Limiti all'espulsione dei terroristi: la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo successiva alla sentenza Saadi

AutoreGiulia Bittoni
Pagine163-174
GIULIA BITTONI
LIMITI ALL’ESPULSIONE DEI TERRORISTI:
LA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE EUROPEA
DEI DIRITTI DELL’UOMO SUCCESSIVA
ALLA SENTENZA SAADI
SOMMARIO: 1. Le recenti sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo riguardanti i
provvedimenti italiani di espulsione di alcuni tunisini sospettati di terrorismo. – 2. La
situazione della Tunisia dopo il dicembre 2010 e le conseguenze sulla giurisprudenza
della Corte europea dei diritti dell’uomo. – 3. La portata della “giurisprudenza Saadi”:
l’espulsione verso la Tunisia e gli eventuali profili di contrarietà all’art. 3 della CEDU.
– 4. La situazione di altri paesi del Maghreb: l’espulsione dei terroristi verso l’Algeria.
– 5. (Segue) L’espulsione dei terroristi verso il Marocco. – 6. Le conseguenze della sen-
tenza Saadi sugli organi giurisdizionali italiani. – 7. Le alternative alla misura di sicu-
rezza dell’espulsione. – 8. Considerazioni conclusive.
1. Le decisioni di irricevibilità adottate dalla Corte europea dei diritti
dell’uomo nell’estate del 2012 (Ben Slimen c. Italia, Belaj Meftah c. Italia e altri
ricorsi, Ignaoua e altri c. Italia)1 lascerebbero supporre, a prima vista, un’inver-
sione di tendenza nella giurisprudenza della Corte rispetto alla sentenza Saadi2.
In realtà, sebbene cambiamenti ed evoluzioni nella giurisprudenza di Strasburgo
non siano rari, non è propriamente questo il caso. Infatti, nelle summenzionate
decisioni, pur non condannando l’Italia per l’adozione di provvedimenti di espul-
sione nei confronti di cittadini tunisini sospettati di terrorismo, la Corte non pone
in discussione l’interpretazione dell’art. 3 della Convenzione europea dei diritti
dell’uomo (CEDU) data nella sentenza Saadi e confermata in numerose pro-
nunce successive (“giurisprudenza Saadi”)3.
Per comprendere i motivi che hanno portato al riconoscimento della non vio-
lazione della Convenzione da parte dell’Italia, occorre esaminare più da vicino le
decisioni Ben Slimen, Belaj Meftah e Ignaoua. Esse riguardano cittadini tunisini
1 Corte europea dei diritti dell’uomo, decisione del 19 giugno 2012, Ben Slimen c. Italia, de-
cisione del 10 luglio 2012, Belaj Meftah c. Italia e altri ricorsi, decisione del 10 luglio 2012,
Ignaoua e altri c. Italia.
2 Corte europea dei diritti dell’uomo, sentenza del 28 febbraio 2008, Saadi c. Italia.
3 Con l’espressione “giurisprudenza Saadi”, si intende riferirsi alla sentenza Saadi e alle
pronunce successive adottate dalla Corte europea dei diritti dell’uomo nelle quali la Corte ha af-
fermato la contrarietà all’art. 3 della CEDU dei provvedimenti di espulsione emessi dal Paese
espellente nei confronti di terroristi o presunti tali.

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