I nuovi protagonisti del mondo digitale tra neutralità della Rete e accesso all'informazione

AutoreVittorio Pampanin
CaricaDottore di ricerca in Diritto pubblico e assistente di Diritto amministrativo presso il Dipartimento di giurisprudenza dell'Università degli Studi di Pavia
Pagine237-258
I nuovi protagonisti del mondo digitale
tra neutralità della Rete e accesso all’informazione
VITT ORI O PAMPAN IN
SOMM ARI O:1. L’esigenzadella net neutrality in Int ernet – 2. Le regole in materia di
network management tra USA e Unioneeuropea – 3. Prof‌ili critici nell’applicazione
delle regole di net neutrality: il caso dello zero-rating – 4. I nuovi gatekeeper dell’in-
formazione e i pericoli per le libertà in Rete: la net freedom – 5. Sulla necessità di
nuovi strumenti di tutela delle libertà di Internet: search neutrality eapp neutrality
1. LES IGE NZA DEL LA NET N EU TRA LITY I N INTE RN ET
Il successo di Internet, che ne ha consentito uno sviluppo esponenziale
nel mondo moderno, decretandone il ruolo di principale strumento di in-
formazione e di conoscenza a disposizione dei cittadini, è tradizionalmente
attribuito alla sua particolare architettura e ai meccanismi che ne governano
il funzionamento.
I due principi fondamentali che stanno alla base di Internet prevedono
che i messaggi inviati, scomposti in pacchetti di dati in tecnica digitale, siano
veicolati attraverso la retein modo autonomo (end-to-end) e il più velocemente
possibile (best effort)
1
. In particolare il principio di trasmissione end-to-end
sta ad indicare che l’intelligenza della Rete, cioè la capacità di controllare
e indirizzare i dati, è collocata ai livelli più alti del sistema multilivello di
Internet, e dunque nei punti terminali dove l’utente immette l’informazione
o utilizza un’applicazione (si pensi all’invio di una e-mail), mentre i protocolli
di comunicazione, che rappresentano la strada su cui scorre l’informazio-
ne, devono rimanere i più semplici possibili in modo che nessun terminale
possa inf‌luire sul percorso seguito dal messaggio nel passare dal mittente al
destinatario2.
L’A.è dottore di ricerca in Diritto pubblico e assistente di Diritto amministrativo presso il
Dipartimento di giurisprudenza dell’Università degli Studi di Pavia, e attualmente professorea
contratto di Diritto amministrativo I presso il Dipartimento di giurisprudenza dell’Università
degli Studi di Brescia.
1
J. KRÄM ER, L. WI EWI ORR A, C. WE INH ARDT ,Net Neutrality: A Progress Report, in
“Telecommunications Policy”, vol. 37, 2013, n. 9, p. 794.
2
L’elaborazione esplicita del principio end-to-end risale al contributo di P. REED,
J.H. SALTZ ER, D.D. CL ARK,End-to-end Ar guments in System Design, in “ACM Transactions
on Computer Systems”, vol. 2, 1984, n. 4, pp. 277-288.
Edizioni Scientif‌iche Italiane ISSN 0390-0975 ISBN 978-88-495-3707-9
238 Informatica e diritto /Social media e diritti. Diritto e social media
Gli effetti positivi prodotti dall’osservanza di questi principi sono mol-
teplici. Da un lato, la previsione che i livelli più bassi del sistema possano
fornire una grande disponibilità di risorse ai livelli più alti senza essere preor-
dinate a un particolare utilizzo ha rappresentato il presupposto perché potesse
svilupparsi un’ampia varietà di applicazioni per connettersi e utilizzare la
rete Internet. In questo senso, costruendo una rete neutrale rispetto ai suoi
diversi utilizzi, Internet ha rappresentato un ambiente competitivo dove l’in-
novazione ha trovato terreno fertile per f‌iorire in numerosi contesti, anche
originariamente non previsti: si pensi ad esempio ai ser vizi di telefonia on line
(VoIP), allo scambio di musica in formato digitale, al commercio elettronico
e prima ancora alla posta elettronica
3
. Dall’altro lato, la scelta che i nodi
intermedi di cui è composta la Rete e attraverso cui passano le informazioni
non possano differenziare i pacchetti di dati in base al loro contenuto o alla
loro provenienza ha sostanzialmente assicuratoil rispe ttodi una regola di non
discriminazione nell’accesso all’informazione (imponendo di considerare allo
stesso modo tutti i pacchetti di dati inviati sulla rete).
L’aumento esponenziale dei contenuti veicolati sulla rete ha però messo
in crisi la sostenibilità di questi principi fondamentali mostrandone i limiti e
inducendo così utenti e gestori di Internet a introdurre forme di “intelligenza”
nella Rete, volte a determinare il contenuto e la provenienza dei pacchetti di
dati, in modo da disporne un trattamento differenziato.
Le giustif‌icazioni alla base di questo nuovo approccio alla Rete sono mol-
teplici e vanno dall’esigenza di garantire la sicurezza del sistema (si pensi al
problema della diffusione di virus tramite spam) al contrasto della criminalità
informatica (con particolare riferimento alla tutela del diritto d’autore)
4
. A
queste si è aggiunto poi il timore che un aumento della domanda di connettivi-
tà degli utenti possa portare a una sovrautilizzazione delle infrastrutture, con
la conseguenza di una minore qualità del servizio
5
. Simile pericolo è tanto più
vero in un contesto come l’attuale in cui la principale modalità di fruizione di
Internet è signif‌icativamente cambiata, spostandosi sempre di più verso la ri-
produzione in tempo reale di contenuti multimediali (streaming), esposti quin-
3
M.A. LEML EY, L. LES SIG,The End of End-to-End: Preserving the Architecture of the Internet
in the Broadband Era, in “UCLA Law Review”, vol. 48, 2001, https://www.ssrn.com/en.
4
Sul punto A. FACHECH I,“Net neutrality” e discriminazioni arbitrarie, in “Il Foro
napoletano - Nuova Serie”, 2015, n. 2, pp. 346-347.
5
In tal senso F. DELL’ISOL A,La neutralità della Rete nella regolamentazione internazio-
nale, comunitaria e nazionale: una questione risolt a?, in “Rivista della cooperazione giuridica
internazionale”, 2010, n. 35, p. 107.
ISSN 0390-0975 ISBN 978-88-495-3707-9 Edizioni Scientif‌iche Italiane

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