Presidente della sessione di lavoro

AutoreSanti Formica
Occupazione dell'autoreVice Presidente dell'Assemblea Regionale siciliana.
Pagine141-141
PRESIDENTE DELLA SESSIONE DI LAVORO
S FORMICA*
* Vice Presidente dell’Assemblea Regionale siciliana.
Ringrazio il professore Di Pietro per la brillante e puntuale relazione. Soprattut-
to mi ha colpito il fatto che sia riuscito a centrare uno dei problemi veri di questa
costruzione europea che poi, di riesso, interessa gli Stati nazionali e soprattutto le
regioni, le autonomie locali. Una nta attribuzione di grande potere in periferia - e
sottolineo nta perché l’ha descritta bene, poichè non c’è autonomia senza la pos-
sibilità di muoversi dal punto di vista nanziario - a fronte di una serie di problemi
che con la costruzione dell’Europa non si sono risolti. Sono nate le regioni, c’è stata
con la modica della Costituzione che abbiamo avuto in questi anni un’attribuzione
forte di poteri in periferia con l’elezione diretta (comuni, regioni e province) un
grande indebolimento dei poteri dello Stato perché la transizione non è avvenuta,
almeno in Italia, e quindi la fuga centripeta. Di fatto, però, a questa autonomia o a
queste autonomie non è corrisposto e non corrisponde l’autonomia vera che è quella
di una capacità autonoma di disporre dei propri territori. Ha detto bene, dei propri
territori, perché qui il discorso ci porterebbe lontano.
Disporre dei propri territori, per esempio, può voler dire essere competitivi o
avere capacità competitiva rispetto alle altre regioni, ma non possiamo farlo per-
ché una serie di regolamentazioni che discendono dall’alto ce lo impediscono. È
una sorta di cristallizzazione dell’esistente dello storico, peraltro manifestatosi nella
forma prevista del cosiddetto federalismo con la formula dei costi standard che, di
fatto, impedisce competizione e quindi impedisce crescita.
C’è ancora molto da fare dal punto di vista della innovazione per cercare di fare
camminare insieme l’idea dell’Europa dei popoli e delle autonomie con l’autono-
mia degli Stati, ma soprattutto con la funzionalità dei poteri decentrati alle regioni.
Ma passiamo ora, in attesa che arrivi il presidente La Loggia, la parola al professore
Loris Tosi

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