Il mobbing nel diritto penale

AutoreSilvia Bellino
Pagine23-29
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È un peccato non potere estendere la pena ai ladri di anime, oltre
che di corpi (…). Ora i ladri di anime sono certamente più immorali che
i ladri di una mela, ma nessuna legge li perseguita. L’intenzione, infatti,
se non si trasforma in un reato, non è mai una colpa. Ed è questo il
minuscolo abisso che supera i due codici, penale e morale”.
Questa splendida pagina tratta dall’ultimo romanzo di G. Pon-
tiggia, Nati due volte, è quella che meglio consente di introdurre il
tema del mobbing il quale in ultima analisi altro non rappresenta
che un vero e proprio furto dell’anima.
Dissertare di “mobbing”, però, rende imprescindibile esplicare
la nozione che l’anglicismo cela per sintetizzare un fenomeno dalle
sfaccettature assai variegate e, pertanto, è doveroso attingere infor-
mazioni da altre scienze quali la sociologia, l’etologia, la psicologia
ed anche la medicina: l’approccio del penalista, dunque, non può
trascurare né gli interventi della dottrina e della giurisprudenza
lavoristiche, né tantomeno gli assunti di quelle civilistiche, né tan-
IL MOBBING
NEL DIRITTO PENALE
di Silvia Bellino

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