Informatica, diritto e Università

AutoreGiovanni Duni
CaricaProfessore ordinario di Diritto amministrativo all'Università di Cagliari.
Pagine521-526

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@1. Premessa. Informatica Nella Formazione E Formazione In Informatica

Nell'ottobre 1996, in un convegno dell'Inforav si era discusso dei rapporti tra informatica e diritto, distinguendo da un lato i rapporti tra informatica e diritto come specifico oggetto di formazione, in tutti i suoi profili e contenuti, e dall'altro l'utilizzo degli strumenti informatici nella ordinaria didattica delle materie giuridiche1.

In quella occasione fu messo in risalto come negli atenei italiani si stessero diffondendo le aule informatiche nelle quali studiare sia i rudimenti dell'informatica di base, sia l'informatica giuridica classica, documentale, come disciplina specialistica, per lo più opzionale e solo in qualche caso obbligatoria. In quel convegno fu posto in risalto che non era ancora diffusa l'idea che l'informatica documentale potesse costituire uno strumento ordinario per rendere più efficace l'ordinaria didattica di tutte le discipline giuridiche, soprattutto a mezzo di accesso alla giurisprudenza, alle fonti ed alla dottrina direttamente nel contesto della lezione e dell'esercitazione. Per un uso quotidiano degli strumenti informatici, accanto alle aule informatiche era necessario disporre in tutte le aule di un computer, di un collegamento internet e di un proiettore.

Va detto che queste tecnologie hanno oggi una diffusione sufficiente e che gran parte delle aule ne è fornita. Forse la spinta decisiva è venuta dal Page 522 metodo espositivo didattico a mezzo di Power Point, ma sicuramente ne ha beneficiato anche l'accesso alle banche dati giuridiche, consultabili durante la lezione on line (Internet) o off line (Dvd).

Ciò che è più difficile accertare è comunque la effettiva frequenza di utilizzazione di questi strumenti, nella consapevolezza che il loro utilizzo didattico arricchisce la lezione, rendendola più concreta e vivace, con indubbio maggiore risultato mediatico e di apprendimento.

I rapporti tra informatica e diritto in ambito universitario non si fermano tuttavia a questi aspetti, che possiamo considerare acquisiti, ma meritano una impostazione più ampia, dal punto di vista sia scientifico che didattico. Esporremo in proposito alcune considerazioni, senza una analisi delle situazioni esistenti negli atenei che, per essere completa, necessiterebbe di una indagine che esula dagli scopi del presente scritto.

@2. La Tecnologia Informativa E Le Scienze Umanistiche

La civiltà del computer ha invaso la società con differenti velocità a seconda dei settori nei quali si proponeva. Essendo fondata su presupposti di natura tecnologica ha trovato immediato spazio in quelle attività operative e nella ricerca scientifica che erano già per loro natura tecnologiche. I settori latu sensu umanistici sono stati invece più refrattari ad accettare l'innovazione ed è mancato il dialogo tra aree disciplinari a causa delle mentalità molto distanti dei rispettivi cultori. Per molti anni da un lato vi è stato un rifiuto quasi preconcetto alla innovazione, ma d'altro canto la mancanza di sistemi user friendly appariva quasi una barriera espressamente voluta per riservare l'informatica ad una ristretta cerchia di tecnocrati.

Il mondo della tecnologia informatica, tuttavia, scoprì abbastanza presto che il "calcolatore" non era solo uno strumento per matematici ed ingegneri, ma consentiva di gestire praticamente ogni attività umana, migliorandone l'efficienza. Questa gestione si poteva orientare verso due grandi categorie di attività: la gestione della conoscenza attraverso le banche dati informatizzate; la...

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