Donne in formazione: stili di vita e prospettive delle dottorande di ricerca del XXV ciclo in Italia

AutoreGiovanna Da Molin - Elita Anna Sabella
Pagine55-88
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Donne in formazione: stili di vita e prospettive
delle dottorande di ricerca del XXV ciclo in Italia
di Giovanna Da Molin, Elita Anna Sabella*
1. Introduzione
L’Italia oggi si tinge di rosa1. La compagine femminile
può dirsi quantitativamente e qualitativamente in crescita in
tutti gli ambiti della vita culturale, sociale ed economica del
Paese. Il gender gap in politica sembra assottigliarsi: ne è pro-
va la crescente rappresentanza femminile all’interno delle isti-
tuzioni2, in ragione della recente disciplina legislativa in mate-
ria3. È in costante aumento la quota di donne che decide di
proseguire il percorso di formazione, raggiungendo i più alti
livelli di istruzione4.
È innegabile che il nostro Paese si stia muovendo alla vol-
ta di una piena acquisizione della parità di genere, in linea con
i principi riconosciuti dall’Unione Europea5, ma siamo lontani
dagli standard di altre realtà internazionali virtuose6.
* L’impianto metodologico è stato condiviso dalle autrici. In particolare,
sono da attribuire a Giovanna Da Molin i paragrafi 1, 2, 3, 6 e a Elita Anna Sa-
bella i paragrafi 4, 5, 7, 8, 9.
1 In Italia, al 9 ottobre 2011, ci sono 93,7 uomini ogni 100 donne
(28.745.507 uomini, 30.688.237 donne). Per approfondimenti si rimanda a:
ISTAT, 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni. Struttura
demografica della popolazione, Roma 2012, pp. 1-32.
2 Le elezioni del 2013 hanno registrato, in termini di presenze femminili in
Parlamento, un incremento del 46% per il Senato e del 33,3% per la Camera,
rispetto alla precedente legislatura.
3 Legge n. 215 del 23 novembre 2012, Disposizioni per promuovere il rie-
quilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti
locali e nei consigli regionali. Disposizioni in materia di pari opportunità nella
composizione delle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni.
4 ISTAT - CNEL, Rapporto Bes 2013. Il benessere equo e sostenibile in
Italia, Roma 2013, pp. 41-59.
5 Per approfondimenti sul tema si consulti: Commissione Europea, Comu-
nicazione della Commissione al parlamento europeo, al consiglio, al comitato
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L’unico settore in cui il Paese risulta prossimo all’eccellenza
è rappresentato dall’istruzione e dalla formazione: le donne con-
seguono risultati migliori rispetto agli uomini in questo ambito, a
tutti i livelli. In particolare, considerando la popolazione di età
compresa tra i 25 e i 64 anni in possesso del diploma di istru-
zione superiore, si registrano 2,4 punti percentuali in favore
delle donne. Altra peculiarità femminile riguarda il basso tasso
di abbandono degli studi, l’interesse per la formazione conti-
nua e l’attitudine a sviluppare competenze alfabetiche7.
Chi sono le italiane in formazione di oggi? Al fine di deli-
nearne il profilo è stata condotta un’indagine conoscitiva sulle
dottorande di ricerca del XXV ciclo.
2. La ricerca e il metodo
L’indagine individua il proprio target group nelle dotto-
rande di ricerca, soggetti privilegiati in quanto ancora coinvol-
te nel processo di formazione, ma prossime al mondo del lavo-
ro. Il dottorato di ricerca8 è un percorso di formazione di dura-
ta non inferiore a tre anni, che colloca il dottorando in una po-
sizione intermedia tra studente e lavoratore, anche se non ne-
cessariamente retribuito9. Sebbene si tratti di un’esperienza
economico e sociale europeo e al comitato delle regioni. Strategia per la parità
tra donne e uomini 2010-2015, Bruxelles 2010.
6 Per approfondimenti: European Commission, Report on Progress on
equality between women and men in 2012, Bruxelles 2013.
7 ISTAT- CNEL, Rapporto Bes 2013, cit., pp. 41-59.
8 Legge n. 28 del 21 febbraio 1980, Delega al governo per il riordinamen-
to della docenza universitaria e relativa fascia di formazione, e per la speri-
mentazione organizzativa e didattica; D.P.R. n. 382 dell’11 novembre 1980,
Riordinamento della docenza universitaria, relativa fascia di formazione non-
ché sperimentazione organizzativa e didattica.
9 Il numero complessivo di borse di dottorato è passato da 4.119 nel XXV
ciclo a 3.804 nel XXVIII ciclo. Nel 2013 risultano banditi 3.030 posti senza
borsa. In alcuni casi i posti senza borsa vengono coperti da fondi supplementari,
ma spesso i dottorandi oltre a non percepire alcun sostegno economico, pagano
le tasse. Fonte: N. Dubbini, C. Orsi, Il numero delle borse di studio negli anni:
stiamo investendo nel dottorato?, in A. Rotescianni, F. Vitucci (a cura di), Terza
indagine annuale ADI su Dottorato e Post-Doc, Adi, Modena 2013, pp. 4-7.
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formativa altamente qualificante, concorre al realizzarsi di
quella serie di dinamiche sociali che caratterizzano l’attuale
scenario demografico italiano quali: la prolungata permanenza
dei giovani nella casa dei genitori10, il lento inserimento lavo-
rativo, il posticipo della vita matrimoniale e di una progettua-
lità familiare. A questo si aggiunga la portata, in termini di
tempo e di impegno, che l’esperienza del dottorato di ricerca
comporta, imponendo una rimodulazione dei propri ritmi di
vita.
La ricerca è stata condotta attraverso la somministrazione
di un questionario, tramite metodologia CAWI (Computer
Assisted Web Interview), a un campione di dottorande di ri-
cerca afferenti al XXV ciclo, iscritte presso gli Atenei
d’Italia. Per la costruzione del campione è stata adottata la
metodologia del campionamento per quote non probabilisti-
co11, suddividendo la popolazione di riferimento in strati in
base all’area geografica di appartenenza dell’università sede
del dottorato (tab. 1).
Tab. 1 - Universo e campione di riferimento (valori assoluti e percentuali)
Universo* Campione
V.A. V.% V.A. V.%
Nord 2.927 43,3 83 40,5
Centro 2.107 31,2 66 32,2
Sud e Isole 1.719 25,5 56 27,3
Totale 6.753 100,0 205 100,0
Universo di 6.753 donne ammesse al XXV ciclo del dottorato di ricerca presso
gli Atenei italiani12.
L’indagine è stata svolta utilizzando un questionario, ap-
positamente predisposto, dal titolo Dottorandi di ricerca in
Italia: stili di vita e prospettive future, suddiviso in 4 sezioni
corrispondenti ad altrettanti settori d’interesse: 1) Caratteristi-
10 G. Da Molin (a cura di), Popolazione e stili di vita. Indagini socio-
demografiche tra generazioni, Cacucci Editore, Bari 2006, p. 18.
11 Per approfondimenti sulla metodologia adottata si rimanda a F. Del
Vecchio, Statistica per la ricerca sociale, Cacucci Editore, Bari 2000, pp. 45-57.
12 MIUR, Rilevazione formazione post-laurea 2011. Accesso ai corsi di
dottorato di ricerca – ciclo XXV.

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