L'opposizione dell'intimato

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    Le massime qui riprodotte sono state tratte dalla banca-dati della CASA EDITRICE LA TRIBUNA e - straordinariamente - dalla quinta edizione (2003) de Il codice delle locazioni (a cura di CORRADO SFORZA FOGLIANI, ROBERTO BAGLIONI e STEFANO MAGLIA) Ed. La Tribuna; quelle della Corte di Cassazione senza l'indicazione degli estremi di pubblicazione sono massime ufficiali del C.E.D.

Le precedenti Rassegne di giurisprudenza pubblicate in questa Rivista hanno riguardato, rispettivamente, Amministratore nominato dall'Autorità Giudiziaria (2001, 599); Aree verdi condominiali (1999, 1021); Autorimesse e posti-auto condominiali (1995, 455); Barriere architettoniche (1999, 475); Canne fumarie (1995, 915); Condominio minimo (2002, 345); Danni in condominio (2003, 543); Danni per ritardata restituzione della cosa locata (2003, 391); Destinazione degli immobili a particolari attività (2001, 715); Fognature e scarichi condominiali (2000, 951); Il rapporto di portierato (1998, 607); Il recesso del conduttore (1997, 141); Il sottotetto condominiale (1997, 493); Il supercondominio (1996, 113); Il verbale dell'assemblea condominiale (1999, 693); I balconi (2003, 235); I cortili in condominio (2002, 639); I muri condominiali (1996, 793); I patti in deroga (1995, 191); Immissioni (rumori , fumi, esalazioni)(2002, 213); Indennità per la perdita dell'avviamento commerciale (2002, 451); Lastrici solari (2000,485); L'ascensore condominiale (1996, 275); La sopraelevazione negli edifici condominiali (1996, 983); L'assistenza della forza pubblica (1996, 601); La nuova legge sulle locazioni abitative (2000, 137); La successione nel contratto di locazione (1998, 125); Le antenne condominiali (1999, 159); Le esigenze abitative di natura transitoria (1996, 435); Le obbligazioni principali del conduttore (1999, 323); Le obbligazioni principali del locatore (1998, 769); Le tabelle millesimali (1998, 913); Oneri accessori (2003, 87); Portierato, custodia e pulizia (2000, 641); Miglioramenti apportati alla casa locata (1998, 451); Recesso del locatore e ripristino del rapporto (1997, 693); Restituzione della cosa locata (2000, 321); Riparazioni straordinarie (2000, 793); Riscaldamento e risparmio energetico (1998, 273); Scale condominiali (2001, 857); Sicurezza degli impianti condominiali (1999, 873); Soffitti e solai (2001, 291); Sublocazione e cessione del contratto di locazione (2002, 77); Sul deposito cauzionale (1997, 887); Termine per il pagamento dei canoni scaduti (2001, 469); Uso promiscuo dell'immobile locato (1997, 309); Uso della cosa comune condominiale (1997, 1073).

@a) Domanda riconvenzionale

- Nel procedimento sommario di sfratto, la domanda riconvenzionale deve essere spiegata nell'atto di opposizione alla convalida, che costituisce il primo atto difensivo che introduce il giudizio di cognizione e pone fine a quello sommario di sfratto.

* Cass. civ., sez. lav., 29 giugno 1981, n. 4241.

@b) Domande accessorie

- Nel procedimento di convalida di sfratto per morosità, superata la fase sommaria - nella quale il giudice, ai fini dell'emissione del provvedimento di convalida o dell'ordinanza di rilascio, deve limitare l'indagine all'esame dei presupposti per emettere o denegare quei provvedimenti - devono essere esaminate, nella successiva fase cosiddetta ordinaria, anche le altre domande formulate dall'intimante, ancorché in via subordinata, nell'atto introduttivo ovvero dedotte successivamente.

* Cass. civ., sez. III, 14 novembre 1986, n. 6700.

@c) Effetti dell'opposizione

- In tema di procedimento per convalida di sfratto, l'opposizione dell'intimato determina la conclusione del procedimento sommario e l'instaurazione di un nuovo processo ordinario in cui le parti possono esercitare le facoltà connesse con le rispettive posizioni. Pertanto è consentito alla parte, in tale fase del procedimento, proporre domanda di risoluzione del contratto di locazione per inadempimento e di risarcimento dei danni.

* Cass. civ., sez. III, 23 marzo 1991, n. 3154.

- Nel procedimento per convalida di sfratto, l'opposizione dell'intimato, ex art. 665 cod. proc. civ., determina la conclusione del procedimento a carattere sommario e l'instaurazione di un procedimento nuovo ed autonomo con rito ordinario, nel quale le parti possono esercitare tutte le facoltà connesse alle rispettive posizioni, ivi compresa per il locatore la possibilità di proporre a fondamento della domanda una causa petendi diversa da quella originariamente formulata e, per il conduttore, la possibilità di dedurre nuove eccezioni e di spiegare domande riconvenzionali.

* Cass. civ., sez. III, 11 giugno 1983, n. 4023.

- L'opposizione dell'intimato ex art. 665 cod. proc. civ. determina, senza che occorra all'uopo un provvedimento del giudice, la conclusione del procedimento di convalida, a carattere sommario, e l'instaurazione di un nuovo ed autonomo processo con rito e cognizione ordinari, in cui non si discute più di accoglimento o di rigetto della domanda di convalida, e che si conclude con la pronuncia di una normale sentenza di condanna del conduttore al rilascio dell'immobile locato, se la domanda del locatore viene accolta, ovver di accertamento negativo del diritto al rilascio, se la domanda stessa è invece rigettata.

* Cass. civ., sez. III, 3 settembre 1982, n. 4803.

- Nel procedimento di convalida di licenza o di sfratto per finita locazione, l'opposizione dell'intimato introduce un vero e proprio giudizio ordinario di cognizione anche per quanto riguarda il regime delle eccezioni di incompetenza, con la conseguenza che - in applicazione dell'art. 38 cod. proc. civ. - l'incompetenza per valore può essere eccepita dalle parti o rilevata d'ufficio dal giudice solo nel corso del giudizio di primo grado, sicché resta precluso alle parti di dolersi del mancato rilievo d'ufficio dell'incompetenza per la prima volta in sede di impugnazione.

* Cass. civ., sez. III, 17 gennaio 1986, n. 289.

- A seguito dell'opposizione del conduttore, l'intimazione di sfratto per morosità si converte in domanda di risoluzione per inadempimento, assoggettata alle ordinarie regole della competenza per valore, per cui deve ritenersi validamente proposta in comparsa conclusionale l'eccezione di incompetenza per valore.

* Cass. civ., sez. III, 9 marzo 1982, n. 1529.

@d) Mancata comunicazione

- Nel procedimento di convalida di sfratto, la mancata comunicazione dell'ordinanza emessa fuori udienza, con cui il pretore abbia ordinato il rilascio rimettendo le parti davanti al tribunale competente, non comporta nullità del successivo giudizio di merito e della sentenza in questo emessa, qualora la riassunzione del processo sia avvenuta con atto notificato a tutti gli interessati.

* Cass. civ., sez. III, 23 marzo 1991, n. 3154.

@e) Ordinanza...

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