La formazione professionale come antidoto contro la precarietà

AutoreDomenico Garofalo
Pagine121-126
La formazione professionale
come antidoto contro la precarietà
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Con i Suoi contributi Bruno Veneziani ha partecipato alla elaborazione
giuslavoristica dell’ultimo cinquantennio (V, 1966), caratterizzandosi
per una varietà ed un pionierismo di indagine, che lo ha visto scavalcare i conni
nazionali per proiettarsi con largo anticipo in quella dimensione comunitaria,
dalla quale il diritto del lavoro non può più prescindere.
Numerosi e stimolanti sono gli spunti di riessione che possono emergere
dalle Sue pubblicazioni (192), sicché ardua è stata la scelta di quale cogliere per
partecipare alla raccolta che gli Amici hanno inteso dedicargli.
Alla ne mi è piaciuto rileggere, anche per l’attenzione che ho dedicato al
tema, un contributo edito quasi vent’anni fa sul Giornale di diritto del lavoro e
relazioni industriali, intitolato «La essibilità del lavoro ed i suoi antidoti. Un’a-
nalisi comparata».
Già dal titolo sembra emergere l’idea, cara ad una parte della dottrina lavori-
stica, della essibilità come «patologia» del mercato, ma ad essa Veneziani non
oppone una difesa massimalista del lavoro social-tipico, di cui anzi mette in dub-
bio l’esclusività quale archetipo contrattuale (V, 1996, 102), consape-
vole di quanto accade in altri sistemi giuridici economicamente più avanzati del
nostro, attingendo alla propria esperienza di giurista comparatista ante litteram
(V, 1975 e 1982).
Alla sda della essibilità, strumento necessario già per cavalcare la globa-
lizzazione della prima ora, Veneziani replica avendo presenti le indicazioni del
Libro Bianco di Delors, che individua nello sviluppo della istruzione e della
formazione lungo tutto l’arco della vita (V, 1998, 12) il primo strumen-
to per incentivare l’occupazione, secondo una visione della crescita economica
e sociale decisamente lontana dal modello nordamericano (A, 1998, 11),
fondata sul postulato collegamento tra darwinismo industriale e darwinismo so-
ciale (V, 1996, 101-102).
Se nella società post-industriale si propugna sovente una “essibilità del
tempo della prestazione”, la risposta data dalla dottrina lavoristica più adusa al
tema passa attraverso l’inversione dei termini di quest’ultima frase, auspicando
la «essibilità dell’occupazione nel tempo» (G, 1996, 136), come principio
generale di funzionamento del mercato del lavoro (R, 2002, 3; O,

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