Il godimento di cosa altrui

• Autore: Anna Lamanuzzi
• Pagine: 53-90

CAPITOLO SECONDO

IL GODIMENTO DI COSA ALTRUI

SOMMARIO: 1. Il concetto di godimento della cosa altrui. - 2. Le figure giuridiche

relative al godimento della cosa altrui. A) I diritti reali di godimento enucleati

dalla sistematica tradizionale: usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, servitù e

superficie. - 3. Segue. B) Altre figure giuridiche relative al godimento della

cosa altrui. - 4. Il problema della natura reale o personale delle situazioni

soggettive relative al godimento della cosa altrui. La concezione classica e la

concezione personalistica del diritto reale. La teoria della inerenza quale ele-

mento fisionomico del diritto reale. - 5. La teoria della rilevanza verso i terzi

ed opponibilità del diritto reale. - 6. La individuazione della categoria unitaria

dei diritti di godimento su cosa altrui. - 7. Proprietà e diritti reali limitati:

“l’illusione dei caratteri comuni e della sostanziale unità concettuale”. - 8.

Diritti reali e rapporto obbligatorio. L’obbligazione come modello tipico dei

rapporti relativi ed assoluti. Le clausole generali di correttezza e buona fede

dal campo delle obbligazioni alla materia dei diritti su cosa altrui.

1. Il concetto di godimento della cosa altrui

Il fenomeno del godimento della cosa altrui trova posto nel

nostro ordinamento giuridico in una serie di istituti che presen-

tano contenuti molto differenti con ampiezza di godimento più o

meno estesa. Autorevole dottrina1 sostiene che il concetto di

godimento sia contenuto nella etimologia della parola usufrutto,

nei suoi due aspetti di uti e frui. Il primo indica il servirsi della

cosa traendo dalla stessa il soddisfacimento dei bisogni; il secon-

do indica invece il servirsi della cosa come strumento per procu-

rarsi i beni necessari al soddisfacimento dei bisogni. Poiché il

1 GIORGIANNI, Contributo alla teoria dei diritti di godimento su cosa altrui,

Milano, 1940, 5 ss..