Introduzione

AutoreVincenzo Di Maggio
Occupazione dell'autoreAvvocato. Presidente del C.d.A. Fondazione Scuola Forense di Taranto
PagineVI-VII

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Il disagio vivo e palpitante di “color che son rinchiusi” all’interno di questo “gios-tribulo” confuso, ha fatto maturare in Noi, ad un tratto ed inaspettatamente, la suggestione pirandelliana di un “avvocato in cerca di autore”, di un professionista che volesse diventare protagonista di un cambiamento e di una rinascita. Abbiamo pensato che un’iniziativa editoriale come quella che qui proponiamo, avrebbe potuto garantire a chiunque un confronto con gli utenti della Giustizia, con i padrini della Verità, membri inconsapevoli di una famiglia allargata, in cui ognuno è portatore di valori indisponibili.

Le basi concettuali sulle quali abbiamo edificato questa idea sono state l’ etica, il dialogo, la cultura e l’innovazione. L’etica come geometria del buon costume è abito bionico capace di potenziare gli investimenti cognitivi e precettivi che ognuno di noi riceve in dote con la Toga che indossa. Il dialogo è l’unico strumento di potere a basso costo e ad alto rendimento attraverso il quale superare gli errori e gli equivoci del passato celebrando le risorse della comunicazione efficace ed il contributo di regole condivise. La cultura, nel senso classico del termine, rappresenta il punto di forza e di coesione tra categorie professionali affini, obbligate dal Diritto a condividere aule e spazi comuni: per Giudici ed Avvocati è una meta ambita ed eccellente. L’innovazione tecnologica è, infine, la sfida che il futuro ci pone anche quando siamo immersi negli occhi stanchi ed abulici dei nostri anziani clienti. Essa pretende quote di applicabilità più ampie e diffuse in nome di una migliore e maggiore cura dei pazienti della Giustizia che ci si affidano.

Ognuno di questi elementi è in grado di superare disordine e decadenza morale, degenerazione e vacuità intellettuale.Ognuno di questi elementi è in grado di dimostrare che non siamo solo animali ammaestrati dietro chiassose quinte televisive, “trasparenti e pubblicizzati”, “discreti o spregiudicati”, sempre in bilico tra i patti e le norme. In nome di essi abbiamo pensato che il punto di partenza ideale di questa palingenesi potesse essere rappresentato dalla riedizione di un volume...

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