Il monitoraggio delle performance

AutoreAmedeo Maizza
Occupazione dell'autoreProfessore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese
Pagine383-412
CAPITOLO 13
IL MONITORAGGIO DELLE PERFORMANCE1
Sommario: 1. Il controllo di gestione – 2. I sistemi di reporting – 3. Il modello Ba-
lanced Scorecard.
1. Il controllo di gestione1
L’ipercompetitività rende ancor più necessario predisporre sistemi
di controllo utili per verificare tempestivamente la bontà delle scelte
adottate e la loro attuazione, quindi per valutare eventuali mutamen-
ti da apportare ai programmi prestabiliti. Il controllo assume allora
un’ampia valenza poiché investe ambiti trasversali alle molteplici atti-
vità e ruoli presenti in azienda. Accettando la tradizionale definizione
secondo cui il controllo di gestione può intendersi come il complesso di
attività volte a verificare la corretta attuazione dell’impostazione stra-
tegica adottata dall’impresa2, si ha che esso va inteso come un insie-
me composto di strumenti e funzioni di ausilio al processo decisionale,
quindi anche all’azione di governo dell’impresa, tra loro concatenati in
una sequenza logico-operativa. In tal senso, esso deve fondarsi su prin-
cipi teorici, adattandosi mutevolmente alle peculiarità dell’impresa che
dovrà recepirlo. Detto insieme di attività dovrà, anche, essere in grado
1 Il capitolo riprende, con aggiunte e revisioni, alcune parti del cap. 6 di: Maizza A., La gestione
d’impresa tra vitalità e rischio di crisi, ed. Cacucci, 2006.
2 Il tema, assai ampio e con diverse implicazioni, è affrontato da numerosi autori, tra i quali, oltre a
quelli riportati nelle note che seguono, si segnalano: Atkinson A.A., Banker R.D., Kaplan R.S., Young
M.S., Management accounting, ed. Isedi, 1998; Bastia P., Sistemi di pianificazione e controllo, ed. Il
Mulino, 2001; Bergamin Barbato M., Programmazione e controllo in un’ottica strategica, ed. Utet,
1991; Brunetti G., Il controllo di gestione in condizioni ambientali perturbate, ed. Franco Angeli, 2004;
Fadda L., Fontana F., Garelli R., Controllo di gestione, ed. Giappichelli, 2003; Mella P., Controllo di
gestione, ed. Utet, 1997; Terzani S., Lineamenti di pianificazione e controllo, ed. Cedam, 1999.
384 Management d’impresa e strategie competitive
di verificare il corretto funzionamento del sistema aziendale attraverso
il monitoraggio, pressoché costante, di tutte le varie fasi, principalmen-
te di quelle che si considerano più critiche e, in quanto tali, potenzial-
mente non idonee al perseguimento dell’efficacia e dell’efficienza.
L’efficienza può essere valutata nella sua dimensione esterna all’im-
presa, quindi relativamente al suo potere di mercato ed alla sua capaci-
tà competitiva. Il parametro di sintesi con cui si misura l’efficienza è,
usualmente, il valore economico, ovvero i costi sostenuti dall’impresa
per l’ottenimento dei successivi ricavi. L’inefficienza, quindi, dipende
essenzialmente da anomalie funzionali che impediscono all’impresa
di ottenere output di valore superiori alle risorse impiegate. Si tratta,
pertanto, di riuscire a definire le aree in cui si sono manifestate dette
anomalie, ricercando eventuali responsabilità o carenze strutturali. In
questa prospettiva, il parametro economico, pur nella sua rilevanza,
può apparire non sufficiente a palesare eventuali imperfezioni orga-
nizzative e/o malfunzionamenti degli impianti. Può, infatti, accadere
che, per contenere gli oneri produttivi, si distolga l’attenzione da altri
fattori (quali ad esempio la qualità o il servizio al cliente) che parteci-
pano pienamente al buon esito dei risultati.
A tal proposito, un valido supporto al management aziendale è for-
nito dal controllo di gestione, che esplica la sua funzionalità in diverse
fasi. Dapprima esso interviene nella fase di programmazione, che si
traduce nella stesura del budget in cui si indicheranno gli obiettivi ge-
nerali e peculiari ad ogni processo, coerentemente con le finalità strate-
giche definite con ottica di medio-lungo periodo. La velocità con cui si
manifestano le dinamiche competitive è oggi tale da imporre al budget
di avere obiettivi periodici utili per consentire un puntuale e costante
monitoraggio, volto altresì a revisionare complessivamente la sua arti-
colazione. Il documento programmatico conterrà, naturalmente, anche
le attribuzioni di risorse ed obiettivi ai vari responsabili delle diverse
attività, in modo da creare idonei stimoli e gratificazioni. Periodica-
mente, si dovrà, quindi, verificare l’esecuzione dei programmi tramite
l’analisi degli scostamenti, cercando di appurare in quale ambito e per
quali ragioni si siano eventualmente riscontrate delle differenze rispet-
to alle previsioni iniziali. Comprese tali motivazioni, si dovrà agire ret-
tificando gli obiettivi programmati, ovvero rivedendo il funzionamento
organizzativo dell’impresa.
Adottando tale metodologia di partecipazione attiva di tutte le com-
ponenti umane del sistema, il controllo, necessario per verificare la
correttezza dell’operato del personale, non appare un’azione coerci-
tiva ed, eventualmente, punitiva, ma assume i connotati di una parte

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