Introduzione

AutoreRoberta Nannucci
PagineXV-XX

A distanza di quasi mezzo secolo dalle prime applicazioni dell'elaboratore elettronico al diritto, l'Informatica giuridica si presenta oggi come una disciplina matura, nel cui ambito sono chiaramente rintracciabili una serie articolata di problemi, ma anche una varietà di soluzioni complesse in dipendenza dell'espandersi e del consolidarsi di tecnologie sempre più evolute; l'Informatica giuridica si configura ormai come uno strumento fondamentale per rendere più efficiente il funzionamento del sistema giuridico nel suo complesso. In questo senso lo studio dell'Informatica giuridica è funzionale non solo alla progettazione di applicazioni utili per il cittadino, ma anche alla definizione e realizzazione di strutture istituzionali in grado di recepire e valorizzare il contributo dell'informatica. Questo atteggiamento pragmatico dev'essere però affiancato da un approfondimento teorico adeguato, atto a garantire la dimensione culturale degli studi informatico-giuridici e il loro dialogo con le altre discipline.

L'Istituto per la documentazione giuridica è stato il primo organismo di ricerca italiano a occuparsi di questo settore disciplinare: fin dalla fondazione, infatti, esso ha avuto come principale obiettivo lo svolgimento di ricerche e la raccolta di documentazione nel campo dell'informatica e delle sue applicazioni al diritto.

Il manuale che qui si presenta, realizzato dall'Istituto nel campo specifico delle sue competenze disciplinari, si propone di offrire un quadro di riferimento ampio e articolato di quelli che sono stati gli sviluppi dell'Informatica giuridica in questi anni, fornendo non solo una sistematizzazione teorica della disciplina, ma anche una serie d'approfondimenti riguardanti i settori applicativi in cui l'Informatica giuridica si è maggiormente impegnata. Dovrebbe emergere una riflessione complessiva sul significato e l'importanza dell'utilizzo delle nuove tecnologie, e della telematica in particolare, da parte degli operatori del diritto. L'informatica, infatti, ha contribuito in maniera rilevante all'attività di produzione, interpretazione e applicazione delle norme giuridiche.

Si tratta di vedere fino a che punto l'informatica possa andare incontro alle esigenze dei giuristi senza inseguire obiettivi troppo astratti e ambiziosi; si tratta, però, anche di evidenziare fino a che punto le pubbliche amministrazioni abbiano finora sfruttato le nuove opportunità proposte dagli strumenti informatici e telematici per attuare quelle innovazioni di cui ormai da tempo si parla, ma che procedono ancora con fatica; si tratta, infine, di ri-flettere sull'esigenza di rinnovamento delle metodologie didattiche nell'ambito delle discipline giuridiche e sui contenuti della formazione del giurista in una società informatizzata che richiede non solo nuovi strumenti di conoscenza, ma anche istituti giuridici in grado di adattarsi ad una continua e rapida evoluzione. Ci si può poi domandare se l'attuazione della società dell'informazione globale, così come viene in parte delineata nell'ultimo capitolo, sarà in grado di modificare il rapporto fra cittadino e conoscenza del diritto, e, quindi, anche fra cittadino e Pubblica Amministrazione.

L'opera raccoglie...

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