DIRETTIVA 5 agosto 2011 - Indirizzi sull''applicazione del D.P.C.M. 26 ottobre 2010, per l''accesso, tramite concorso pubblico per titoli ed esami, alla qualifica di dirigente di prima fascia. (Direttiva n. 11/2011). (12A00972)

Alla Presidenza del Consiglio dei

Ministri - Segretariato generale

Alle Amministrazioni dello Stato anche ad ordinamento autonomo

Al consiglio di Stato - Ufficio del

Segretario generale

Alla Corte dei Conti - Ufficio del

Segretario generale

All'Avvocatura generale dello Stato

- Ufficio del Segretario generale

A tutte le Agenzie

Agli Enti pubblici non economici

Agli Enti pubblici

Agli Enti di Ricerca e.p.c.:

Al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della

Ragioneira generale dello Stato -

IGOP

  1. Premessa.

L'art. 6 della legge 4 marzo 2009, n. 15, recante «Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttivita' del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni ...» definisce i principi ed i criteri di delega per la materia relativa alla dirigenza pubblica. Tra gli obiettivi contemplati rilevano quello di:

rafforzare il principio di distinzione tra le funzioni d'indirizzo e controllo spettanti agli organi di governo e le funzioni di gestione amministrativa spettanti alla dirigenza;

affermare la piena autonomia e responsabilita' del dirigente, come soggetto che esercita i poteri del datore di lavoro pubblico, nella gestione delle risorse umane.

Tra le misure contemplate dal legislatore per realizzare i predetti obiettivi vi e' la previsione dell'accesso alla prima fascia dirigenziale anche mediante il ricorso a procedure selettive pubbliche concorsuali.

Il reclutamento di parte della dirigenza apicale mediante procedure concorsuali pubbliche concorre a rendere piu' imparziale l'azione amministrativa e a sottolineare la connotazione tecnica e professionale della gestione, a salvaguardia dell'autonomia delle scelte. Il raccordo con la sfera politica avviene mediante l'emanazione di indirizzi e direttive da parte del corrispondente vertice.

La novita' dell'accesso alla dirigenza di livello generale mediante concorso pubblico riguarda solo una percentuale dei posti disponibili ed il legislatore riconosce la necessita' di approntare misure volte a mettere gradualmente a regime il nuovo sistema con quello precedente. Tuttavia questa novita' rappresenta un elemento di forte evoluzione del management amministrativo, del tutto in linea con l'azione propulsiva di modernizzazione ed innovazione degli apparati pubblici. Questi devono orientarsi nei fatti all'ampia nozione di perfomance (soprattutto organizzativa) che risponde ad una cultura di efficienza ed efficacia e tenere conto del fatto che gli indicatori di misurazione dei servizi devono prendere a riferimento valori derivanti da standard definiti non solo a livello nazionale, ma anche sul piano internazionale.

L'apertura verso un confronto internazionale della pubblica amministrazione e' confermata dalla previsione secondo cui il conferimento dell'incarico dirigenziale generale ai vincitori delle procedure selettive pubbliche deve essere subordinato al compimento di un periodo di formazione, non inferiore a sei mesi, presso uffici amministrativi di uno Stato dell'Unione europea o di un organismo comunitario o internazionale. Concepire l'obbligo di una formazione comparata del manager pubblico risponde ad un bisogno incomprimibile di cambiamento e di maggiore competitivita' che deve accompagnarsi con la revisione dei processi interni di lavoro, decisi e gestiti dalla dirigenza, per finalizzarli all'innalzamento del livello dei servizi offerti all'utenza e realizzare una percezione esterna di miglioramento complessivo di tutta la performance organizzativa.

I principi ed i criteri di delega sopradescritti sono stati tradotti dal Governo nelle prescrizioni recate dall'art. 28-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (da ora in poi solo art. 28-bis) che e' stato per l'appunto aggiunto dall'art. 47 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15. Si riporta il testo di alcuni dei commi del predetto articolo che rilevano per gli argomenti trattati:

1. Fermo restando quanto previsto dall'art. 19, comma 4, l'accesso alla qualifica di dirigente di prima fascia nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, e negli enti pubblici non economici avviene, per il cinquanta per cento dei posti, calcolati con riferimento a quelli che si rendono disponibili ogni anno per la cessazione dal servizio dei soggetti incaricati, tramite concorso pubblico per titoli ed esami indetto dalle singole amministrazioni, sulla base di criteri generali stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previo parere della Scuola superiore della pubblica amministrazione.

2. Nei casi in cui lo svolgimento dei relativi incarichi richieda specifica esperienza e peculiare professionalita', alla copertura di singoli posti e comunque di una quota non superiore alla meta' di quelli da mettere a concorso ai sensi del comma 1 si puo' provvedere, con contratti di diritto privato a tempo determinato, attraverso concorso pubblico aperto ai soggetti in possesso dei requisiti professionali e delle attitudini manageriali corrispondenti al posto di funzione da coprire. I contratti sono stipulati per un periodo non superiore a tre anni.

3. Al concorso per titoli ed esami di cui al comma 1 possono essere ammessi i dirigenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, che abbiano maturato almeno cinque anni di servizio nei ruoli dirigenziali e gli altri soggetti in possesso di titoli di studio e professionali individuati nei bandi di concorso, con riferimento alle specifiche esigenze dell'Amministrazione e sulla base di criteri generali di equivalenza stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previo parere della Scuola superiore della pubblica amministrazione, sentito il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca. A tale fine le amministrazioni che bandiscono il concorso tengono in particolare conto del personale di ruolo che ha esercitato per almeno cinque anni funzioni di livello dirigenziale generale all'interno delle stesse ovvero del personale appartenente all'organico dell'Unione europea in virtu' di un pubblico concorso organizzato da dette istituzioni.

4. I vincitori del concorso di cui al comma 1 sono assunti dall'amministrazione e, anteriormente al conferimento dell'incarico, sono tenuti all'espletamento di un periodo di formazione presso uffici amministrativi di uno Stato dell'Unione europea o di...

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