Gli usi civici a Massafra e a Martina Franca

AutoreGiulio Mastrangelo
Pagine233-256
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GIULIO MASTRANGELO
Gli usi civici a Massafra e a Martina Franca
(The civic uses in Massafra and Martina Franca)
[Gli usi civici nei territori di Massafra e di Martina hanno avuto ori-
gine e vicende diversificate, ma, nonostante varie leggi abolitive, so-
no sopravvissuti a tutti i tentativi di liquidarli, sopprimerli, arginarli e
alterarne la struttura e sono ancora vigenti ponendo alcuni problemi
giuridici. Specie per il territorio di Martina Franca, tuttora di natu-
ra demaniale soggetto agli usi civici seppure appadronato e trasfor-
mato in masserie, si pone il problema della privatizzazione. Essendo.
scarsamente praticabili l’affrancazione e/o la legittimazione ex lege
1766/1927, si prospetta di utilizzare i vincoli, nascenti dalla demania-
lità, per tutelare il bene ‘paesaggio’, mediante il riconoscimento con
legge regionale dello status quo di quei terreni, bilanciato però dall’az-
zeramento (totale e/o parziale) dell’indice di fabbricabilità fondiario
(onde evitare ulteriore consumo del territorio).
Parole chiave: usi civici, affrancazione, demanio
The right of common in the territories of Massafra and Martina Franca
have different origins and history and have been in force for centuries.
Notwithstanding a number of provisions of law abolishing them throu-
ghout the time, they survived to all of such attempt at destroying, liquida-
ting or limiting them, or at modifying their structure, and are still in force,
thus creating a number of legal issues. That is particularly relevant in the
territory of Martina Franca, which is still theoretically in the ownership
of the State and subject to civic uses, where a number of private subjects
ring-fenced the territory (by erecting walls of stones) and created the typi-
cal local farms, which are still in use nowadays. This situation, amounting
to a de facto privatisation, creates a number of legal problems in rela-
tion to the circulation of such goods. A number of solutions theoretically
available (the so called “affrancazione”, i.e. redemption, or the legitima-
tion under Law No. 1766 of 1027) do not appear a viable route due to a
number of problems connected thereto. A possible solution can be that of
creating, in relation to such land, an ad hoc status by way of regional law,
aimed at preserving the typical landscape, by means of which this matter
can be finally and comprehensively regulated. The acknowledgement of
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the “privatised” status of such land would be counter-balanced, in view of
preserving the typical landscape, with the prohibition (in full or in part) of
erecting new buildings by dramatically reducing the index of fabricability,
also in order to avoid a further exploitation of the territory.
Keywords: Right of common, enfranchisement, demense]
Sommario: 1. Demanio e usi civici nel regno di Napoli. 2. La Foresta Ta-
rantina e gli usi civici. 3. Le fonti degli usi civici a Massafra. 4. Vicende
relative ai demani di Massafra. 5. Origine e crescita del territorio di
Martina Franca. 6. Vicende relative ai demani di Martina Franca. 7. Usi
civici e legge eversiva della feudalità. 8. Persistente vitalità degli usi
civici. 9. Una soluzione praticabile.
1. Demanio e usi civici nel regno di Napoli
I diritti di uso civico erano connaturati alla demanialità della ter-
ra; grazie ad essi ogni cittadino, per il solo fatto di essere nativo di
quel luogo, sia uti singulus sia uti civis, aveva il diritto di pascolare,
acquare e far legna sui terreni demaniali aperti1. I diritti di uso civico
– secondo la dottrina – conferiscono il diritto reale d’uso ai singoli i
quali, nei giudizi relativi, possono provvedere alle azioni e ai ricorsi
spettanti all’universitas degli aventi diritto e, dunque, sono «diritti –
di tipo reale – su terreno o di privati o del comune o della frazione»2.
Gli usi civici – di cui è difficile fissare l’origine – ricevono un forte
impulso in età tardo-antica per effetto della grande crisi sociale, po-
litica e militare dell’Impero. Le campagne, devastate dalla guerra
greco – gotica, dalle pestilenze e dalle invasioni, spopolate e abban-
donate dai proprietari, restano incolte e improduttive3 e tutti i terreni
aperti offrono ai superstiti una riserva ove attingere il necessario per
sopravvivere. In tale contesto, la pastorizia prende il sopravvento
sulle forme più organizzate di agricoltura, sia nelle terre pubbliche
del demanio, sia sulle terre private, generalmente costituite da gran-
1 G. MASTRANGELO, Contributo sui Demani comunali di Massafra, Fondazio-
ne P. Loreto, Massafra 1997, p. 13.
2 L. COSTATO (a cura di), Trattato breve di diritto agrario italiano e comunita-
rio, Padova 1994, p. 404.
3 A. PALERMO, Usi civici, in Novissimo Digesto Italiano, vol. XX, Utet, Torino
1982, pp. 209 ss.

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