Modelli di "sistemi esperti integrati" nel diritto: problemi di configurazione e metodologia di sviluppo

AutoreElio Fameli
Pagine191-239

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@I. MODELLI DI "SISTEMI INTELLIGENTI INTEGRATE PER IL DIRITTO"

@@1. MODELLI DI SISTEMI E SISTEMI COME MODELLI

In questa parte del contributor oggetto precipuo dell'analisi e la co-struzione d'un possibile modello di sistema intelligente inlegraio per il diritto, in cui si tenga insieme conto della complessita del settore ap plica-tivo e dell'adeguatezza ed efficienza degli strumenti (logici e tecnici) dispo-nibili.

Prima di procedere alFesame delle caratteristiche generali e degli ele- menti costitutivi specifici del modello, e pero opportune operare una di stinzione precisa tra la nozione di modello di sistema (rappresentativO d'una certa realta) e quella di modelh della realta (rappresentata dal sistema). Un sistema computerizzato può essere concepito e Sviluppato come modello d\ma certa realta (o, piùttosto,d'un certo settore della realta) e, in funzione di cio5 occorre preventivamente esaminare gli aspetti caratteristici e le con-notazioni essenziali del dominio da rappresentare e riprodurre; dJun tale sistema, pero, e a sua volta necessario progettare ed elaborate non solo l'architettura complessiva, ma anche i singoli moduli' costitutivi, le funzio-nalita corrispondenti e gli usi possibili in relazione alt realta rappresentata e all'incidenza che su di essa si cerca d'acquisire ed esprimere.

Ecco allora che la stessa nozione di "modello" soccorre in tempi e sensi diversi: con riferimento alia modellizzazione della realta che nel siste- Page 192 ma si cerca dl riprodurre (II sistema computerizzato come "modello della realita") e aveado riguardo alia modellizzazione del sistema concepito per lo svolgImento di questa funzione. In quanto il sistema si pone come modelo d'una realta detemiinata e rispetto ale caratteristiche dl essa deve risuitare Isomorfo, 11 modello del sistema viene In certo modo a porsl come una sorta dl modello dl secondo grado, un modeUo del model-lo9 per cui dalle connotaEiom del primo dovra farsl dlscendere non solo la riflessione sugli element! essenzlali della sua configurazione generale, ma anche quella sui problem! metodologici iegati alia sua cqstruzione e ai suol usi possibili. i problemi legati all'uno e ai'altro tipo di modello fin qui dellneati (il modello del sistema e il modello dela realta espresso dal sistema)5 pur essendo tra loro funzionalmente connessi, appartengono a plan! di cono-scenza - e quindl anche a settori dlndagine - diversi, per cui, ai fin! del loro corretto inquadramento, si trade necessario mantenerli sempre chiara-mente distinti.

La costrazione d'un sistema informatico atto a rappresentare aspetti determinati della realta sociale - e di quella giuridica in specie - deve innanzltutto rapportarsi con le caracteristiche di questa realta, sia nel senso qudlitativo - per quanto attiene all>impiego, nel sistema, di strementi ade-guati alia rappresentazione delFoggetto - sia sotto 11 profilo quantitative, avendo riguardo al fatto die la rappresentazione della realta contenuta nel modello e basata su ub processo d'astrazione e semplificazione in cui si tende a eliminate dettagli inutili e partlcolari superflui per concentrarsi sulle proprieta assunte come essenziali In ordlne alf obiettivo teorico e/o alia funzione pratica assuntl nel model!o, Nel rapporto tra modello e realta eslste sempre un problema dl granularita o di seals dalla cui adegeata soluzione dipendono f efficlenza e Fattendibilita del sistema,

Diversamente, invece, e condotta Panalisi quando oggetto della modeillz-zazlone non e più. dlrettamente la realta da rappresentare, bensi II sistema (Informatico) da costrulre: mentre ne! primo caso le competenze iiievantl neia progettazlone sonc soprattutto quelle de!!5espeixo del dominie, nel secondo risultano essenzlall quelle delf analista di sistemi e dell'ingegnere deia conosceiiEa, che dovranno disegnare Parchitettura del sistema lesendo conto dele funzionallta da persegulre, ma anche degl strumentl tecnicl (hardware) e programmativi (software) disponibii. In entrtmbe le ipotesi, pero, sono le caratteristlche essenzial deia realta da rappresentare ? con-diEionare (direttamente nel primo caso e indirettamente nel secondo) le scelte progettuali da affrontare nella definizione e nello sw'tlnppc del modelo.

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@@2. MODELLO, SIMULAZIONE E MODELLO DI SIMULAZIONE COMPUTERIZZATA

Tenendo presente che, in generale, un modello rappresenta la sirmttmra della realta (di quela realta di cui costituisce im'astrazione e una semplifi- cazione), mentre la simulazione ne rappresenta il processo, cioe la possible evoluzione nel tempo, dovrebbe considerarsi tecnicamente più corretto parlare di modello con riferimento alia configurazione generale del sistema informatico piùttosto che alia ricostruzione5 all'interno dell'applicazione in-formatica implementata, del dominio (giuridico) selezionato. Relativarnente a tale ricostruzione sembra invece utilizzabile, appunto, il concetto di simulazione.

Nell'ambito delle scienze sociali, assumendo una tipizzazione ormai consolidate si e solid distinguere tre tipi di simulazione: 1) la simulazione person-person; 2) la simulazione person-computer e 3) la simulazione all computer. In tutti e tre i casi la simulazione si basa sulla ricostruzione realistica (il più possibile "isomorfa", rispetto ala realta rappresentata). dello scenario, del contesto selezionato e, quindi, anche delle sue proprieta e delle sue regole, ma, mentre nelTipotesi di simulazione person-person tale ricostruzione e compito diretto di chi progetta la simulazione stessa, nella seconda e nella terza ipotesi (simulazione person-computer e simulazione all computer) essa e affidata all'elaboratore elettronico; in aggiunta, nella simulazione all computer l'elaboratore, oltre a svolgere 1 compito di rappre-sentare il dominio scelto awicinaiidosi 1 più possible, ala complessitl dele sue regole e dele sue proprieta, e chiamato a simulare anche gH stati futon che la realta rappresentata può assumere sula base di input detennintti.

Dal momento che, in quest'ultimo tipo di simulazione (all computer) l'elaboratore deve ,non solo gestire le regoie su cui si fondano le proprieta e la coerenza del sistema, ma anche contenere una previsione precisa dei comportamenti, delle strategic e delle decisioni dei possibili attori, sembra corretto inserire i sistemi esperti con funzioni consuleati, didattiche (d'ad-destramento) ed euristiche nella categoria sopra delineata, avendo riguardo alia rigida schematizzazione logica delle scelte e dei percorsi decisional eiffettuabili da parte delfutente (attore) al'interno di tali sistemi. Infatti, nela fase di progettazione del sistema esperto da implementare, rindividua-zione e la selezione dele possibili strategic degli utenti implicano la previ-sione e la definiEione di percorsi decisional precisif in grado di determinate in modo non banale Pevoluzione del sistema stesso; tuttavia, nela misura in cui questa evoluzione dipende anche dale scelte autonome degl attori5 essa non e integralmente riconducibile ala (e, quindi, in un certo senso iscrivibile nela) struttura originale del sistema. Page 194 in funzione della flessibilita dei linguaggi di programmazione adottabili nelFambito dell'Intelligenza Attificiale risulta evidente che i modelli di si- mulazione computeiizzati (computer simulation models) sono molto più adatti dei modelli matematici a rappresentare sistemi sociali e, in particola-re, domini giuridicl Resta pero il fatto che, da una parte, la condivisione delFappropriatezza dello stnimento non e di per se sufficiente ad assicurar- ne un uso conforme e corretto - com'e dimostrato dalla frequenza con cui vengono reaiizzate applicazioni che5 pur basandosi sull'impiego di linguaggi e metodi propri dell'LA., si risolvono tuttavia palesemente in sistemi di tipo fortemente deterministico-caiisale ?, dal'altra - come sara specificato nei paragrafi seguenti - f adozione del paradigma euristico non deve indur-re a misconoscere quella riccheEza e varieta della realtl sociale (e giuridica in particolare) in cui incontestabilmente convivono aspetti procedural!, algo-ritmizzabili eon sicuro profitto, e prablemi decisional complessi, che inve-ce non e neppure possible impostare senza Pimpiego d'euristiche adeguate.

@@3. CONTESTO PARAMETRICO E CONTESTO STRATEGICO (NON PARAMETRIZZABILE)

Una chiarezza maggiore nella valutazione dell'adeguatezza del modello rispetto alia realti rappresentata può conseguirsi richiamando la distinzione tra contesto di tipo parametrico - in cui le condizioni delTagke sono fissate una volta per tutte, venendo assunte in maniera statica, con valore assiomatico, mentre i meccanismi decisionali degli attori sono considerati del tutto detenmnabili e prevedibili - e contesto di tipo strategko - in cui, al contrario5 si fa riferimento a un ambiente dinamicof dove gli attori com-piono scelte e prendono decisioni in rapporto alia sua evoluzione (anzi, alle informaziom che su di essa riescono ad acquisire).

Com'e stato rilevato nel'ambito delle scienze sociali in genere, l'appli-cazione di regole di decisione di tipo algoritmico presuppone Fesistenza d'trn contesto di tipo parametrico o5 almeno, la possibilita di parametriz-zazione del contesto; per contro,'Fingegnere deUa conoscenza che persegue una rtppresentazione ccrealistica" - e, quindi, una modellzzazione soddi-sfacente - d'un dominio' giuridico? per quanto ristretto e semplificato5 non può illudersi di poter fissare una volta per tutte, in modo assiomatico, il contesto deE'azione, considerando gli attori (e, quindi, anche Futente del sistema implementato) come dotati di mecctnismi di decisione meno sofi-sticati dei suoi e pertanto integralmente determinabili a priori. La ricostru-zione del dominio giuridico, in quanto dipende strettamente dal contesto Page 195 e dalle assunzioni che su di esso possono acquisirsi, richiede Pimpiego di quelle strategic d'ordine più elevato (higher order strategies) cui e sempre necessario ricorrere quando ci...

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