L'ordinamento giuridico e la norma

AutoreStefano Ambrogio
Pagine19-23

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@1 La necessità del diritto

L’uomo è, per sua natura, portato a vivere all’interno di un gruppo; egli è, come suol dirsi, destinato alla vita associata, ad intrattenere, in tutti i momenti della propria esistenza, relazioni e rapporti con altri uomini.

Ogni gruppo sociale, però, necessita per la sua stessa sopravvivenza di un insieme di regole o, più precisamente, di norme che ne disciplinano il funzionamento e di organi preposti a garantire la loro osservanza; una società nella quale mancano regole imposte da un’organizzazione centrale sarebbe, infatti, destinata a dissolversi nell’anarchia (Trabucchi).

Nell’ambito di tali regole, assumono una fondamentale importanza le regole di diritto (o norme giuridiche), cioè le regole socialmente garantite della vita di relazione (Bianca). Esse si differenziano dalle altre regole di comportamento (sociali, morali, di cortesia, di deontologia professionale, della competizione economica etc.) in quanto la società ne assicura il rispetto.

È una regola di diritto, ad esempio, quella che impone al debitore di adempiere la prestazione, mentre non lo è quella che impone di trattare gentilmente una persona anziana. Quest’ultima, infatti, non è garantita dalla società e la sua violazione può incidere solo sulla stima che si ha del trasgressore.

Va evidenziato, però, che molto spesso le norme giuridiche riflettono i valori eticosociali di un popolo in un dato contesto storico. I precetti "non uccidere" o "non ru-bare", ad esempio, prima ancora che sanciti dal diritto, sono disposti dalla religione e dalla morale comune.

Spesso, poi, le regole sociali e le norme giuridiche si influenzano le une con le altre, determinando di fatto l’evoluzione della storia civile di uno Stato. Si pensi alla legge sul divorzio che nel 1970 rappresentò una vera e propria rivoluzione dei costumi sociali degli italiani, i quali avevano vissuto, fino ad allora, nel rispetto dell’indissolubilità del matrimonio: all’epoca lo scioglimento di quest’ultimo, anche se ammesso dal diritto, era considerato un evento straordinario e ancora scandaloso. oggi, invece, è considerato come un evento sì drammatico per la famiglia, ma privo di qualsiasi connotazione morale negativa.

L’insieme delle norme giuridiche, cioè delle regole (cd. normae agendi) che disciplinano in astratto la condotta dei consociati, forma il cd. diritto in senso oggettivo.

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Da questo deve essere tenuto distinto il cd. diritto in senso soggettivo, termine con il quale si indica il potere attribuito dalla legge agli uomini di agire per il soddisfacimento dei propri interessi (cd. facultas agendi), invocando a tal...

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