L'Incubatore Euro Mediterraneo oggi

AutoreRomano, Aldo
Pagine119-221
APPENDICE I
L’INCUBATORE EURO MEDITERRANEO OGGI
I1 Premessa
Nella prima parte del volume ho delineato – nel quadro di riferi-
mento culturale dal quale trae origine e motivazione l’esperimento
che ha generato l’Incubatore Euro-Mediterraneo – la nostra visione
neo-schumpeteriana dello sviluppo del Mezzogiorno, e le sfide che
la tempesta del cambiamento comporta per l’università, ed ho inol-
tre sintetizzato i risultati dell’esperimento ad oggi.
In questa appendice vengono descritti in dettaglio i programmi
di attività, il patrimonio scientifico e tecnologico, il sistema delle
relazioni e collaborazioni internazionali, il progetto che caratterizza
la Scuola Mediterranea.
Ad ognuna delle attività principali (Ricerca, Alta Formazione,
Networking, etc...) associo i principali risultati ad essa relativi.
La genesi del brand dell’Incubatore, i filoni di ricerca consolida-
ti, la varietà della produzione scientifica, le tematiche illustrate e
discusse nella Scuola Internazionale, i programmi di alta formazio-
ne realizzati, le strategie di apprendimento praticate, la varietà del
capitale umano coinvolto, la rete della Scuola Mediterranea con
nodi localizzati in Marocco, Giordania e Tunisia, documentano nei
fatti che nel Mezzogiorno esistono le condizioni per generare strut-
ture universitarie allineate al cambiamento. Soprattutto ritengo di
aver documentato quanto la crescita di competenze e di capacità
120 COSTRUIRE L’UNIVERSITÀ POST-FORDISTA
innovative – soprattutto nel Mezzogiorno – richiede sia visioni cul-
turali creative, combinate con alleanze strategiche di dimensione
nazionale ed internazionale, nelle quali i giovani talenti coinvolti
operano da protagonisti nei processi di generazione del valore.
I2. Il “brand”
I pilastri concettuali, i paradigmi, i contenuti di conoscenza, ed i
processi fondanti il quadro di riferimento del brand sono descritti
nel precedente capitolo.
L’approccio olistico è stato determinante nella generazione del
marchio “Business Innovation Leadership”. Abbiamo infatti consta-
tato che i benefici attesi da internete e dalle tecnologie correlate,
quali gli incrementi di produttività del capitale umano, la crescita
economica, il miglioramento della competitività delle filiere produt-
tive e delle imprese, e l’accelerazione dei processi decisionali nelle
organizzazioni pubbliche e private, non possano essere conseguiti se
l’introduzione di tali tecnologie non è accompagnata da:
cambiamenti organizzativi delle filiere e delle organizzazioni;
un’appropriata dotazione di capitale umano capace di sfruttare il
potenziale di cambiamento dell’innovazione tecnologica;
il potenziamento degli investimenti in infrastrutture abilitanti la
gestione della conoscenza.
Il brand “Business Innovation Leadership” si configura, quindi,
come una diretta espressione del paradigma dell’Internetworked Bu-
siness. Questo paradigma riassume l’integrazione tra i processi di ge-
stione delle imprese, delle filiere produttive e, più in generale, delle
organizzazioni, e i processi di gestione della conoscenza e dell’ap-
prendimento organizzativo abilitati dall’uso delle reti digitali.
La portata concettuale del marchio ha informato i processi di
integrazione fra componenti tecnologiche e discipline tradizionali,
con il risultato di creare e sviluppare una innovazione scientifica e
didattica nella formazione di capitale intellettuale.
I.3 L’identità scientifica
L’identità scientifica dell’Incubatore si è attestata sui seguenti
filoni di ricerca interdisciplinare:
1. Open Networked Business Management
2. Learning, Innovation and Value Network
3. Collaborative Product Design Management.
APPENDICE I – L’INCUBATORE EURO MEDITERRANEO OGGI 121
Questi filoni di ricerca sono fortemente collegati con le temati-
che presenti all’interno del VII Programma Quadro dell’Unione Eu-
ropea, nonché con le agende di ricerca di prestigiose organizzazioni
internazionali, sia accademiche che industriali.
Un complesso di dieci laboratori convergono nella conduzione
delle attività afferenti a questi tre filoni:
1. Laboratorio “Infrastrutture Hardware e Rete”: laboratorio
specializzato nella gestione della rete wired-wireless della Scuo-
la, nella gestione e configurazione dei collegamenti fisici verso
partner esterni, nella manutenzione della componente client e
della dotazione HW/SW degli ambienti dedicati alla didattica,
nell’aggiornamento dei sistemi software di base e nella gestione
e manutenzione della server farm.
2. Laboratorio “Architetture Software ed Integrazione Sistemi
e Piattaforme”: laboratorio specializzato sulle tecniche, gli
strumenti e gli standard per l’integrazione e l’interoperabilità di
sistemi e piattaforme software eterogenee, anche realizzate con
tecnologie di middleware e implementative differenti.
3. Laboratorio “e-Tourism”: laboratorio specializzato sui model-
li, le metodologie e le piattaforme tecnologiche hardware-sof-
tware abilitanti la gestione integrata delle destinazioni turistiche
e dei sistemi turistici territoriali;
4. Laboratorio “e-Agrifood”: laboratorio specializzato sui siste-
mi di Marketplace digitali e sui modelli informativi tipici di una
“Virtual Enterprise” per migliorare la gestione delle relazioni
verticali ed orizzontali tra tutti gli attori coinvolti nella filiera
agro-alimentare.
5. Laboratorio “e-Learning”: laboratorio specializzato sul dise-
gno di percorsi di apprendimento on line caratterizzati dalla stra-
tegia didattica del Problem Based Learning direttamente integra-
ta all’interno della piattaforma. I tradizionali curricula
multimediali ed interattivi sono integrati da strumenti di collabo-
ration e classi virtuali che aumentano la dinamicità e l’interatti-
vità dell’intera esperienza di apprendimento.
6. Laboratorio “Knowledge Management”: laboratorio spe-
cializzato sulle tecniche e sulle piattaforme di gestione, distri-
buzione e condivisione di conoscenza. Sistemi di gestione do-
cumentale, spider e motori di ricerca sintattici e semantici,
sistemi di re commendation, mappe concettuali interattive e di-
namiche permettono di recuperare e gestire al meglio il patri-
monio di conoscenza relativo ai programmi di formazione e di
ricerca.

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