L'esperienza tedesca

AutoreRicci, Francesco
Pagine129-137
S: 57. La critica alle finzioni contrattuali. – 58. Le lacune del BGB e
la genesi della dottrina degli obblighi di protezione. – 59. (segue) il ricorso
all’analogia nel sistema previgente. – 60. (segue) la codificazione degli ob-
blighi di protezione nel BGB novellato.
57. La critica alle finzioni contrattuali.
Proprio dall’interno dell’orientamento contrattualistico è stato
mosso un rilievo che colpisce buona parte dei modelli che vi afferi-
scono. Si è rilevato, infatti, che, se si aderisce al modello secondo il
quale l’afdamento fondato sulle qualità professionali dell’agente sa-
rebbe di per sé idoneo a giusticare una specica pretesa di prote-
zione, nel caso delle lesioni provocate nell’esercizio dell’attività pro-
fessionale il contratto con effetti protettivi per i terzi e le altre nzioni
contrattuali come fonte dell’obbligo di protezione appaiono come un
passaggio logico inutile e, per questo, da evitare406.
Tuttavia, proprio la versione elaborata dalla giurisprudenza italiana
del contratto con effetti protettivi per i terzi consente di argomentare
una critica che trascende l’ambito delle nzioni contrattuali per arri-
vare a colpire tutte le tesi contrattualistiche, ponendo in risalto il punto
debole del trapianto di tale costruzione dal sistema tedesco a quello
italiano.
In particolare, la considerazione dei brani che si sono a suo tempo
messi in evidenza rivela una contraddizione. Ciò perché il rapporto
originariamente teorizzato dai sostenitori della tesi dei contratti ad ef-
fetti protettivi a favore dei terzi, cioè quello tra obbligazione principale
di prestare ed obbligazione accessoria senza prestazione, nella termi-
406 Cfr. C. C, La nuova responsabilità civile, cit., p. 482.
SEZIONE III
L’ESPERIENZA TEDESCA

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