DIRETTIVA 23 aprile 2015 - Aggiornamento della direttiva 12 dicembre 2013, relativa alle «Procedure per la gestione delle attivita' di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emergenze derivanti da calamita' naturali». (15A05594)

IL MINISTRO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni, e in particolare gli articoli 4 e 14;

Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171, recante «Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'organismo indipendente di valutazione della performance, a norma dell'art. 16, comma 4, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89;

Visto il decreto del Ministro dei beni e delle attivita' culturali e del turismo 27 novembre 2014: «Articolazione degli uffici dirigenziali di livello non generale del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo;

Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225, recante «Istituzione del servizio nazionale della protezione civile» e successive modificazioni ed integrazioni;

Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 dicembre 2008, concernente «Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze»;

Visto il decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100;

Vista la circolare del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo n. 132 dell'8 ottobre 2004 avente per oggetto «Piani di emergenza per la tutela del patrimonio culturale»;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 2005, n. 78 con cui si e' stata resa esecutiva l'intesa relativa alla tutela dei beni culturali di interesse religioso appartenenti a enti e istituzioni ecclesiastiche del 26 gennaio 2005 fra il Ministro per i beni e le attivita' culturali ed il Presidente della Conferenza episcopale italiana;

Visto il protocollo attuativo fra il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo e la Conferenza episcopale italiana del 4 dicembre 2014;

Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 febbraio 2011, recante «Valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 14 gennaio 2008»;

Visto l'accordo sottoscritto il 21 novembre 2013 tra il Ministero per i beni e le attivita' culturali e la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della protezione civile per la realizzazione, gestione e sviluppo di banche dati di interesse comune;

Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2014 relativa al programma nazionale di soccorso per il rischio sismico, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 79 del 4 aprile 2014;

Visto il protocollo d'intesa sottoscritto il 7 marzo 2012 tra il Ministero per i beni e le attivita' culturali e il Ministero dell'interno - Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile;

Visto il decreto del segretario generale n. 7 del 25 maggio 2012, con cui e' stata istituita la «Struttura operativa per il monitoraggio e il coordinamento delle attivita' necessarie a fronteggiare le situazioni emergenziali derivanti da calamita' naturali»;

Vista la circolare del segretario generale n. 31 del 18 giugno 2012, con cui sono state emanate le «Procedure per la gestione delle attivita' emergenziali dell'Unita' di crisi UCCR-MiBAC», il «Disciplinare operativo per il rilievo del danno al patrimonio culturale» e le «Specifiche per l'utilizzo dell'applicativo Community MiBAC per l'archiviazione informatica dei file»;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 marzo 2013 di approvazione del manuale per la compilazione della scheda per il rilievo del danno ai beni culturali, Chiese (modello A-DC), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 231 del 2 ottobre 2013;

Visto il documento elaborato dal gruppo di lavoro istituito con decreto del segretariato generale n. 2 del 22 marzo 2013 con il compito di elaborare uno strumento schedografico per la rilevazione speditiva delle informazioni necessarie per la gestione della fase emergenziale conseguente a calamita' naturali, riferite ai beni appartenenti al patrimonio culturale;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell'8 luglio 2014, recante «Istituzione del Nucleo tecnico nazionale (NTN) per il rilievo del danno e la valutazione di agibilita' nell'emergenza post-sismica e approvazione dell'aggiornamento del modello per il rilevamento dei danni, pronto intervento e agibilita' per edifici ordinari nell'emergenza post-sismica e del relativo manuale di compilazione»;

Considerato che le procedure emanate con la richiamata circolare n. 31 del 18 giugno 2012 hanno consentito alle direzioni regionali per i beni culturali e paesaggistici dell'Emilia Romagna, della Lombardia e del Veneto di gestire efficacemente l'emergenza derivante dal sisma di maggio 2012;

Ritenuto necessario fornire a tutte le articolazioni del Ministero un documento unitario che contenga le procedure e gli strumenti operativi per la salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emergenza;

Vista la direttiva del Ministro dei beni e delle attivita' culturali e del turismo concernente le procedure per la gestione delle attivita' di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emergenze derivanti da calamita' naturali del 14 gennaio 2014, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 31 del 31 marzo 2014;

Considerata la necessita', evidenziata dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, di rafforzare il coordinamento con il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, anche attraverso una costante collaborazione sia a livello centrale che periferico;

Recepite le integrazioni concordate con il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, nel corso delle riunioni fra i rappresentanti delle due amministrazioni;

Considerata l'opportunita' di emanare un nuova direttiva di seguito al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171, e al decreto del Ministro dei beni e delle attivita' culturali e del turismo 27 novembre 201, per individuare le competenze in materia di emergenza dei nuovi uffici centrali e territoriali;

Ritenuto pertanto necessario impartire le conseguenti disposizioni agli uffici e, in particolare, al Segretariato generale, ai segretariati regionali del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo ed alle Soprintendenze;

Emana la seguente direttiva AL SEGRETARIATO GENERALE ALLE DIREZIONI GENERALI AI SEGRETARIATI REGIONALI AGLI ISTITUTI CENTRALI, NAZIONALI E DOTATI DI AUTONOMIA SPECIALE e AGLI ISTITUTI PERIFERICI: Finalita' e destinatari La presente direttiva e' finalizzata a impartire disposizioni agli uffici al fine di garantire, in caso di emergenze derivanti da calamita' naturali, la massima tempestivita' ed efficacia delle azioni finalizzate alla salvaguardia del patrimonio culturale, operando in modo sinergico e coordinato, secondo procedure specifiche che regolamentino sia le relazioni fra le articolazioni del Ministero, sia quelle con il servizio nazionale della protezione civile. Uffici destinatari della presente direttiva sono il segretariato generale, nell'esercizio dei propri compiti di coordinamento, nonche' tutti gli organi centrali e periferici. Premessa Ogni evento naturale derivante da azioni esogene (pioggia, neve, escursione termica, vento, piene, alluvioni, frane) od endogene (sisma, eruzione vulcanica) che induca effetti straordinari, per estensione o per magnitudo del danno e classificabile pertanto come calamitoso, determina una situazione di emergenza che va affrontata con tempestivita', attuando una serie di azioni finalizzate alla messa in sicurezza ed alla salvaguardia del patrimonio culturale coinvolto. Nel caso l'emergenza coinvolga un solo insediamento e' sufficiente l'attivazione della struttura e delle procedure codificate dai piani di emergenza, previsti dalle norme vigenti o da specifiche disposizioni per i beni culturali (decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni;

decreto del Presidente della Repubblica, 30 giugno 1995, n. 418;

decreto ministeriale 20 maggio 1992, n. 569;

circolare del Ministero - Dipartimento per la ricerca, l'innovazione e l'organizzazione n. 132 dell'8 ottobre 2004). Qualora l'evento emergenziale abbia invece una rilevanza territoriale piu' estesa o determini un livello di danno elevato, occorre attuare una strategia specifica. In tal caso, infatti, la gestione dell'emergenza va concepita come un processo, che si sviluppa senza discontinuita' dai primi sopralluoghi fino alla fase di ricostruzione e restauro del patrimonio culturale sia immobile che mobile. Una tale impostazione consente in generale un'ottimizzazione nell'impiego delle risorse disponibili, in quanto, subordinando ogni fase alla fase successiva, gia' prevista e programmata, consente di verificare l'efficacia di quanto gia' fatto e progettare al meglio la fase successiva, evitando quindi interventi «sovradimensionati» aventi costi elevati. La gestione dell'emergenza comporta pertanto la definizione di una strategia che, pur consentendo la flessibilita' necessaria per adeguarsi alle varie realta' del Ministero, ne traccia il percorso unitario, a partire dal verificarsi dell'evento fino all'avvio della fase di ricostruzione. Per l'attuazione di tale processo e' necessario prevedere una struttura organizzata specifica, in cui siano...

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