Estensione degli strumenti previsti dalla programmazione negoziata all'agricoltura e alla pesca. Attuazione dell'art. 10 del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173. (Deliberazione n. 127/98)

Il COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Visto l'art. 2, commi 203 e seguenti, della legge 28 dicembre 1996, n. 662, che prevede l'attivazione di specifici strumenti di programmazione negoziata; Visto l'art. 10, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, che prevede che "il CIPE determina limiti, criteri e modalita' di applicazione anche alle imprese agricole, della pesca marittima e in acque salmastre e dell'acquacoltura, e ai relativi consorzi, degli interventi regolati dall'art. 2, comma 203, lettera d) "patti territoriali", lettera e) "contratto di programma" ed f) "contratto d'area" della legge 23 dicembre 1996, n. 662"; Vista la delibera CIPE del 25 febbraio 1994 che disciplina i contratti di programma; Vista la delibera CIPE del 21 marzo 1997 che disciplina la programmazione negoziata; Vista la regolamentazione comunitaria che disciplina gli aiuti di Stato; Visto l'accordo per il lavoro stipulato il 24 settembre 1996 tra il Governo e le parti sociali e in particolare, il ruolo centrale che l'accordo medesimo attribuisce alla promozione dell'occupazione da perseguire anche attraverso strumenti innovativi a carattere negoziale; Vista la piattaforma programmatica per la definizione degli interventi di politica agricola negoziale sottoscritta dal Governo e dalle parti sociali in data 16 aprile 1998; Ritenuto che l'estensione al settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura degli strumenti della programmazione negoziata deve essere particolarmente finalizzata a: a) garantire una partecipazione adeguata e duratura dei produttori dei prodotti di base ai vantaggi economici che da essi derivano; b) alla partecipazione del settore agricolo e della pesca al processo di sviluppo economico locale; c) favorire l'integrazione economica di filiera e l'organizzazione dell'offerta; d) accrescere l'orientamento competitivo e le capacita' concorrenziali del sistema agroalimentare, anche attraverso la valorizzazione delle produzioni tipiche di qualita', al fine di produrre miglioramenti nella bilancia commerciale; e) incentivare e salvaguardare l'occupazione ed il lavoro nella filiera agroalimentare e della pesca, con particolare riferimento al ricambio generazionale; f) favorire la tutela delle risorse naturali e forestali, della biodiversita' ed il mantenimento del paesaggio; g) favorire l'offerta di servizi collettivi a beneficio di tutti gli utenti nello spazio rurale; h) incentivare l'utilizzo ai benefici energetici delle produzioni agricole...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT