CIRCOLARE 21 novembre 2005, n. 36 - Classificazione funzionale delle spese e dei costi di funzioni obiettivo (Missioni istituzionali). Modalita' di gestione e procedure di modifica

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE CIRCOLARE 21 novembre 2005, n.36

Classificazione funzionale delle spese e dei costi di funzioni obiettivo (Missioni

istituzionali). Modalita' di gestione e procedure di modifica.

Alle Amministrazioni centrali dello Stato Al Gabinetto del Ministro Ai Centri di responsabilita' ammini strativa e, per conoscenza

Agli Uffici centrali del bilancio presso le Amministrazioni centrali dello Stato Alla Corte dei conti Alla Banca d'Italia All'ISTAT

  1. Premessa.

    La legge Ciampi, di riforma del bilancio dello Stato n. 94 del 1997, ha, tra l'altro, introdotto la nuova classificazione funzionale delle spese dello Stato per funzioni obiettivo (ovvero Missioni istituzionali).

    La nuova classificazione funzionale nasce dall'esigenza di ´definire le politiche pubbliche di settore e di misurare il prodotto delle attivita' amministrative, ove possibile, anche in termini di servizi finali resi ai cittadiniª (art. 4, comma 1, legge n.

    94/1997).

    Inoltre, con il connesso decreto legislativo n. 279 del 7 agosto 1997, e' stato disciplinato - al titolo III, articoli 10, 11 e 12 - il sistema di contabilita' economica analitica delle pubbliche amministrazioni, previsto dalla stessa legge n. 94/1997, che si fonda su tre componenti fondamentali: il piano dei conti, i centri di costo e i servizi erogati.

    Con la circolare n. 65 del 22 agosto 1997, la Ragioneria generale dello Stato avvio' l'analisi e la ricognizione delle attivita' proprie delle singole amministrazioni centrali al fine di pervenire alla identificazione delle Missioni istituzionali e dei sottostanti servizi svolti - allo scopo di definire il quadro complessivo delle funzioni obiettivo perseguite dalle Amministrazioni centrali dello Stato - per la progressiva attuazione della riforma delineata dalla citata legge n. 94/1997, e la loro applicazione a partire dal bilancio finanziario per l'anno 1999. Tale attivita' fu condivisa attraverso - l'istituzione di un apposito gruppo di lavoro e la sottoscrizione di un protocollo d'intesa nel giugno 1998 (allegato 1) - con le principali istituzioni interessate.

    Nel corso del 2002, si e' proceduto all'aggiornamento delle Missioni istituzionali stesse, per rispondere a tre principali ordini di motivi

    le complesse riorganizzazioni intervenute nell'ambito della pubblica amministrazione, a partire dall'attuazione del decreto legislativo n. 300/1999 e successive modificazioni ed integrazioni, che hanno implicato la necessita' di rivedere i legami tra classificazione funzionale e mutata struttura delle amministrazioni, verificandone l'eventuale modifica, integrazione o eliminazione di Missioni istituzionali non piu' corrispondenti ai compiti assegnati alle diverse strutture organizzative; il decentramento funzionale in atto, territoriale e tecnico, ha determinato l'esigenza di verificare le funzioni devolute ad altri enti e quelle ancora di competenza del Governo centrale; il recepimento delle modificazioni intervenute al terzo livello della COFOG - Classification Of the Functions Of Government (Classificazione delle funzioni di Governo), prevista dal Sistema europeo dei conti (SEC 95) - determinate in sede EUROSTAT, che hanno imposto l'aggiornamento (pur se minimale) anche della struttura della classificazione funzionale del nostro Paese.

  2. La vigente classificazione funzionale per funzioni obiettivo.

    Come e' noto, la classificazione funzionale per funzioni obiettivo si sviluppa su sei livelli sequenziali: i primi tre (divisioni, gruppi e classi) accolgono la classificazione COFOG, consentendo il raccordo ed il confronto di dati omogenei con gli altri Stati europei; il quarto livello esprime le Missioni...

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