Dottrine e rimedi nella sopravvenienza contrattuale
Autore | Enrico Gabrielli |
Pagine | 55-80 |
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rivista di diritto privato Saggi e pareri
1/2013
Dottrine e rimedi
nella sopravvenienza contrattuale*
di Enrico Gabrielli
SOMMARIO: 1. Premessa: il diritto brasiliano, il diritto italiano e la sopravvenienza con-
trattuale. – 2. Il problema, le regole, le teorie. – 3. Il comportamento del debitore colpito
dalla sopravvenienza. La domanda di risoluzione e l’eccezione di onerosità sopravvenuta.
– 4. I poteri e i rimedi interdittivi della pronuncia di risoluzione del contratto. – 5. L’in-
tervento del giudice ed i criteri di riequilibrio del rapporto contrattuale. – 6. Sopravve-
nienze contrattuali e rimedi conservativi: l’adeguamento e la rinegoziazione del contratto.
1. Premessa: il diritto brasiliano, il diritto italiano e la sopravvenienza con-
trattuale
Nel diritto brasiliano il nuovo codice civile del 2002 ha introdotto, prendendo
chiaramente spunto tra l’altro dal sistema italiano, un’apposita disciplina per la ge-
stione delle sopravvenienze contrattuali, negli artt. 478, 479 e 480, contenuti nel
titulo V intitolato dos Contratos em Geral, capìtulo II, da Extinção do Contrato, sezio-
ne IV “Da Resolução por Onerosidade Excessiva”1.
Sul piano del confronto esegetico con il diritto italiano però emerge, anzitutto
(art. 478), il riferimento al concetto di “vantaggio estremo”, quale criterio di valuta-
zione dell’eccessiva onerosità, laddove nel sistema italiano il richiamo alla nozione di
“vantaggio” appartiene piuttosto al tema della azione generale di rescissione del con-
tratto per lesione (art. 1448 c.c.).
Manca invece qualsiasi riferimento al concetto di alea normale del contratto ed
al suo superamento, che nel nostro diritto rappresenta il criterio di valutazione per
stabilire se l’evento straordinario ed imprevedibile fatto valere dall’attore in risolu-
zione, come circostanza tale da determinare una eccessiva onerosità sopravvenuta
* Testo della conferenza tenuta a San Paolo il 29 marzo 2012 nella Faculdade de Direito da Universidade de
São Paulo. Lo scritto è destinato al Volumem en homenaje al profesor Fernando Hinestrosa.
1 Art. 478. Nos contratos de execução continuada ou diferida, se a prestação de uma das partes se tornar excessivamen-
te onerosa, com extrema vantagem para a outra, em virtude de acontecimentos extraordinários e imprevisíveis, poderá
o devedor pedir a resolução do contrato. Os efeitos da sentença que a decretar retroagirão à data da citação.
Art. 479. A resolução poderá ser evitada, oferecendo-se o réu a modicar eqüitativamente as condições do contrato.
Art. 480. Se no contrato as obrigações couberem a apenas uma das partes, poderá ela pleitear que a sua prestação
seja reduzida, ou alterado o modo de executá-la, a m de evitar a onerosidade excessiva.
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della prestazione, sia per le sue caratteristiche eettivamente in grado di dar luogo
alla risolubilità del contratto.
Manca inoltre, nel quadro della disciplina delle circostanze sopravvenute, qualsi-
asi previsione per i contratti aleatori, oggetto di apposita disciplina nella parte gene-
rale sul contratto (all’interno del capitolo primo: disposizioni generali, sezione VII,
artt. 458 – 461) del codice brasiliano.
Rimangono, invece, pressoché identici sia l’ambito di applicazione dell’istituto (cioè
i contratti a prestazioni corrispettive ad esecuzione continuata ovvero ad esecuzione dif-
ferita: art. 478, ed il contratto con obbligazioni a carico di una sola parte: art. 480), sia il
riferimento agli avvenimenti straordinari ed imprevedibili, quale fatto produttivo della
sopravvenienza contrattuale, sia, inne, la possibilità di esperire il rimedio dell’oerta “di
modicare equitativamente le condizioni del contratto” (vuoi nel contratto sinallagma-
tico: art. 479, vuoi in quello con obbligazioni a carico di una sola parte: art. 480).
Il nuovo sistema brasiliano, anche se non è rimasto esente da critiche all’interno
della dottrina, auspicandosi da più parti una ulteriore modicazione di tale discipli-
na, ad oggi si discosta da quello italiano solo per alcuni proli; sicché, per il giurista
brasiliano, può essere utile un seppur sintetico esame di quest’ultimo, proprio nella
prospettiva del confronto interpretativo tra due discipline che, pur risultando sostan-
zialmente omogenee, presentano ciò nonostante qualche signicativa dierenza.
2. Il problema, le regole, le teorie
La risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta disciplina nel diritto italiano
(artt. 1467 – 1469 c.c.) quelle vicende negoziali nelle quali, al di fuori dei contratti
aleatori, dopo la stipulazione del contratto ma prima della scadenza del termine per
la sua esecuzione, per il vericarsi di un avvenimento straordinario non previsto né
prevedibile dalle parti mediante l’impiego della normale diligenza, si sia prodotta
una signicativa alterazione del rapporto di corrispettività tra le prestazioni oggetto
del contratto, in grado di alterare in negativo per una parte l’originaria funzione e
misura dello scambio contrattuale2.
2 L’apparato bibliograco nelle note, in ragione dell’occasione, è limitato alla mera indicazione degli autori,
di volta in volta, specicamente richiamati.
Sui temi arontati nella presente relazione, cfr. in generale, fra gli scritti più recenti, cfr. E. Gabrielli, Alea,
in Enc. giur., Agg. I, Roma, 2000; V. Cesaro, Clausola di rinegoziazione e conservazione dell’equilibrio contrat-
tuale, Napoli, 2000, 10; Roppo, Il contratto, in Tratt. di dir. priv., a cura di Iudica e Zatti, Milano, 2001,
1021 ss.; Nicolussi, Presupposizione e risoluzione, in Eur. dir. priv., 2001, 843; Ambrosoli, La sopravvenienza
contrattuale, Milano, 2002, 211; Belore, La presupposizione, in Tratt. di dir. priv. dir. da Bessone, vol. XIII,
t. IV*, Torino, 2003; Gentili, La replica della stipula: riproduzione, rinnovazione, rinegoziazione del contratto,
in Contr. impr., 2003, 667 s.; Sicchiero, Rinegoziazione, in Dig. disc. priv., Sez. civ., agg., II, Torino, 2003,
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