I presupposti

• Autore: Ricci, Francesco
• Pagine: 111-120

S: 46. L’obiettivo della migliore tutela della vittima. – 47. La teoria

delle obbligazioni senza prestazione. – 48. Gli obblighi di prestazione e gli

obblighi di protezione. – 49. Gli obblighi di protezione accessori ad obblighi

di prestazione. – 50. Gli obblighi di protezione autonomi. – 51. Gli obblighi

di informazione senza prestazione.

46. L’obiettivo della migliore tutela della vittima.

La scelta tra gli schemi propri della responsabilità aquiliana, con-

trattuale o della terza via appare riconducibile alla necessità di assicu-

rare la migliore efcienza del criterio di imputazione e del relativo

giudizio di responsabilità345, e in particolare di individuare il migliore

punto di contemperamento tra le contrapposte esigenze di non scorag-

giare la libertà d’iniziativa dell’agente, da una parte, e di assicurare

un’adeguata protezione al danneggiato, dall’altra.

Dal punto di vista pratico, i più importanti caratteri distintivi tra le

discipline dei due modelli di responsabilità erano tradizionalmente in-

dividuati: a) nella diversa congurazione dell’onere della prova, che

nel caso della responsabilità contrattuale risulta limitata alla prova

della fonte dell’obbligazione e dell’inadempimento (art. 1218 cod.

civ.), mentre nel caso della responsabilità extracontrattuale è estesa

alla condotta, alla colpa, al danno ed alla sua ingiustizia, nonché al

nesso causale tra condotta e danno ingiusto (artt. 2043 e 2697 cod.

civ.); b) nella differente ammissibilità di clausole di esonero della re-

sponsabilità, che solo nel caso della responsabilità contrattuale risul-

tano escluse per i casi di dolo o colpa grave del debitore (art. 1229

345 In tal senso v., infatti, C. C, La nuova responsabilità civile, cit.; p. 4 s.;

S. F, op. cit., p. 164 ss.; A. D A, op. cit., p. 193 s.; L. L, op. cit., p. 56 ss.

SEZIONE I

I PRESUPPOSTI