La disciplina giuridica dell'editoria elettronica: analisi e prospettive

AutoreGiulia Chiti
Pagine7-53

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@1. Introduzione

Le attività editoriali attuate mediante mezzi informatici ed elettronici stanno riscuotendo da qualche tempo mol-to successo fra gli autori che vedono nella diffusione in li-nea un significativo vantaggio per la circolazione delle proprie creazioni intellettuali.

Come accade spesso, però, le evoluzioni tecnologiche hanno creato situazioni non previste dal legislatore nei suoi precedenti interventi. Si sono così determinati dei vuoti normativi in cui possono verificarsi sperequazioni o violazioni dei diritti dei soggetti che, a vario titolo, sono interessati da tale processo1. Page 8

A ciò il legislatore ha posto rimedio con la recente ado-zione di un provvedimento recante nuove disposizioni in materia di prodotto editoriale2. La nuova definizione in-trodotta, sulla cui portata ancora si dibatte, apre nuovi scenari relativamente alla regolamentazione da applica-re, finalmente, al settore dell'editoria elettronica.

Per comprendere il processo evolutivo in corso, è sem-brato utile evidenziare preliminarmente gli aspetti carat-terizzanti dell'editoria elettronica in generale per poi ri-costruire il modello giuridico ad essa applicabile e le nuo-ve soluzioni proposte dal legislatore. Page 9

@2. L'editoria elettronica

Come affermato3, per comprendere il sistema dell'edi-toria elettronica occorre definirne i quattro elementi base, la natura delle attività tipiche del sistema, gli attori del sistema stesso, il prodotto finale erogato dal sistema e le relazioni ed interazioni che possono instaurarsi fra i vari attori.

@@2.1. Le attività e gli attori

Le attività che vengono in rilievo nel sistema dell'edi-toria digitale sono essenzialmente la produzione, la di-stribuzione, la conservazione e la conversione, dal forma-to cartaceo al formato digitale, dell'opera intellettuale.

Molteplici sono i soggetti che realizzano una o più di queste attività. All'origine dell'intero sistema troviamo gli autori che creano l'opera intellettuale. Vi sono, poi, gli edi-tori, di dimensioni ridotte o appartenenti ai grandi gruppi Page 10 editoriali, che diffondono l'opera al pubblico. Contribuisco-no alla diffusione dell'opera anche i distributori e gli aggre-gatori di più editori, le agenzie di servizi e/o di informazio-ne (book on demand), le industrie di telecomunicazioni, le librerie virtuali. Gli enti istituzionali pubblici, le università e gli enti di ricerca assumono invece il ruolo sia di produttori sia di conservatori e distributori dell'opera intellettuale, come alcuni enti privati. Le biblioteche, infine, istituzional-mente distribuiscono e conservano il materiale.

Alcuni di questi soggetti assumono particolare rilevan-za per il funzionamento del sistema editoriale digitale.

Un primo esempio sono le librerie virtuali. Tramite que-ste è possibile consultare un catalogo editoriale ed acqui-stare in Rete materiale, prevalentemente monografico, che viene poi ricevuto dal richiedente in forma fisica per le vie tradizionali (posta o corriere).

Le modalità per l'acquisto tramite le librerie virtuali (transazioni mediante carta di credito) agevolano i consu-matori privati piuttosto che le Amministrazioni pubbliche, biblioteche in particolare, che faticano ad adeguarsi a si-stemi di pagamento non formalizzati determinando un vero problema di incomunicabilità fra le proprie procedure di ordinazione ed il sistema di ordinazione virtuale via In-ternet.

Nella complessità del settore, non è sempre semplice operare distinzioni nette fra i vari attori. Vi possono esse-re sovrapposizioni fra soggetti che svolgono attività della stessa natura. Per esempio, gli editori ed i distributori svolgono attività del tutto analoghe a quelle sopra riferi-te alle librerie virtuali. Molti di questi sul mercato hanno reso accessibili i propri cataloghi in Rete, permettendo così l'acquisto via Web dei prodotti. Sono quindi disponi-bili database catalografici che in alcuni casi raccolgono il materiale proveniente da più cataloghi editoriali cui uno stesso distributore ha accesso. Spesso ciò è stato realiz- Page 11 zato attraverso un sistema di filtri che consente l'accesso ai soli clienti autorizzati.

Sono accomunati dalla tipologia di servizio offerto in Rete altre due categorie di soggetti, gli editori e gli aggre-gatori, che nell'editoria elettronica forniscono accesso a pagamento ai prodotti editoriali. Gli editori possono im-mettere in linea i propri cataloghi editoriali, fornire servizi accessori per una migliore diffusione dell'informazione le-gata ai loro prodotti digitali, e talvolta dare la possibilità di accedere a pagamento al testo completo delle proprie edizioni, con consultazioni dinamiche ed interattive degli articoli, delle monografie e delle banche dati (può succe-dere così che la versione a stampa del prodotto editoriale sia diversa rispetto a quella elettronica).

Il tipo di accesso offerto dagli editori, che gestiscono direttamente il proprio catalogo editoriale in linea, è di due tipi. L'utente può collegarsi al server remoto che contiene il full-text dei prodotti editoriali di interesse. Op-pure può scaricare il full-text sul proprio server proceden-do ad una vera e propria acquisizione diretta del prodot-to. Questa seconda possibilità si rivela particolarmente utile per gli enti, le biblioteche, le università e gli altri soggetti interessati alla conservazione sul proprio server delle opere, secondo un sistema preesistente interroga-bile con il proprio motore di ricerca sulla base di un'inter-faccia sviluppata appositamente.

Anche gli aggregatori offrono servizi analoghi, con la differenza che riuniscono i cataloghi editoriali di più edi-tori gestendoli al loro posto. Il ruolo degli aggregatori di-viene così quello di intermediario fra l'utente finale e gruppi di editori.

L'attività degli aggregatori può svolgersi secondo due diverse modalità. Con la prima l'aggregatore gestisce un singolo database centrale contenente una collezione di opere (monografie, periodici, banche dati), con proprio motore di ricerca ed accesso ai titoli attraverso un'unica Page 12 interfaccia. Con la seconda l'aggregatore fornisce solo la citazione degli abstract delle opere e un accesso comune con link diretto all'opera stessa presso il sito della casa madre4.

@@2.2. Il prodotto finale

Quanto sopra riferito alle librerie virtuali, agli editori, ai distributori ed agli aggregatori, dimostra la dematerializza-zione tipica del sistema editoriale digitale rispetto all'edi-toria tradizionale. Nell'editoria elettronica il bene docu-mento si smaterializza per diventare informazione che vie-ne diffusa attraverso i nuovi percorsi aperti dalla Rete. Molti dei soggetti che agiscono in questo sistema possono produrre l'informazione, come sopra intesa, e anche distri-buirla direttamente con costi assolutamente bassi. A parti-re dal soggetto e dall'atto che origina l'intero sistema, l'autore e la sua creazione intellettuale, si nota lo stravol-gimento del tradizionale processo documentario: l'autore può produrre e distribuire autonomamente la propria ope-ra dando luogo al fenomeno dell'autoedizione o autopub-blicazione.

Anche il ruolo delle biblioteche in parte cambia. Alla funzione tipica della conservazione del materiale, questa volta digitale e non cartaceo, la biblioteca può affiancare quella di aggregatore, erogando servizi informativi di va-rio genere, di editore elettronico, decidendo di interveni-re direttamente nella distribuzione al pubblico delle ope-re intellettuali, e perfino di libreria virtuale, fornendo al-l'utente anche la possibilità di acquistare in linea il mate-riale di interesse5. Page 13

La dematerializzazione del sistema investe lo stesso acquisto in Rete, nelle varie forme in cui questo è possi-bile6. L'acquisto, difatti, non si realizza più in uno scam-bio di valori fisici e materiali (opera in cambio di denaro), ma in uno scambio di informazioni intellettuali ed imma-teriali (prodotto editoriale dematerializzato, da un lato, e indicazioni relative alla carta di credito, dall'altro).

Anche il terzo elemento costitutivo del sistema rispec-chia questo processo. Nell'editoria elettronica non si parla più di prodotto materiale, inteso come messaggio che è contenuto dal suo supporto fisico in modo statico. Si parla invece di contenuto informativo, trasportabile da un sup-porto all'altro, come quando si accede ad un server remo-to, si recupera un'informazione e la si trasporta via Rete sul proprio calcolatore, creandone una copia digitale sem-pre visualizzabile, stampabile e salvabile su disco. Il bene prodotto in questo sistema è smaterializzato e viaggia at-traverso la Rete per raggiungere il proprio utente.

Il prodotto finale, anche se dematerializzato, è oggetto di attività di produzione che, nell'editoria elettronica, si realizzano sostanzialmente sulla base di due modelli. Il pri-mo impone la produzione cartacea dell'opera e la succes-siva conversione dei contenuti su supporto digitale; il se-condo prevede la produzione su supporto digitale come Page 14 forma primaria e l'eventuale stampa dell'opera in tempi successivi.

La fase successiva alla produzione dell'opera è quella della sua circolazione. Qui i vari attori del mercato usano molteplici strade per raggiungere gli utenti e soddisfarne le richieste.

Le tipologie dei servizi relativi alla circolazione del pro-dotto editoriale sono essenzialmente due, quelli relativi all'informazione sul prodotto e sul soggetto che lo diffon-de, e quelli di reperimento fisico del prodotto stesso. Alla prima tipologia appartengono alcuni servizi molto sem-plificati, spesso trasferiti dalla carta al supporto elettroni-co, come la pubblicità o l'autopresentazione con pagine Web dedicate ai propri prodotti.

Ve ne sono, poi, di più avanzati, quali la creazione di interfacce per la consultazione di cataloghi editoriali on line, la possibilità di effettuare acquisti in Rete mediante carta di credito, o di sottoscrivere abbonamenti a beni e servizi utilizzando la firma...

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