Introduzione

AutoreBelsito, Antonio
Pagine17-18
17
Introduzione
Agli i nizi del secolo scorso il datore di lavoro esercitava nei confronti
del proprio sottoposto i suoi poteri senza sostanziali condizionamenti.
Il prestatore d’opera infatti offriva la propria disponibilità ad
espletare una attività lavorativa ed il “padrone” stabiliva termini e
modalità in un rapporto di lavoro che secondo l’abrogato codice civile
del 1865 era a tempo determinato, salvo diversa pattuizione.
Il codice civile del 1942 ha stabilito la durata a tempo indeterminato
del rapporto di lavoro subordinato salvo altra previsione formalizzata
con atto scritto.
Alcuni anni dopo l’abrogazione dell’ordinamento corporativo, in
attuazione dei principi della Costituzione Repubblicana nuove leggi
cominciavano a delimitare l’esercizio dei poteri datoriali ad esempio
con normativa sul divieto di licenziamento in caso di matrimonio o
gravidanza e poi con la legge 604/ 66 sulla giusta causa e giustificato
motivo del licenziamento individuale.
L’esigenza di delimitare innanzitutto l’esercizio dei poteri del
datore di lavoro si concretizzava con lo Statuto dei Lavoratori
(L.300/ 1970), e la promulgazione di norme idonee a garantire
la libertà sindacale che ponessero una serie di vincoli all’utilizzo
di quei poteri, uno per tutti la previsione di regole per il
procedimento disciplinare (art. 7, L. 300/ 70) e le conseguenze
scaturenti dagli eventuali eccessi ed abusi, così ponendo limiti
sostanziali e procedurali, anche da ultimo con il Codice in materia
di dati personali, in vigore dall’1/ 01/ 2004 (D.lgs. 196/ 2003).
In questo volume si sono raccolte e commentate in maniera
sistematica tutte quelle disposizioni che da un lato riconoscono i poteri

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT