Le fonti di spoglio

AutoreRosa Maria di Giorgi
CaricaRicercatrice a contratto presso l'Istituto per la documentazione giuridica di Firenze
Pagine161-178

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  1. La scelta delle fonti costituisce un momento importante nella dinamica di un'impresa bibliografica: questa infatti risulterà tanto più valida e scientificamente fondata quanto più attenta sarà stata la cura posta nella raccolta e selezione del materiale di spoglio. Allo scopo si rivela innanzitutto necessario disporre di strumenti atti a garantire un costante aggiornamento sulla situazione complessiva della letteratura scientifica pubblicata a livello internazionale; pertanto, una prima fase dell'attività consiste Dell'individuare i canali più idonei al conseguimento di tale risultato, tenendo conto delle numerose difficoltà derivanti dal consistente sviluppo che s'è venuto registrando, in questi ultimi anni, nel campo della pubblicistica relativa all'informatica giuridica. Sono qui di seguito illustrate la tipologia delle fonti utilizzate per la Bibliografia internazionale d'informatica e diritto (BID) e, quindi, le procedure di lavoro che si sono rese necessarie per la loro individuazione.

  2. Nell'ambito delle pubblicazioni periodiche si sono manifestate due tendenze principali; l'immissione sempre più frequente sul mercato editoriale di nuovi periodici presentati, al pubblico degli esperti quali fonti specialistiche della materia e, parallelamente, l'introduzione di rubriche specifiche su riviste già affermate in campo internazionale, a testimonianza della 'crescente esigenza di dare adeguato spazio agli studi e al dibattito sull'informatica giuridica. Accanto a queste pubblicazioni che, sebbene in diversa misura, potrebbero considerarsi specialistiche della materia, si colloca una serie consistente di periodici che, pur curando in forma prioritaria altri aspetti dell'informatica generale, si occupano talora, in forme e tempi non predeterminati, delle applicazioni dell'informatica al diritto o dei problemi di diritto sollevati dall'informatica. Infine, altre pubblicazioni meno numerose, classificabili come notiziari ed edite da istituzioni diverse (associazioni private, facoltà universitarie, industrie del settore informatico, enti pubblici territoriali, ecc), affrontano anchesse, seppure in forma più varia e concisa, molti aspetti della materia in oggetto, contribuendo in maniera significativa all'individuazione dello stato attuale delle ricerche, con particolare riferimento alle esperienze compiute o in via di progettazione e, nello stesso tempo, dando sufficientemente conto della molteplicità dei problemi derivanti da approcci interdisciplinari diversi. Per la Bibliografia sono state individuate circa 180 riviste.

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  3. Altri tipi di documenti utilizzati sono - oltre ai libri, agli opuscoli1, agli atti di Congressi e Coiivegni, ale raccolte di articoli e saggi - i contributi di studio di organizzazioni, enti, istituti, università, fondazioni, ecc. e, in genere tutto il materiale costituente la ed. letteratura grigia. Per quest'ultima categoria di pubblicazioni si pongono problemi particolari: infatti, l'individuazione di documenti di questo tipo è molto complessa a causa dell'enorme varietà degli scritti che possono essere classificati come letteratura grigia e della difficoltà di reperirli con gli strumenti solitamente impiegati per le segnalazioni e le analisi bibliografiche. Ci limiteremo qui ad indicarne solo alcuni, quali gli interventi presentati a Congressi e non pubblicati nei relativi atti ufficiai, le relazioni contenenti informazioni scientifiche per il settore pubblico e privato, gli articoli d'alcune riviste a diffusione non commerciale, i documenti ufficiali curati da organi di governo e le tesi di laurea, I canali cui ricorrere per individuare documenti del genere possono essere solo quelli diretti, ma spesso risultano anch'essi insufficienti di fronte al crescente diffondersi dell'abitudine di produrre letteratura scientifica e tecnica non destinata alla pubblicazione a stampa e neppure a un'estesa circolazione commerciale, ma di cui si vuole però garantire una diffusione rapida e di costo contenuto anche se necessariamente più limitata. A favorire questa tendenza hanno certo contribuito lo sviluppo e la diffusione di mezzi tecnici progrediti e versatili, quali le macchine offset, le fotocopiatrici elettrostatiche, le macchine da scrivere con memoria e i ed, word processors. Di recente anche la Commissione per le Comunità Europee s'è occupata di questi temi proponendo di creare un sistema denominato SIGLE (System /or Information on Grey Literalure in Europe) per l'informazione sula letteratura grigia in Europa, Tale progetto prevede degli appositi centri nazionali di raccolta2 che in collegamento con gli enti produttori di questo tipo di letteratura, cureranno l'alimentazione d'una banca di dati accessibile sula rete DIANE/Euronet3.

    Tra i documenti accolti nela Bibliografia sono da includere, oltre alle collane specialistiche d'informatica giuridica di cui alcuni editori sia italiani che stranieri hanno avviato la pubblicazione, anche quelle pubblicazioni progressive4 specializzate e quelle colane d'interesse generale per l'informatica giuridica che la Comunità Europea e vari organismi internazionali, quali l'ONU e l'UNESCO, hanno creato ePage 163 diffondono; queste iniziative confermano ancora una volta l'interesse sempre più diffuso per la materia in ambienti culturali diversi e quindi anche a livelli d'approfondimento differenziati.

  4. Ale pubblicazioni appartenenti ai tipi descritti, che possono esser considerate fonti primarie, devono poi aggiungersi le fonti secondarie che comprendono le bibliografie a stampa, i cataloghi d'editori e gli archivi bibliografici in linea. L'indagine svolta per l'individuazione delle fonti dela Bibliografia ha consentito di selezionare una trentina di bibliografie e riviste di abstracts, un centinaio di cataloghi d'editori e cinque archivi bibliografici on line5, quasi tutti appartenenti all'area europea e americana a causa dele persistenti difficoltà di reperimento d'informazioni provenienti da altre zone geografiche.

    In particolare, la consultazione degli archivi in linea interrogabili presso i terminali collegati col Sistema Italgiure della Corte di Cassazione e col Centro per la documentazione automatica della Camera dei Deputati- comporta un notevole arricchimento del materiale bibliografico soprattutto per quanto riguarda il settore dei quotidiani e della stampa d'opinione, oltre a quello dei libri e delle opere monografiche. Attualmente per la pubblicazione dei fascicoli bibliografici vengono interrogati regolarmente; l'archivio dela «Bibliografia Nazionale Italiana» (BNI-BIBL), curato dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e contenente le segnalazioni relative a tutte le opere pubblicate in Italia a partire dal 1975; l'archivio di «Dottrina e dibattito giuridico» (DOTTR-DOCT)6 dell'Istituto per la documentazione giuridica del CNR, in cui sono registrate le schede bihliografiche, fornite di abstract, relative ai contributi pubblicati sulle riviste giuridiche italiane (dal 1970) e sulla stampa la opinione (dal 1975); l'archivio «Repertorio Bibliografico Straniero» (REBIS), che comprende le segnalazioni bibliografiche riguardanti il materiale librario della Library of Congress di Washington con particolare attinenza alla pubblicistica delarea anglosassone e alla produzione d'interesse per una biblioteca parlamentare; l'archivio «Riviste» (RIV), contenente gli estremi delle riviste giuridiche italiane in cui sono pubblicati i testi dele sentenze massimale, note a sentenza e articoli di dottrina e, infine, l'archivio dei periodici della Biblioteca della Camera dei Deputati (RIVI), in cui sono registrate le schede bibliografiche relative t tutti gli articoli apparsi nelle riviste italiane e straniere disponibili presso quella Biblioteca,

  5. In base alt tipologia descritta le fonti sono state organizzate in otto elenchi distinti; a) periodici contenenti in prevalenza contributi relativi al'informatica giuridica; b) periodici riguardanti in generale l'informatica e le scienze dell'informazione e della documentazione; c) periodici d'informazione; d) collane e pubblicazioni progressive curate da enti e istituti a carattere nazionale e internazionale nel campo dell'informatica giuridica; e) bibliografie periodiche e riviste di abstracis; f) cataloghi di editori; g) archivi in linea regolarmente interrogati; h) periodici contenenti articoliPage 164 d'interese per la Bibliografia spoglio delle fonti secondarie (in particolare: bibliografie, riviste di abstracts e archivi in linea)7.

  6. L'attività neccessaria all'individuazione delle fonti di spoglio s'è articolata in piú fasi. In un primo tempo sono estati esaminati gli elenchi delle fonti di spoglio già predisposti per il «Bolletino bibliografico d'informatica generale e applicata al diritto»8.

    Per quanto riguarda poi le fonti socondarie, la loro selezione ha richiesto un lungo lavoro preparatorio che s'è svolto in due fasi: in primo luogo sono stati individuati i più auotrevoli periodici internazionali contenenti segnalazioni bibliografiche in relazione alle nuove tecnologie informatiche e al loro impiego nei vari settori applicativi;Page 165 quindi, dopo un'analisi puntuale dei relativi sdhemi di classificazione, sono state valutate quantità e qualità dei documenti prodotti nell'ambito dele materie di specifico interesse per la Bibliografia. L'introduzione di pubblicazioni di questo tipo ha permesso il recupero di dati di vtrio genere e provenienza e s'è quindi rivelata d'estrema utilità; tra l'altro, per tal via s'è reso possibile segnalare documenti di notevole interesse, pubblicati su riviste giuridiche che, per il fatto d'essere in numero assai rilevante nel mondo e di contenere solo casualmente contributi attinenti all'informatica giuridica, non è concepibile siano oggetto di spoglio in maniera diretta.

    Gli elenchi dele fonti così predisposti non possono ovviamente essere considerati né completi né definitivi; al contrario» essi andranno soggetti a continue...

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