163 per la citazione).

Dovunque ci troviamo di fronte a schemi ripetitivi emerge l'utilità della informatizzazione: i formularii elettronici come strumenti di promemoria, indicazione e suggerimento per la redazione di un atto, una lettera, un progetto, svolgono una funzione molto importante.

Gli operatori del diritto si trovano ogni giorno a ripetere le stesse attività e a compiere atti analoghi; perché allora non razionalizzare questa attività con l'ausilio appunto di formulati elettronici?

Perché perdere tempo nella ripetizione di atteggiamenti sempre costanti che possono ben essere affidati alla macchina?

Molto può essere snellito grazie all'automazione.

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@2. Dai formulari eletronici ai sistemi di automazione dello studio legale

I formulari elettronici, pur nella loro grande utilità, rappresentano solo il primo gradino nel processo di automazione deie attività gestionali di uno studio legale,

L'informatica può fornire gli strumenti per costruire un sistema automatico che integri tutto il complesso delle operazioni tipiche di uno studio legale.

Per questo motivo negli ultimi anni sono stati studiati e sviluppati sistemi informatici tendenti ad automatizzare in modo armonico l'insieme delle attività gestionali legali.

La peculiarità di questi sistemi consiste nel tentativo di prendere in consegna l'interò iter della "pratica" razionalizzando e ottimizzando le operazioni relative. Le informazioni Tengono inserite una sola volta ed è il sistema che, a seconda del momento 'procedurale', richiama automaticamente gli elementi necessari.

Grosso sforzo si è dedicato alla individuazione di blocchi...

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