L'estinzione del processo

AutoreBarbara Poliseno
Pagine237-249
237
L’estinzione del processo
BARBARA POLISENO
SOMMARIO: 1. Le novità in tema di estinzione del processo. - 2. Il rilievo d’ufficio della estinzione. -
3. L’inattività semplice delle parti nel processo del lavoro. - 4. Segue: l’inattività qualificata. - 5.
La mancata comparizione delle parti all’udienza ex art. 420 c.p.c. - 6. L’estinzione del processo
contemplata dall’abrogato art. 412 bis c.p.c. - 7. L’«estinzione di diritto» dei processi in materia
previdenziale.
1. Le novità in tema di estinzione del processo
Il tema della estinzione del processo ha sovente sollecitato l’interprete ad
individuare soluzioni che, in aderenza all’impianto normativo esistente, fossero
volte a dirimere le numerose questioni sorte in ordine al perfezionamento della
fattispecie estintiva, alla forma della dichiarazione di estinzione, alla natura e
agli effetti del provvedimento, nonché al suo regime di stabilità.
I recenti interventi del legislatore, però, esulano, almeno in parte, dalle
questioni medesime ed incidono, in via, peraltro, non del tutto risolutiva, sol-
tanto su alcuni degli aspetti controversi.
Oltre alla modifica dell’art. 181, 1° comma, c.p.c., per effetto dell’art. 50 l.
6 agosto 2008, n. 133, secondo cui, alla mancata comparizione delle parti
all’udienza consegue la cancellazione della causa dal ruolo e, contestualmente,
l’estinzione immediata del processo di cognizione, si segnalano gli artt. 46, 15°
comma e 49, 4° comma, l. 18 giugno 2009, n. 69 che intervengono rispettiva-
mente sugli artt. 307, 4° comma e 630, 2° comma, c.p.c., nel senso che sul-
l’estinzione del processo di cognizione o di esecuzione il giudice vi può prov-
vedere anche d’ufficio1 ogni qualvolta le parti siano rimaste inattive.
Tra le novità in tema di estinzione, si annovera anche l’art. 31 l. 4 novem-
bre 2010, n. 183 che, nell’espungere dal processo del lavoro il tentativo di con-
ciliazione obbligatorio e nell’introdurre una forma di conciliazione di applica-
zione generale a carattere facoltativo, abroga l’art. 412 bis c.p.c. ai sensi del
quale il processo tardivamente riassunto, a seguito di sospensione per mancato
esperimento del tentativo di conciliazione ovvero in caso di domanda promossa
prima dei sessanta giorni dall’espletamento del tentativo stesso, si sarebbe e-
stinto anche d’ufficio.
1 La rilevabilità d’ufficio della estinzione del processo di cognizione e di esecuzione fu introdot-
ta, per la prima volta, con il codice del 1940. La novella del 1950, successivamente, ricalcò la disci-
plina del codice del 1865 e ripropose, nel testo dell’art. 307, 4° comma, c.p.c., in vigore sino al 4 lu-
glio 2009, la necessità della eccezione della parte interessata, prima di ogni altra difesa. Di recente e
prima della l. n. 69/2009, attraverso successivi e frammentari interventi normativi, circoscritti al pro-
cesso del lavoro e a quello di esecuzione, il legislatore aveva già individuato alcuni casi specifici di
estinzione anche d’ufficio.

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT