Presidente della sessione di lavoro

AutoreLuigi Giampaolino
Occupazione dell'autorePresidente della Corte dei conti.
Pagine25-32

Page 25

PRESIDENTE DELLA SESSIONE DI LAVORO Luigi GIAMPAOLINO*

I lavori di questa prima sessione, che spetta a me presiedere, sono incentrati sulla “Riforma della inanza pubblica e nuova politica di bilancio”.

Essi pongono l’attenzione su una tematica quanto mai centrale: la questione dell’assetto istituzionale del bilancio pubblico, questione che riguarda, nella so-stanza, la qualità del livello della nostra democrazia rappresentativa in relazione al grado di controllo della inanza pubblica.

Com’è noto, si tratta di una tematica che, a far data dalla fondamentale riforma del 1978, si ripropone, pressochè puntualmente, con cadenza decennale, di portare nuovi contributi alla deinizione delle regole e della strumentazione di iscal policy - che si sostanzia nella natura e struttura dei documenti di bilancio nonché nel loro grado di trasparenza e controllabilità - muovendo tanto dai rilevanti mutamenti di ordine costituzionale e sovranazionale via via intervenuti quanto dalle criticità emerse nell’esperienza applicativa della disciplina concernente, appunto, la “decisione di bilancio”.

Premessa per una corretta impostazione della tematica oggetto della odierna sessione dei lavori è la consapevolezza che la “decisione di bilancio” costituisce un microsistema il cui perimetro è delimitato da vincoli e condizioni di carattere eterogeneo che caratterizzano l’attuale assetto delle istituzioni e che esigono una adeguata integrazione dei vincoli interni (art. 81 Cost.) con quelli esterni di derivazione comunitaria, oramai costituzionalizzati (artt. 11 e 117, primo comma, Cost.) per modo che possano tra loro operare in una relazione virtuosa.

Esistono, infatti, rilevanti differenze tra le regole interne e le regole europee che rendono particolarmente complessa detta integrazione come dimostra l’esperienza applicativa sin qui maturata.

Dal 2000 le quantiicazioni degli effetti inanziari della legge inanziaria e delle nuove disposizioni di spesa vengono effettuate oltre che in termini di saldo netto da inanziare (secondo il criterio della competenza giuridica), anche in termini di fabbisogno del settore pubblico (con riguardo alla cassa) e di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni, secondo il criterio della competenza economica SEC’95.

L’innesto del saldo costituito dall’indebitamento netto, parametro richiesto per la veriica dei conti in sede europea, non è stato, peraltro, seguito da un soddisfacente e trasparente raccordo tra i diversi saldi presi in considerazione nella decisione di bilancio.

* Presidente della Corte dei conti.

Page 26

Le differenze si ricollegano al fatto che la disciplina iscale comunitaria, diver-samente da quella che, nella legge di stabilità, fa riferimento al livello del saldo netto da inanziare, si riferisce a valori di consuntivo del conto economico delle pubbliche amministrazioni che non forma oggetto di voto espresso, trattandosi di un parametro non nella piena disponibilità del Governo nazionale e del Parlamento, rappresentando la previsione di comportamenti di una pluralità di soggetti provvisti anche di autonomia costituzionalmente garantita.

Il riferimento esplicito a detti saldi è contenuto della Decisione di inanza pubblica (art. 10, comma 2, della legge n. 196 del 2009), sicché il Governo dovrebbe dimostrare in modo trasparente che le misure presentate siano coerenti con entrambi i saldi e dunque adeguate non solo a realizzare l’obiettivo in termini di bilancio ma anche di indebitamento netto della pubblica amministrazione.

Sono note, come accennavo, le dificoltà nella rappresentazione dei raccordi tra i diversi saldi per le divergenze riguardanti il perimetro dell’aggregato di riferimento, i criteri contabili di registrazione delle poste e i criteri deinitori dei saldi di rifermento (e cioè delle voci da includere o escludere); sicché sarebbero auspicabili metodologie di costruzione dei saldi suficientemente esplicite e condivise sia per offrire ai decisori politici strumentazioni di intervento adeguate sia per consentire ai cittadini le necessarie valutazioni di consuntivo sull’operato dei Governi.

Mi sono soffermato su queste criticità proprio perché esse costituiscono, a ben vedere, uno degli essenziali contenuti che connotano la “decisione di bilancio” e che rappresentano in termini contabili il mutato scenario di riferimento delle amministrazioni pubbliche coinvolte nelle valutazioni di inanza pubblica; per questa ragione, l’afinamento delle tecniche di costruzione dei saldi dovrebbe garantire scelte consapevoli ex ante circa la virtuosità dell’impostazione dei conti delle pubbliche amministrazioni in funzione delle correlate opzioni allocative ad opera dei responsabili politici nonché una effettiva monitorabilità degli stessi per una adeguata valutazione ex post dei risultati delle gestioni.

Essenziale corollario di detta esigenza è costituito dalla trasparenza dei conti pubblici.

Infatti, l’accountability per l’uso delle pubbliche risorse deve poggiare su una chiara comprensione da parte delle assemblee rappresentative e in ultima analisi dei cittadini delle scelte operate dagli esecutivi.

Luigi Einaudi affermava che “un’informazione precisa e afidabile ha l’obiettivo di agevolare una decisione consapevole” e costituisce garanzia per il miglioramento della qualità delle politiche pubbliche e dunque del funzionamento dei sistemi di rappresentatività democratica.

Devo dire, in proposito, che...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT