Gli atti di convalescenza

AutoreG. Morri - F. Pontrandolfi - S. Tenca
Pagine271-274
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GLI ATTI DI CONVALESCENZA
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La sanatoria
L’esame dei vizi di legittimità dai quali è af‌fetto un provvedimento
di primo grado può sfociare in un atto amministrativo che opera in
funzione di conservazione.
Secondo il principio generale dell’autotutela decisoria, la sanatoria di
un atto amministrativo è sempre consentita, fatte salve due eccezioni:
- la presenza di gravi difetti che inf‌iciano l’atto, rendendolo nullo o
inesistente;
- la sussistenza di vizi di merito, in quanto l’opportunità o la conve-
nienza di un atto amministrativo non dipendono dalla volontà del-
l’amministrazione.
È controverso se gli atti di sanatoria operino ex nunc o ex tunc, ma anche i sostenitori della
prima linea interpretativa giungono al medesimo risult ato f‌inale dei secondi conf‌igurando
un “effetto ininterrotto”, per cui gli effetti dell’atto di sanatoria si saldano a quelli dell’atto
di primo grado.
Il tipico atto di sanatoria è la convalida, che consiste in un provvedi-
mento della stessa autorità che ha emanato l’atto viziato di primo grado
diretto ad eliminare la causa di illegittimità. L’atto di convalida richiede:
- la volontà inequivoca di rimuovere il difetto del provvedimento ori-
ginario;
- il puntuale riferimento all’atto ed al vizio da eliminare;
- una congrua motivazione, che dia conto delle ragioni di interesse
pubblico che sorreggono la convalida.
La convalida è idonea a sanare i difetti di forma, i vizi di procedura
e le lacune del contenuto dell’atto, nonché l’incompetenza relativa
(vedi Cap. 14, par. 3).
Non sono richieste forme par ticolari per la convalida di un atto viziato da incompetenza
relativa, essendo suff‌iciente la manifestazione dell’intento dell’organo amministrativo
competente di condividere il contenuto dell’atto e i presupposti sottostanti alla sua ema-
nazione, senza che lo stesso debba reiterare il procedimento o rinnovare la motivazione,
che deve essere ricercata nell’atto convalidato (Tar Sardegna, 17-1-2004, n. 15).
Funzione
e limiti di
ammissibilità
Nozione e
requisiti
della
convalida

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