DELIBERAZIONE 22 dicembre 2006 - Quadro strategico nazionale (QSN) 2007-2013. (Deliberazione n. 174/2006).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Viste le ´Linee guida per l'elaborazione del Quadro strategico nazionale (QSN) per la politica di coesione 2007-2013ª e la relativa intesa sancita in sede di Conferenza unificata in data 3 febbraio 2005, ai sensi dell'art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, nelle quali e' stato concordato il percorso di definizione del Quadro strategico nazionale quale riferimento strategico del processo di programmazione della politica regionale unitaria, comunitaria (finanziata con risorse comunitarie e di cofinanziamento nazionale) e nazionale realizzata in base all'art. 119, comma 5, della Costituzione, attraverso il Fondo per le aree sottoutilizzate;

Visti gli orientamenti integrati per la crescita e l'occupazione, di cui alla decisione del Consiglio, del 12 luglio 2005, sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione (2005/600/CE) ed alla raccomandazione del Consiglio, del 12 luglio 2005, relativa agli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri e della Comunita' (per il periodo 2005-2008) (2005/601/CE), nonche' viste le priorita' dell'Agenda sociale e della Strategia di sviluppo sostenibile che, nel complesso, mirano a rilanciare la crescita, la competitivita' e l'occupazione, a rafforzare la coesione sociale e la sostenibilita' ambientale della crescita e che devono trovare sostegno, laddove convergenti, anche nella politica di coesione comunitaria e nazionale;

Vista la decisione del Consiglio del 6 ottobre 2006 (2006/702/CE) che ha adottato gli Orientamenti strategici comunitari in materia di coesione, i quali definiscono un contesto indicativo per i paesi beneficiari per l'elaborazione dei quadri strategici nazionali ed i programmi operativi per il periodo 2007-2013;

Visti il regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione; il Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1783/1999 e il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, relativo al Fondo sociale europeo e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1784/1999;

Visti gli articoli 27 e seguenti del regolamento (CE) n. 1083/2006 dei Consiglio dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999, che prevedono l'adozione di un Quadro strategico nazionale (QSN) quale strumento per preparare la programmazione dei fondi;

Viste le Conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Bruxelles (15 e 16 dicembre 2005), in cui il Consiglio ha raggiunto un accordo sulle prospettive finanziarie per il periodo 2007-2013, nonche' l'Accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria;

Viste le Decisioni della Commissione del 4 agosto 2006 n. C(2006)3472, che fissa una ripartizione indicativa per Stato membro degli stanziamenti di impegno a titolo dell'obiettivo ´Competitivita' regionale e occupazioneª per il periodo 2007-2013, n. C(2006)3473 che fissa una ripartizione indicativa per Stato membro degli stanziamenti di impegno a titolo dell'obiettivo ´Cooperazione territoriale europea) per il periodo 2007-2013, n. C(2006)3474 che fissa una ripartizione indicativa per Stato membro degli stanziamenti di impegno a titolo dell'obiettivo ´Convergenzaª per il periodo 2007-2013, n. C(2006)3480 che fissa l'elenco delle regioni ammesse a beneficiare del finanziamento dei Fondi strutturali a titolo transitorio e specifico nell'ambito dell'obiettivo ´Competitivita' regionale e occupazione) per il periodo 2007-2013;

Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, che, agli articoli 2 e 3, specifica le competenze del CIPE in tema di coordinamento delle politiche comunitarie, demandando, tra l'altro, al Comitato stesso, nell'ambito degli indirizzi fissati dal Governo, l'elaborazione degli indirizzi generali da adottare per l'azione italiana in sede comunitaria per il coordinamento delle iniziative delle Amministrazioni a essa interessate e l'adozione di direttive generali per il proficuo utilizzo dei flussi finanziari, sia comunitari che nazionali;

Visti inoltre gli articoli 5 e seguenti della predetta legge n. 183/1987, che istituisce il Fondo di rotazione e disciplina le relative erogazioni e l'informazione finanziaria;

Visto il decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430, che, nel dare attuazione al disposto dell'art. 7 della legge 3 aprile 1997, n. 94, ridefinisce le competenze di questo Comitato al quale, nell'ambito degli indirizzi fissati dal Governo, viene demandato il compito di definire le linee generali di politica economica per la valorizzazione dei processi di sviluppo delle diverse aree del Paese, con particolare riguardo alle aree depresse, ora aree sottoutilizzate;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 febbraio 1998, n. 38 che affida al Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione (DPS) del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, ora Ministero dello sviluppo economico (legge 17 luglio 2006, n. 233, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181) il compito, tra l'altro, di provvedere alle iniziative in materia di utilizzazione dei Fondi strutturali comunitari secondo le direttive generali di questo Comitato e di curare l'inoltro delle richieste di cofinanziamento agli organismi comunitari;

Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003), con i quali vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero delle attivita' produttive, i Fondi per le aree sottoutilizzate (coincidenti con l'ambito territoriale delle aree depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art. 19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993) nei quali si concentra e si da' unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale che, in attuazione dell'art. 119, comma 5, della Costituzione, sono rivolti al riequilibrio economico e sociale fra aree del Paese, e viene stabilita la possibilita' che questo Comitato, presieduto in maniera non delegabile dal Presidente del Consiglio dei Ministri, in relazione allo stato di attuazione degli interventi finanziati o alle esigenze espresse dal mercato in merito alle singole misure, trasferisca risorse dall'uno all'altro Fondo, con i conseguenti effetti di bilancio;

Visto l'art. 1, comma 2, del decreto-legge 8 maggio 2006, n. 181, convertito nella legge 17 luglio 2006, n. 233, che trasferisce al Ministero dello sviluppo economico le funzioni di cui all'art. 24, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate;

Visto il Documento di programmazione economica e finanziaria 2007-2011 approvato dal Consiglio dei Ministri del 7 luglio 2006 e recepito dal Parlamento il 26 luglio 2006 che affida al QSN il compito di indirizzare la spesa in conto capitale diretta ad obiettivi di riequilibrio economico-sociale in particolare nel Mezzogiorno, di ridurre la persistente sottoutilizzazione di risorse nel Mezzogiorno e di contribuire alla ripresa della competitivita' e della produttivita' dell'intero Paese;

Vista la propria delibera n. 77 del 15 luglio 2005 (Gazzetta Ufficiale n. 19 del 24 gennaio 2006) di ´Attuazione delle Linee Guida per l'impostazione del Quadro strategico nazionaleª;

Visti i documenti strategici elaborati, in base alle richiamate Linee guida e alla successiva delibera CIPE di attuazione, dalle singole regioni e province autonome (Documenti strategici regionali); dal Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione (DPS) e dalle regioni del Mezzogiorno (Documento strategico Mezzogiorno, dicembre 2005) e da dodici Amministrazioni centrali incaricate, raccolte in un Comitato coordinato dal DPS, in partenariato con le rappresentanze istituzionali degli Enti locali e con le parti economiche e sociali (Documento strategico...

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