Una forte rappresentanza per il mondo immobiliare

AutoreCorrado Sforza Fogliani
Pagine979-980

Page 979

    Deregistrazione dell'intervento svolto dal Presidente della Confedilizia al "Forum di previsioni e strategie 2001" di Scenari Immobiliari - S. Margherita Ligure, 15-16.9.2000.

Il settore immobiliare va bene, nonostante problemi ed anomalie. Ma chi, nel settore, si occupa di queste anomalie, di questi problemi, chi vi si dedica per rimuoverli? La questione si riallaccia al tema della rappresentanza del settore immobiliare ed al suo rafforzamento.

Si può operare come meglio si crede, inventare nuove formule, ma prima o dopo si cozza contro la legislazione o contro il fisco. A proposito di fondi di investimento immobiliare, si sa che il recupero dei crediti Iva (un atto che in un Paese civile, in uno Stato di diritto, sarebbe dovuto) diventa in Italia un problema, se non insormontabile, certamente difficile.

Con il sindacato inquilini, il Sunia, si è riusciti a costituire una legge civile per l'abitativo, dove più vi erano da tutelare dei risvolti sociali, ma nulla si è riusciti a muovere nel campo dell'uso diverso. Ed anche una piccola norma surrettizia introdotta nella legge Zagatti (in virtù della quale si abrogava l'articolo 79 della legge dell'equo canone, e quindi in sostanza si introduceva una certa liberalizzazione anche nell'uso diverso) è stata prepotentemente estromessa dalla legge per volere delle lobby commerciali, proprio per mantenere inalterate le cose. Sicché si è avuto il paradosso che la legge Zagatti ha abrogato l'articolo 79, con un processo di costruzione legislativa che credo sia unico in tutta la storia d'Italia e di tutti i Paesi, limitatamente all'uso abitativo.

L'articolo 79, che è la chiave di volta del vincolismo, sta in piedi per l'uso diverso, mentre cade per l'uso abitativo.

Nonostante le proteste degli operatori, nessuno (a parte Confedilizia) si è mosso nell'ambito del settore per spingere ad una revisione di una situazione noramtiva così assurda e così sclerotizzata.

Altra questione sintomatica della situazione contro la quale cerchiamo di batterci, riguarda il famoso libretto immobiliare. Una battaglia contro lo spreco di 15.000 miliardi: il libretto immobiliare non si farà, ma la battaglia per giungere a questa soluzione è stata vinta dalla Confedilizia, dall'Inu, dal Consiglio superiore dei lavori pubblici. Nessun altro ha risposto agli appelli in tal senso, che pure avrebbero dovuto avere un coinvolgimento totale del mondo immobiliare.

La nostra rappresentanza è riuscita, attraverso varie...

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