Linee evolutive del regime fiscale nel sistema della previdenza complementare
Autore | Luigi Modugno |
Pagine | 331-339 |
L. Modugno
LUIGI MODUGNO
LINEE EVOLUTIVE DEL REGIME FISCALE
NEL SISTEMA DELLA PREVIDENZA
COMPLEMENTARE*1
S: 1. Incidenza delle riforme nel sistema pensionistico. – 2. Fisco e rispar-
mio previdenziale – 3. Le ulteriori differenze sull’offerta del risparmio previ-
denziale – 4. Valutazioni finali
1. La prima riforma del sistema pensionistico italiano dell’ultimo decen-
nio è stata la riforma A (legge n. 421/1992, ed i conseguenti decreti
legislativi n. 503/1992 e n. 124/1993) che ha proceduto a:
• innalzare gradualmente l’età di pensionamento sia per gli uomini che
per le donne,
• implementare gli anni di contribuzione necessari per avere diritto alla
prestazione pensionistica,
• allungare il periodo utile alla determinazione della retribuzione media
per il calcolo della pensione.
La legge D (legge n. 335/1995) può essere considerata, a ragione, la
vera riforma del sistema pensionistico italiano. Ha radicalmente cambiato,
infatti, non solo la pensione pubblica obbligatoria, ma anche quella privata
integrativa, realizzando quella tripartizione per pilastri del sistema previden-
ziale tipica dei sistemi di protezione sociale occidentali (pensione sociale,
pensione da lavoro su base contributiva e pensione integrativa di tipo priva-
to).Con la legge n. 335/1995, dunque, i lavoratori italiani vennero suddivisi,
ai ni pensionistici, in tre diverse tipologie:
• coloro che al 31 dicembre 1995 potevano vantare un’anzianità contri-
butiva uguale o maggiore di 18 anni che conservavano il preesistente
sistema di calcolo retributivo;
* Il presente lavoro rielabora il testo della relazione svolta il 6 aprile 2011 presso l’Università
degli Studi di Bari “Aldo Moro”, II Facoltà di Giurisprudenza, sede di Taranto, in occasione del
convegno “Origine e sviluppi della scalizzazione del sistema previdenziale”.
Per continuare a leggere
RICHIEDI UNA PROVA