I dati telefonici e telematici per l'autorità giudiziaria: la necessità di convergere su modelli di dati e procedure condivise

AutorePaolo Reale
CaricaL'A. è ingegnere elettronico consulente in digital forensics e professore a contratto presso l'Università di Pisa
Pagine333-344
I dati telefonici e telematici per l’autorità giudiziaria:
la necessità di convergere su modelli di dati e procedure condivise
PAOLO REA LE
SOMM ARI O:1. Premessa – 2. Riferimenti normativi – 3. Formati e convenzioni dif-
ferenti dei “tabulati” – 4. Le ripercussioni pratiche – 5. Il consulente tecnico che assiste
una difesa – 6. Conclusioni
1. PRE MES SA
L’accertamento dei reati, e più in generale l’indagine giudiziaria, si svolge
attraverso molteplici attività, tra le quali ha ormai assunto un ruolo fonda-
mentale, da tempo, quella di analisi dei dati di traff‌ico telefonico, e più recen-
temente anche quello telematico. I dati provenienti dai cosiddetti “tabulati
di traff‌ico” consentono infatti di raccogliere elementi di grande importanza,
come – a titolo esemplif‌icativo – accertare quali sono i contatti dei soggetti
interessati da un’indagine, identif‌icare i componenti di un sodalizio, accerta-
re tempi e modalità di comunicazione tra determinati soggetti, verif‌icare le
possibili localizzazioni geograf‌iche e altro ancora. Inoltre, l’uso quotidiano e
pervasivo dei cellulari fa sì che i dati contenuti in tali dispositivi possano rap-
presentare fonti di prova per le attività investigative durante l’accertamento
di un reato.
Tuttavia, sebbene quanto sopra possa far pensare al fatto che questi dati
siano disponibili in modo facilmente accessibile, strutturato, magari anche in
formati interscambiabili, o facilmente elaborabili, stupirà sapere che – pur-
troppo – così non è. Anzi, a dispetto di quanto auspicabile, i “tabulati” sono
affetti da numerose criticità dal punto di vista dei criteri sopra elencati, e ciò
comporta all’atto pratico che la loro fruizione diventi, nella situazione più
favorevole,un’attività complessa, e in quelle meno favorevoli addirittura una
potenziale fonte di errori, a discapito di un lineare processo di accertamento
della verità processuale.
2. RIF ERI MEN TI NORM ATIV I
Si potrebbe pensare che questo sia un problema circoscritto a un ambito
nazionale, che magari possa essere legato ad una disposizione di legge non
L’A. è ingegnereelettronico consulente in digital forensics e professore a contratto presso
l’Università di Pisa.
Edizioni Scientif‌iche Italiane ISSN 0390-0975 ISBN 978-88-495-3285-2

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